Si crea/definisce un brano musicale (o molti spezzoni di brani musicali "appiccicati tra loro" per avere una certa varietà) diciamo di 30 secondi. Questo è il segnale di riferimento.
Si riproduce e registra il brano musicale di cui sopra e si ottiene il segnale riprodotto COFF...COFF...
SIAMO AL FILE DI TOM?
Si allineano temporalmente i due brani nei limiti in cui è possibile farlo (drift del clock permettendo)
Si normalizza il livello del segnale riprodotto al livello del segnale di riferimento (e qui si apre un mondo DELLA TRUFFA PER GONZI DEL CALABRESE A 121 dB su cui se volete darò maggiori dettagli. Diciamo che per me, dimostrazione alla mano, questo è il più grosso limite delle misure esistenti)
LINTERA SCIENZA FISICA E QUEL COGLIONE DEL MATARAZZO SONO INANI , IDEM LINTERA AES
Si calcola l'energia contenuta in molte bande di frequenza consecutive sia per il segnale di riferimento che per quello riprodotto. L'energia in ogni banda di frequenza è in termini dialettali proporzionale alla pressione sonora che il segnale emette in quella generica banda di frequenze
Si calcola il rapporto tra l'energia in ogni banda del segnale riprodotto e quelle del segnali di riferimento (se volete in dB)
Si fa tutto questo usando grande precisione per potere avere una risoluzione molto spinta
Se il rapporto su quella determinata banda di frequenza è pari a 1, allora il segnale riprodotto consegna la stessa energia in quella banda del segnale di riferimento
Se il rapporto è maggiore o minore di uno, allora la consegna energetica è comunque errata e esuberante o deficitaria.
In tutto questo si deve anche tenere conto della non linearità della scheda, con operazioni di calibrazione (che hanno sempre dei limiti purtroppo)
Se pure l'errore sulla singola banda fosse piccolo, questi si cumulano e inoltre mascherano le emissioni energetiche in altre bande, da cui l'effetto macroscopico all'ascolto (ovviamente IMO)
ingegnere di velletri
non è semplice neppure all'apparenza