un monito

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Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:02

+Almeno una volta abbiamo la massima identità di vedute! Un conto però è parlare con una preparazione da paura farcita di una modestia disarmante ed un conto è rispondere dal basso di un migliaio di post utilizzati per legittimare una sorta di "dimostrazione" del proprio status audiofilo. La riproduzione corretta della musica è affare estremente complesso e quello di Mario è il frutto di un approccio sistematico ed oggettivo a questo tema. Con la sola comunicativa e con i messaggi sintetici e chiari in genere si risponde senza dir nulla e quando ciò accade è sempre per mano di microcostruttori che non riescono nemmeno a varcare i confini del proprio comune. Quanti "geni" parlano dalle pagine dei forum prendendosi dannatamente sul serio ed illustrando certezze fondate sul nulla e quanti di questi hanno costruito cose simili oltre l'ambito ristretto dei propri amici/conoscenti/compari? Quanti sono andati in America, in Germania o in Inghilterra a confrontarsi a viso aperto con i mostri sacri di quei luoghi? Il culto della propria immagine e la bravura a comunicare senza comunicare nulla hanno generato tanti palloni gongiati e pochi concetti oggettivamente validi.
Gian Piero Matarazzo

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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:06

"Dal microfono ai morsetti dell'altoparlante la catena di riproduzione del suono può essere considerata a tutti gli effetti un sistema lineare,invariante, ma dall'altoparlante in poi il sistema diventa NON INVARIANTE a causa degli effetti connessi con la propagazione del suono (ritardo, diffrazione, riflessione) Paolo Nuti, Audio Review n. 1 Settembre 1981

Spinto dalle ingiurie dell'ingegnere sono andato a spostare i diffusori in magazzino ed ho tirato fuori lo storico n. 1 di Audio. Ho riportato le quattro righe dell'articolo di Paolo, col quale mi sono sentito un minuto fa, e lo riporto pari pari. Ricordavo perfettamente questo articolo, che tra l'altro provava la falsità della definizione "equalizzatore ambientale" che qualche fantasioso addetto pubblicitario aveva coniato. Ed io che me la sono sempre ricordata come interazione ambiente-diffusore!
Ovviamente non aggiungo commenti

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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:07

Appunto. (povero Roy Allison!)
Paolo dopo questa spiegazione fa un esempio chiarificatore di tutta la catena, definendo l'equalizzatore ambientale un errore matematico (correzione invariante (equalizzatore) di un elemento non invariante (interazione ambiente-diffusore).
Come spiegazione ulteriore va ricordato che in quell'epoca impazzavano equalizzatori cosiddetti "ambientali" che salvo poche eccezioni erano dotati di stadi di ingresso e di circuiti di alimentazione assolutamente inefficienti, ammazzando così la dinamica e schiacciando la scena.

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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:08

Igor, di non linearità col segnale immesso ai morsetti del diffusore ne possiamo citare molte differenziandole a seconda del tempo di "permanenza". Stando a quello che mi raccontano (da prendere con le molle anche se le fonti (2) sono per me abbastanza autorevoli) molte sale d'ascolto "invarianti" iniziano a...variare appena superata una pressione di 80 decibel, evidenziando appunto delle non linearità, ed ovviamente era a questo che mi riferivo nel "discorso" di ieri sera. Vedi, comunque, che sono discussioni accese come queste che mi fanno apprezzare maggiormente persone come Maurodigia: forti convinzioni, espresse con decisione ma con sostanziale pacatezza nel confronto.
E con la volgarità assolutamente assente.
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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:10

E se continui ne trovi tantissimi. Resta un dato di base: quantificare e correlare. Con le semplificazioni "a blocchi" quello che diceva PN ( PAOLO NUTI) era corretto. Se vogliamo cercare le "non invarianze minime" possiamo tranquillamente aggiungere nel sistema completo (facendo noi stessi parte del sistema) lo stress da traffico, parcheggio, moglie figli...

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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:11

"La non invarianza (ossia non oggettività della riproduzione da un certo punto in poi,si può discutere dove inizi!) è in buona parte legata alle non linerità in maniera complessa,e solo chi ha dimestichezza ,vera,almeno con i rudimenti di tecniche di modellizazione non lineare la può cogliere in tutta la sua portata anche quantitativa,non solo in maniera discorsiva!QUesta si è statala grande rivoluzione della fisica classica del nostro secolo,ancora mal digerita e accettata dai più!!"
Ahem... mi sembra di ricordare dalla teoria dei segnali che non linearità ed invarianza temporale (o sistemi permanenti) non siano legati...
Ovvero un sistema può essere lineare e tempo variante, o non lineare e tempo invariante!
Attenzione a non creare confusione, spt per i lettori meno esperti che potrebbero poi associare il termine invarianza a non linearità automaticamente, sbagliando...
Mattia "Infinite element" Cobianchi
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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:12

Confermo! Neanche io mi ricordo una cosa del genere.
Non capisco perchè la propagazione del suono attraverso le riflessioni o rifrazioni all'interno di una stanza rendano quest'ultima tempo variante! Se una stanza mantiene sempre il solito arredamento e l'ascoltatore non si muove allora è tempo invariante: risponde sempre alla stessa maniera al medesimo segnale musicale anche se applicato in tempi differenti!
Senza polemica: solo per capire!
Davide.
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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:24

MAttiaco sei tu a fare confusione!
Intanto io associo non l'invarianza alla non linertità ma caso mai la non inviarianza alla non linerità!
Ma non le identifico,mai scritto!
Ho dato solo una interpretazione dicendo che la non linerità è sicuramente alla base della non invarianza!!
Non voglio un Nobel per questo,sicuramente esisterà anche un teorema sotto certe condizioni perchè questo legame venga dimostrato,non chidermi di andartelo a trovare!
Fidati!
Inanto somanda,un qualsiasi sistema in cui esista una legge tipo F(t)=Asin(at)
secondo voi come è?
Ve lo dico io,altamente non lineare ,perchè il seno è cosi'!!
Quindi un sistema governato da una legge cosi semplice oltre ad essere molto dipendente dalle condzioni inziali e al contorno ,può sotto certi condizioni de iparametri a e A o di una loro combinazione manifestare un comportamento instabile e sotto altre complesso e ''caotico'' .
Ma questa ne è solo una ,ce ne è di ogni tipo in un sistema impianto ambiente ascoltatore.!

mattiaco ,rileggi bene cercando di vagliare quanto scritto,lascia perdere i ricordi!
Mi spiace ma ti sei perso una bella parte,te l'ho detto che non te la insegnano nei corsi classici,nè alla facoltà di fisica nè di ingegneria!
Non è uno schemino di elettronica ma fisica matematica!
Ma perchè mi riprendete senza aver manco letto bene.
Mi dà fastidio essere ripreso,dicendo che confondo quando non si è manco capito quanto letto,mi riferisco a mattiaco!
Poi sono io che ho un fare provocatorio!
Intanto quello che ho scritto si può capire ad un primo livello,per andare più a fondo,c'è bisogno di studio.
Però scusa se te lo dico se hai studiato teoria dei segnali un piccolo sforzo fallo.
Io non ho dato la definizione di invarianza(che può essere rispetto a qualsiasi variabile non solo dal tempo,quindi attento). (CASTRONERIA)
Un sistema può essere tutto,se è costante,il problema non si pone!Ma sono schemi.
Intanto io cerco di correlare la non invarianza temporale alla non linearitaà e forte dipendenza dalle condizioni iniziali(non la invarianza!). (CASTRO)
Poi in un sistema complesso mica ci sono so lo le variabili temporali!
Io sono andato un passo più in la !
Ho cercato di dare una spiegazione,opinabile ma originale ed argomentata alla luce delle mie conoscenze fisico-matematiche , del perchè esiste la ''non invarianza''e da che cosa dipende principalmente,sempre restando nell'ambito fisico!
E dandone una spiegazione reinterpreto la non invarianza come forte dipendenza dalle condizioni iniziali e/o al contorno che in un sistema non lineare( ti ricordo ,perchè vedo che a qualcuno sfugge che il seno ed il coseno sono funzioni non lineari,quindi andiamo calmini!!!)può manifestare comportamenti complessi. (CASTRO)
Ripeto la parte più complessa è il modello da creare fatto quello,il resto per codi dire è in discesa si fa per dire.

Cuordivitello,visto che il tuo invece era un intervento non per riprendermi,
ti dico che proprio perchè le leggi della propagazione sono non lineari(contengono seno e coseno,giusto per fare un esempio!)manifestano sempre molta dipendenza dalle condizioni inziiali e/o al contorno e basta una semplice (CASTRO, COSA CENTRA L’ANDAMENTO DELLA VARIABILE CON LA MODALITA DI TRASFERIMENTO DEL MEZZO)
differenza,una vibrazione del diffusore per far cambiare l'angolo di incidenza sul muro e quindi le riflessioni.
Ma non voglio dire che sia casuale ,ma causale,segue leggi ben precise,anzi direi naturali e semplici,ma ahimè non lineari!!!
Il problema è può l'uono conoscere la natura?Con questo approccio si cerca di dare una risposta matematica,non filosofica.
Naturalmente tralascio la parte non prettamente schematizzabile come lo stato d'animo il cambio di umore che può avvenire anche ogni nanosecondo etc .. etc..
Modificato da - maurodigia. il 21/06/2006 21:29:15


queato era mauro di gialleonardo MENTE SPAPPOLATA

in seguito bebbo lo maledisse più volte, compreso il nonno e gli ascendenti e lo minacciò di denuncia implacabile
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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:27

Mi spiace ma ho ancora da ridire.
"Cuordivitello,visto che il tuo invece era un intervento non per riprendermi,
ti dico che proprio perchè le leggi della propagazione sono non lineari(contengono seno e coseno,giusto per fare un esempio!)manifestano sempre molta dipendenza dalle condizioni inziiali e/o al contorno e basta una semplice differenza,una vibrazione del diffusore per far cambiare l'angolo di incidenza sul muro e quindi le riflessioni."
Cosa rappresenta un sistema non lineare per te ? Come definisci la "Non Linearita' " ?
A me hanno insegnato che finche' vale il principio di sovrapposizione degli effetti, o nel dominio della frequenza finche' e' rispettata la corrispondenza fra frequenza del segnale di ingresso al sistema e segnale di uscita dal sistema (ovvero assenza in uscita di armoniche del segnale eccitante), un sistema si dice lineare. Quando una delle condizioni sopra elencate non e' verificata, il sistema e' non lineare. Questa e' la definizione piu' generale di non linearita'. Se tu mi dici che le leggi della propagazione sono non lineari, devi specificarlo che lo sono solo in casi che a noi comuni mortali non interessano (in quanto sono casi in cui le pressioni sonore in gioco sono elevatissime, come all'interno delle camere di compressione dei driver a compressione e le onde di shock in seguito ad una esplosione), o casi di propagazione a lunghissima distanza etc.
Nella stragrande maggioranza dei casi, e spt nei nostri salotti e nelle sale da concerto, l'equazione di propagazione delle onde linearizzata e' pienamente sufficiente a descrivere il problema.
Il fatto che cambino e/o esistano riflessioni, diffrazione etc. non rende il fenomeno della propagazione non lineare. Una riflessione infatti non genera armoniche, ma echi / riverbero.
Nessuna polemica, e' solo che finche' non si chiarisce il lessico la discussione e' complicata.
Se il tuo concetto di non linearita' non corrisponde a questo, specifica qual'è cosi' che chi ti legge possa capire e distinguere.
Mattia "Infinite Element" Cobianchi
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Re: un monito

Messaggio da leggereda tran quoc » 15 gen 2021, 20:28

Un sistema può essere non lineare e con memoria e rimanenre tempo invariante.
Il fatto che ci sia bisogno delle condizioni iniziali di per se non implica la non invarianza.
Un diffusore e tutto l'impianto possono vibrare se eccitati dall'onda sonora. Per dire che questo provochi non invarianza bisogna ammettere che le conseguenze di questa vibrazione siano di volta in volta diverse. La solita onda sonora provocherà sempre la stessa vibrazione che avrà sempre la medesima conseguenza sul suono dell'impianto.
Davide.
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