perchè segretario

[tran quoc]

Chi progetta diffusori acustici non conosce l’ambiente dove saranno utilizzati ed è raro che un utente apporti modifiche sostanziali al proprio ambiente d’ascolto. Tuttavia se si desidera ottenere una certa qualità nella riproduzione bisogna mettere in conto qualche intervento che potrebbe essere limitato allo spostamento del mobilio fino alla introduzione di pannelli fonoassorbenti o diffondenti.
bon bon ( quinto teorema o quinto potere)

questo non ci sa fare come il calabrese, non conosce i poteri veri di comando alle onde ed alle pareti

...ai coefficienti...

[tran quoc]

I diffusori acustici dovrebbero poter funzionare, con risultati almeno decenti, in una varietà di situazioni.
bob bon ( sesto teorema dell'inetto fasoreta)

non sono d'accordo col bon bon...

sbuffi a parte!

[tran quoc]

Anzi più un diffusore è avanzato

PARTONO i primi screzi: non c'è bisogno di avanzare i diffusori, l'orchestra stessa avanza alzando il volume e rincula a comando del nimo pi drinzio
( vedremo come si comporta il bon bon coi cavi perusini)

[tran quoc]

Ci sono evidentemente dei limiti. Il parere di chi scrive è che oggi accada il contrario: spesso sono proprio i diffusori più costosi a presentare le condizioni di impiego più critiche
bon bon

e se accennasse subdolaidamente alla truffa da 50 mila euro del majandi al serafini?

dove è finito la supportazione tecnica di scienza tra i due?

[tran quoc]

La qualità della riproduzione dipende dalla concorrenza di più fattori che vanno dalla qualità della registrazione fino alla disposizione di diffusori e del punto di ascolto.
bon bon

secondo me da uno bravo ci è andato a farsi vedere ma esso non vuole rivelarlo

è timido...

[tran quoc]

Prima di entrare in argomento corre obbligo di definire alcune cose: Il tempo di riverberazione T60, lo ITG e l’effetto Haas, il tempo critico, la distanza critica e la frequenza di Schroeder e altro.
...gli sbuffi...gli isomorfismi...i miasmi...lo smanaccio...
bon bon

[tran quoc]

Nel definire le sorgenti ideali (in altro articolo) è stato definito il “diffusore ideale” e “l’ambiente ideale”
bon bon

sono corso... vabbè, stavo per correre)...a tagliarmi il pippo

èbbene, io mi sono perzo l'articolo!

non mi sono perzo " il guardatore ideale" del bon bon ma esso va a farsi vedere da uno bravo solamente in segreto...

di nascosto...

[tran quoc]

La stereofonia (o il 5+1 o il 7+1 ) non è sufficiente per “clonare” l’evento sonoro originale tranne, forse, in alcuni casi particolari

me lo puoi guardare tu un attimo?

non temere, esso è modesto ed educato...

non farti capire che lo stai a guardare!

[tran quoc]

La stereofonia (o il 5+1 o il 7+1 ) non è sufficiente per “clonare” l’evento sonoro originale tranne, forse, in alcuni casi particolari

me lo puoi guardare tu un attimo?

non temere, esso è modesto ed educato...

non farti capire che lo stai a guardare!

cioè...guardare non è vedere...

[tran quoc]

Il suono diretto è il suono che ( NON E' SUONO..E TU LO SAI) , partendo dal diffusore acustico (la sorgente) giunge all’ascoltatore senza incontrare alcun ostacolo.

POZZO, perso analmente, ipotizzare che ciò esista per un tempo di 20 centimetrI percorsi a velocità mach uno ( 344 metri al secondo e quindi 5.8 decimillesimi di secondo)

poi ci sono le ONDE del perturbo che ANCHE sbuffano

iè spatti sciuscia...ci risse angelo musco a u' cireno che ashrivava in ritaddo sbuffannu...