Mi sorge un dubbio....ma Lei Sig. Lincetto non era quello che scriveva che un integrato giapponese del valore di poche decine di euro
di 30 anni fa, suona Melius del famosissimo AUDIO NOTE ONGAKU da ben 190 milioni?costriuto a mano e con componenti di indubbio pregio dalle mani sapienti di Kondo San?
Io sono un fan del marchio Audio Note,
mi ricorda per favore, dove ha sentito questo ampli e a casa di chi? sa..in italia ci
conosciamo quasi tutti anche indirettamente e chi ha posseduto questi
straordinari apparecchi non sono in molti....oi negli anni '90 Lei
ha detto che
ha ascoltato il giradischi Audio Note....ma se ben ricordo è uscito lo
scorso anno 2008! Mi perdoni, non voglio criticarla, ma non riesco a capire il
suo ateggiamento a volte contraddittorio, cambia sempre pensiero e opinione.
Conosco anche molte delle sue registrazioni perchè le ho acquistate
alle fiere audio e conosco il suo modo di riprendere il suono e anche queste sono sconcertanti... a volte buone, ma spesso scarse, caratterizzate soprattutto da quella dinamica eccessiva e poco realistica.Sempre secondo il mio modesto e personale parere, ovviamente.
Buone cose.Mi fccia sapere.
Antonio.
ps.in riferimento a ciò che ha scritto il sig. Bassanelli, dandomi del troll, ( BASSANELLI LO PUGNALA PRODITORIO CON ILLAZIONI FLOP) gli posso confermare che non è affatto così...io sono un semplice musicista, appassionato di hifi e sarebbe stato molto più elegante da parte sua,ammettere di aver perseverato nel suo errore, invece di rivoltare la frittata.
Nessun problema a rispondere, ma queste risposte le ho già date.
Ma evidentemente repetita juvant. E addirittura qui sarò ancora più prodigo nella mia risposta.
Intanto confermo l'iperbole da me utilizzata, quando affermai che il vecchio Technics SU 8080 "suona Melius" dell'Ongaku... Iperbole era ed iperbole resta, ma il succo del discorso, che ribadisco e sottolineo è che io non acceterei mai di spendere 180 milioni di vecchie lire per avere la "raffinata timbrica" del blasonato giapponese. Anche perchè sul concetto relativo alla timbrica ci sarebbe molto da discutere...
Quando poi passiamo a parlare di capacità di pilotaggio, di numeri concreti, allora non ci sono proprio più dubbi nel preferire, da parte mia, un sano 80 watt in grado di smuovere tutto quello che mi aggrada...
Ma veniamo al punto di dove e come e perchè ho sentito l'Ongaku.
Era esattamente il 23 gennaio 1996.
In quel giorno dovevo registrare un concerto dell'Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro Bibiena a Mantova. Il primo fagotto dell'Orchestra a quell'epoca era il mio carissimo amico Maestro Leopoldo Armellini -
che successivamente divenne anche direttore del Conservatorio Pollini di Padova.
Leopoldo, oltre che sensibilissimo musicista, è anche un raffinato ed attento audiofilo. In quell'epoca possedeva una catena composta da lettore CD a due telai Accuphase - top di gamma del momento - amplificazione multitelaio Jadis e diffusori B&W Silver Signature.
Questo lo scenario.
Bene, quel giorno Leopoldo mi propose di andare Mantova con lui, però muovendoci prima perchè era risuscito ad ottenere un appuntamento per sentire l'impianto top Audio Note, comprensivo dell'Ongaku e dei diffusori, in uno show room che all'epoca trattava questi marchi, a Carpi.
Prima di partire, ci soffermammo a sentire un po' di musica a casa di Leopoldo, con il suo impianto.
Arrivati nell'elegante Show room ci trovammo al cospetto di questo monumentale impianto dal costio fantascientifico, nella sua globalità dell'epoca (vado a memoria, ma credo che si parlasse di poco meo di un miliardo di vecchie lire, giradischi-ampli-casse-cavi).
Devo essere sincero ed effettivamente non ricordo se il giradischi fosse un Audio Note: con certezza lo erano l'Ongaku e i diffusori, giganteschi e ad altissima efficienza e dal costo surreale.
Il primo disappunto per me fu che mi si impedì di ascoltare CD, considerati in quel tempio oggetti blasfemi...
Il secondo fu la cocente delusione di ritrovarmi al cospetto di un sistema così osannato che mi apparve subito non accordato ai miei gusti ESTICAZZI? , che sono strettamente connessi con ciò che io abitualmente sento dal vivo ed a ciò che poi abitualmente traduco su supporto. Rimpiansi l'impianto di Leopoldo, da poco sentito, per me preferibile, pur costando una frazione dei giganti giapponesi.
All'epoca, poi, io possedevo due impianti: Il principale costituito da amplificazione Cabre Stradivari e diffusori Martin Logan Sequel II e l'impianto B costituito da Technichs SU 8080 che pilotava - egregiamente - una coppia di Allison Three... E quindi mi tocca confessare che il confronto fra il gigante giapponese ed il piccolo giapponese... l'ho fatto a memoria... chiedo perdono...
Suonava male il sitema Audio Note? sarei idiota se affermassi ciò. Ed infatti non l'ho MAI DETTO. Ho però detto, e lo ribadisco, che esiste un limite alla sopravvalutazione economica di qualsiasi oggetto ed in questo caso si è ben superata. E questa è e resta la mia opinione.
METTI CHE IO VENDESSI UN MILIONE DI DISCHETTO LINCETTO, SAREBBERO 10 MILIONI DI EURO IN TASCA MIA, VALE LA PENA?
E' sufficientemente esauriente come spiegazione?
https://melius.club/topic/154024-nastri ... nt=2512158