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Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:19
da tran quoc
bepi67 ( ingegnere che dice di se: GEOMETRA ) ha scritto: ↑
martedì 2 novembre 2021, 21:47
Una cosa.
La corrente di riposo teoricamente dovrebbe essere valutata per singolo dispositivo finale, perchè è questa che determina il punto di lavoro del transistor, non il totale.
Quindi, è vero che nel Thomann è complessivamente è 10 mA per ramo, ma ogni transistor ne drena 5 (nel NAD invece 50 di mA a transistor).
La scelta del punto di lavoro dipende da quello che il progettista intende fare dell'apparecchio.
Un ampli per uso casalingo lavora molto tempo sotto 1 W con dei picchi sporadici di decine di watt.
E' chiaro che non posso penalizzare l'ampli sotto i 1 watt perchè l'effetto si sentirebbe.
Un ampli da diverse centinaia di watt progettato per suonare musica dal vivo, sotto i 1 watt non ci va praticamente mai (o quando ci va non me ne accorgo) e quindi potrei anche decidere di penalizzarne le prestazioni in favore magari di una minore dissipazione a riposo.
B67


.
Grazie per il bel contributo B67, da questo thread, in molti abbiamo imparato qualcosa.

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:21
da tran quoc
Confermo.
Da esperienze con ampli autocostruito a HEXFETS ho provato a tenere basso il bias, praticamente in classe B, riscontrando un grande aumento effettivo della botta sul basso rispetto con bias da classe AB o A. Ma il problema CON CASSE A GAMMA INTERA c'è sulle medie e alte, alquanto frizzantemente sgraziate. Quindi penso che usando un largabanda rimanga la velocità come botta e alle medioalte, visto il naturale calo in alto da quel tipo di altoparlante, le distorsioni diminuiscano....

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:23
da tran quoc

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:24
da tran quoc
D'accordo ma io non parto dall'idea di rivendere i miei apparecchi. Se mi soddisfano perché dovrei rivenderli?
Ho già posto questa domanda senza esito peraltro: posdibile che Jbl, Tannoy, B&w e compagnia NON SIANO IN GRADO di progettare diffusori efficienti (con efficienti intendo che facciano bene il loro lavoro non necessariamente facili da pilotare)?
Se non sono in grado siamo nella cacca, se sono in grado e non vogliono/possono farlo allora c'è realmente una cospirazione.
Il risultato è, in entrambi i casi, che non c'è via d'uscita.

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:26
da tran quoc
A volte "chi troppo vuole nulla stringe", come diceva la nonna: non si può avere l'ampli bello, rivendibile e che "suona" pagandolo poco... per giunta senza scomodarsi.


Saluti
F.C.

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 3 nov 2021, 13:27
da tran quoc
Purtroppo il prodotto migliore NON venderebbe di più... anche perché gli appassionati antepongono citeri come la rivendibilità e l'aspetto...

In più esiste il problema dell'eccessiva dispersione: nel 2009 c'erano in Annuario almeno 900 diversi finali di potenza.

Per risolvere il problema della distorsione non c'è altra soluzione che formare cordate o creare un crowdfunding, ma qui in Italia le possibilità sono quelle che avete visto qui... con il caso Nessie... (appena sei partecipanti, nonostante le prestazioni ed il costo minimo degli ampli).
F.C. feccia


manca il "quanto al" ... ci si abitua, lo si aspetta...

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 4 nov 2021, 7:25
da tran quoc
Hai ragione... ho dato per scontato che fosse noto a tutti che esiste un enorme problema di convivenza tra le manifestazioni musicali all'aperto (discoteche e concerti) e le residenze circostanti, specialmente nei luoghi di villeggiatura, dove i locali sono indispensabili.

In gioco ci sono interessi enormi: solo in Italia parliamo di 3500 grandi e medie discoteche...

Eppure NESSUNO, oltre me, sembra aver perso tempo a studiare soluzioni veramente efficaci, testate sul campo e con risultati ripetibili.

Qualcuno ha scopiazzato vecchie idee -inefficaci- raccogliendo un ovvio insuccesso...


Anche in questo caso si tratta di un problema di mercato: conviene pagare la mazzetta ed inquinare, piuttosto che cambiare impianto.

Di qui l'analogia: all'appassionato conviene comperare un finale dopo l'altro, rivendendo e riacquistando... piuttosto che andare direttamente in cerca di una soluzione definitiva (che potrebbe anche non esistere).


Saluti
F.C.


il finale è agghiacciante, terroristico boko haram!

RIMPIAZZA il bebbo boko haram arrivato all'impinato da 450 mila col duo natalino e nataletto natali

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 4 nov 2021, 7:27
da tran quoc
Quanto alla disponiblità di ricambi per i finali, io non sarei così ottimista...

Saluti
F.C.



il sole accetta di mostrarsi al nuovo giorno...

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 4 nov 2021, 7:32
da tran quoc
Ti/vi propongo un paragone con il mondo del Pro.

Un anno fa l'Audio Engineering Society ha pubblicato un documento di ben 175 pagine dedicato al problema dell'Inquinamento Acustico (di solito non si va oltre 12-16 pagine...) in cui sono citati la bellezza di 318 diversi studi, tutti di livello internazionale.

Ebbene: potete rileggere dieci volte quel documento, MA NON TROVERETE UNA PAROLA sull'esistenza di soluzioni progettuali efficaci (parlo di riduzioni di 16-20 dB), che pure io ho messo a punto e realizzato nei primi anni '90...

Eppure quel documento porta la firma di quasi tutti i "padreterni" dell'Audio Professionale...!!!

Saluti
F.C.



vatti a vedere i badanai sul sito ascorbico ( scoliosi al cervello)
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q ... JX5AGcCUHk

metto 'lOMBRELLO, la soluzione dal cielo

Re: il divo quixotto

Messaggio da leggereInviato: 4 nov 2021, 7:53
da tran quoc
Eppure quel documento porta la firma di quasi tutti i "padreterni" dell'Audio Professionale...!!!

Saluti
F.C.

postulato?
assioma?
acussiva vettoriale?
evento duplice nella ssanzetta acussica?
stacking sequenziale?
sbuffi et ETTARI?
sistema NON INVARIANTE?

leggiamo il "quanto al"