Tempo varianza...

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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda baby rattle » 31 lug 2009, 8:38

Prendiamo un diffusore perfetto e lo sdraiamo per terra quale risultato otteniamo?

Il diffusore è stato misurato, ancor meglio pensato perfetto, evidentemente non basta, sembra scontato che il diffusore debba essere orientato verso l'ascoltatore ma scontato NON E' se pensiamo alla trappola in cui è caduto Bose, scienziato del MIT , se pensiamo ai diffusori omnidirezionali se pensiamo ai diffusori con altoparlanti che emettono lateralmente, di sotto di sopra e di dietro.

Quando anche il diffusore fosse perfetto, e definirlo non è neppure facile, la soluzione non sarebbe ancora neppure intravista, quello che accade dalla immissione dei suoni in ambiente in poi è regolato dalla NON INVARIANZA mentre si produce letteralmente il caos di due eventi spazio-temporali che si sovrappongono.

Ai fini della comprensione teorica per elementi separati, e quindi in modo semplificato, noi possiamo considerare i nostri diffusori reali come perfetti, gli errori che compiono sono moltissimi ma ricadono tutti nella medesima tipologia del trasporto del suono dal diffusore al cervello: alterazione della sequenza.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda sponsor » 31 lug 2009, 10:17

E adesso ci occupiamo del tempo... abbiamo un pool (si dice così) di direttori d'orchestra, tutti invitati a Terni, ridente città del centroitalia, per una importante manifestazione musicale. Dobbiamo valutare quale sia in quel momento e nel centroitalia il miglior direttore di tutti i tempi. Gli facciamo dirigere la quinta di Beethoven, riprendiamo tutto con un microfono e poi facciamo una bella analisi spettrale: il direttore d'orchestra che ha prodotto l'analisi spettrale più bella vince la medaglietta. Certo è un bel rompicapo, le analisi spettrali sembrano tutte uguali... e poi c'è un rompicolgioni in sala che protesta... dice che quel direttore ha sbagliato tutti gli attacchi... ma che strano, aveva lo spettro uguale a quello degli altri...
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda sponsor » 31 lug 2009, 11:05

scusate se dico cose ovvie, cose che si conoscono almeno dal '53... ma vedo tanta tristezza e incomprensione in giro che ogni tanto mi viene un afflato didattico

è che a me pare acquisito che la musica (sia sul versante della sua produzione che su quello più complesso della sua riproduzione) attenga unicamente al significato, e che tutto il significato stia nel riconoscere gli strumenti come individui appartenenti alla loro realtà e in grado di creare sequenze temporali coerenti di suoni... coerenti sia nello spazio che nel tempo di esistenza
solo questo garantisce l'individuazione del significato e quindi l'esistenza stessa dell'esperienza musicale, altrimenti di che stiamo parlando?

in fase di prima generazione il grado di coerenza è valutabile rispetto alla maggiore o minore ricezione del significato musicale, e sta tutto nelle mani del direttore, dei musicisti, dell'acustica della sala: possiamo passare direttamente a fare critica musicale (ok, se la sala ci fa la grazia... non sempre questo accade)

in prima generazione c'è il grande vantaggio che la coerenza dell'evento rispetto alla sua possibile esistenza è scontata

in fase di riproduzione si può cominciare a valutare il significato musicale solo DOPO che è stato reso possibile al nostro sistema percettivo la riconoscibilità del primo evento: il significato musicale comincia a formarsi DOPO (e ancora ricordo un ascolto a casa di Lorenzo A. di Martha Argerich... pianesta da me fino a quel momento totalmente incompresa nei suoi valori musicali peculiari)

lo scopo dello sterio non può essere quello di "far suonare" gli strumenti nel soggiorno di casa, come qualcuno si ostina a pensare, ma di "porre in connessione" il nostro sistema percettivo con l'evento di prima generazione
è molto facile, lo sterio ha due sequenze: porgiamole pari pari alle orecchie dell'ascoltatore e lasciamo che il sistema percettivo faccia il resto... facile facile, davvero
come fare a preservare la sequenza? come ha già fatto qualcuno, confinamento dei tempi di esistenza dal versante meccanico, acustico ed elettromagnetico
che ad esempio nella parte altoparlante-recchie vuol dire una valutazione del mascheramento e dell'alterazione della sequenza introdotti da alcune caratteristiche dei fenomeni ondulatori in atto...
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda baby rattle » 31 lug 2009, 12:34

Afflato didatico ma niente di salvifico ne di dattilografico altrimenti ti prendi del messianico se non del dog matico.
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda sponsor » 31 lug 2009, 12:55

baby rattle ha scritto:Afflato didatico ma niente di salvifico ne di dattilografico altrimenti ti prendi del messianico se non del dog matico.


è tutto chiaro... per questo non si capisce
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda ciofne » 31 lug 2009, 14:53

sponsor ha scritto:
baby rattle ha scritto:Afflato didatico ma niente di salvifico ne di dattilografico altrimenti ti prendi del messianico se non del dog matico.


è tutto chiaro... per questo non si capisce


é tutto chiarissimo, semplice, logico, direi naturale nel senso proprio di "a misura di uomo".

Valter
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda baby rattle » 31 lug 2009, 17:05

ma anche a misura di braccio, purtroppo!



fabrizio de andrè

Disamistade

Che ci fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

A misura di braccio
a distanza di offesa
che alla pace si pensa
che la pace si sfiora

Due famiglie disarmante di sangue
si schierano a resa
e per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà

Si accontenta di cause leggere
la guerra del cuore
il lamento di un cane abbattuto
da un'ombra di passo
si soddisfa di brevi agonie
sulla strada di casa
uno scoppio di sangue
un'assenza apparecchiata per cena

E a ogni sparo di caccia all'intorno
si domanda fortuna

Che ci fanno queste figlie
a ricamare a cucire
queste macchie di lutto
rinunciate all'amore

Fra di loro si nasconde
una speranza smarrita
che il nemico la vuole
che la vuol restituita

E una fretta di mani sorprese
a toccare le mani
che dev'esserci un mondo di vivere
senza dolore

Una corsa degli occhi negli occhi
a scoprire che invece
è soltanto un riposo del vento
un odiare a metà

E alla parte che manca
si dedica l'autorità

Che la disamistade *
si oppone alla nostra sventura
questa corsa del tempo
a sparigliare destini e fortuna

Che ci fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

*Disamistade: letteralmente "disamicizia" e per estensione "faida" in lingua sarda
.

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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda drpaolo » 31 lug 2009, 19:30

cose che si conoscono almeno dal '53...


Mi pare di riconoscere una sottile vena polemica... :D

E a proposito di Marta Argerich: sembra che il suo tocco sia reso in maniera stupefacente da giradischi a "ridotto mascheramento"; il disco in cui interpreta le Partite di J.S. Bach -persino quando ascoltato nel mio impianto- ha mietuto diverse vittime tra possessori (che ora ambirebbero diventare ex-possessori) di lattonerie industriali tipo EMT e simili. :D

Paolo
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda sponsor » 27 ago 2009, 7:45

Segnalo questa bella osservazione presa da forum di un certo Moss che ogni tanto mi guardo :mrgreen: :

non c'è campo originale o contraffatto da costruire...c'è da costruire una sequenza a verifica di congruenza!
E' un errore concettuale storico, universale e madornale, uno dei più mastodontici e duraturi errori di tutte le umane scienze!


mi chiedevo: chissà se questa cosa, che trovo addirittura lampante, potrà essere realmente compresa in tutte le sue conseguenze?
Si perchè si vedono in giro ancora discussioni di gente che dà per scontata la possibilità di ricreare il "campo originale" questi dicono che si, loro ricreano il campo originale
dove?
beh si almeno intorno alla capoccia del'ascoltatore cosicchè si possono trascurare i meccanismi percettivi
bene bravi
ragionamento impeccabile, davvero
ragionamento cartesiano, lucido, S C I E N T I F I C O

complimenti

sono colpito

davvero

poi uno ogni tanto collega il cervello e dice
ma campo "originale" rispetto a che cosa?
dove, qui in soggiorno?
con la coppiola di segnali scalari plurimicrofonizzati stereofonizzati immessi da qualche altoparlante in un qualsivoglia ambiente domestico...
già ma loro equalizzano...
le trombe..
120 db ovunque

ragazzi
...
MA DE CHE STATE A PARLA'?

c'è una vena di ignorante follia in questi ragionamenti che veramente ti auguri che non se ne accorgano perché altrimenti gli esplode in sequenza il cervello e anche il cervelletto probabilmente, ammesso che i due non coincidano

ma invece di non capire... ringraziate il cielo che c'è la non invarianza...

e se non ci arrivate FATE UN ATTO DI FEDE

ragazzi, la non invarianza vi conviene...

è l'unica possibilità che avete per preservare il mestiere che sostenete di praticare...

è l'ultima speranza per voi

perchè?

ehhhhh

non lo dico

è già spiegato nella frase del Moss
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Re: Tempo varianza...

Messaggio da leggereda baby rattle » 27 ago 2009, 13:37

Anche io sono rimasto colpito quando ho formulato quella proposizione, il campo non esiste anche in senso strettamente fisico, metti un rivelatore in un posto, strumento o essere vivente e quello è sottoposto ad una sequenza,cambi la posizione e quello è sottoposto ad una diversa sequenza, le diverse sequenze possono avere correlazione mediante leggi matematiche ed allora le chiamiamo "campo" ma il campo è una organizzazione sistematica non una entità a se stante.

Il concetto di CAMPO esclude lo scorrimento del tempo e questo è un GRANDISSIMO errore concettuale che nel campo audio ha dato luogo alla devastazione che sappiamo.

Ho più volte argomentato come non ci sia contemporaneità nel mondo reale, tutto è successione di alcunchè accaduto altrove che si porta a scorrere nel punto considerato giungendovi ad altissima velocità (luce, perturbazioni elettomagnetiche), o a bassa velocità ( suono) ma anche con le alte velocità di propagazione quando le distanze sono considerevoli abbiamo una sovrapposizione temporale che copre millenni o miliardi di anni, se osservati con telescopi etc.

Si, è una grande cosa, ci si potrebbe costruire una nuova interpretazione cosmogonica mediante la non invarianza generalizzata ed il concetto di sequenza.
.

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