Spesso si cerca nella complicatezza delle formule partorite da altri motivazioni ed effetti prendendo per buone le regole stesse, questo allontana il problema e magari lo rende più difficile, prima capire che problema si ha e poi seguirne la strada.
Problema: non si ha l'impennata dinamiica
Ora con l'aiuto di una matita mi disegno una iperbole teorica- in asse orizzontale il T// in asse Vert la I- sono ancora nel ragionamento quindi do valori approssimativi, subito si evidenzia che questa impennata è consistente e rapida.
Per il ragionamento di prima è l'approssimarsi allo 0 da parte del finale che richiama corrente -questo è un punto da tenere fermo- percui si seguono passo passo i vari elementi; se ho certezza del finale buono, vuoi perchè è di comprovata qualità vuoi per certezza di progetto, do appurato possa esistere il picco su carta fino, almeno, alla presa ampli, è li le cose assumono toni diversi, la mia iperbole adesso si scontra con presa ampli/cavo -primo ostacolo serio che trova-, dato che si lavora in blocchi consequenziali, analizzando il problema da valle, il nostro tempo visto nell'asse orizzontale -dato certo l'ampli- inizia a perdersi, questo elimina senza ombra di dubbio una parte di crescita dell'iperbole, tutto ermi tranne il tempo, adesso trova il cavo, il cavo in questo caso diventa un blocco con la spina che come tutti i materiali ha il suo tempo di carica - altro tempo che si perde e altra porzione di iperbole svanita, dopo di che abbiamo la rete a noi inaccessibile -altro blcco indefinito-.
Tutto cio cosa ci mostra, se avessimo fatto il disegnino troveremo che le perdite, camminando a ritroso eccitate dallo 0 trovano il maggior segmento di perdita proprio nei primi step e dopo, con tutta probabilità e nel caso ci fosse impianto non eccezionalmente buono ma nemmeno scarso, il problema potrebbe non esistere in quanto, taglia al primo step, taglia al secondo step, il picco è gia passato in parte - quella parte non sarà mai più disponibile-.
Questa è una meccanica deduttiva, il problema va accolto sempre nella sua forma più semplice e logica, se a più d'uno questo ragionamento fila, anche se errato, è comunque un dubbio che si insnua.
Tornando alla tua domanda, che importanza ha il cavo di corrente? Nessuna se tutto funziona alla perfezione, ma ato che sappiamo non essere così, il cavo è il problema, soprattutto se il cavo in questione, oltre a non essere rapido ha una sua capacità e induttanza tale da allungare maggiormente il tempo di carica, quello che voglio dire non è che non faccia passare corrente, probabilmente terrebbe in regime un treno, ma è la velocità e poca opponenza che fa risparmiare quel frammento di microsecondo atto a tenere in vita la richiesta di I.
Edmond, rileggendomi rasento l'assurdo, per una visione si hanno più prblemi con un impianto buono in quanto sente maggiormente i blocchi prima descritti, anzi sente unicamente quei blocchi, forse qualcosa non torna
metto edmond