Re: Dispersione nei diffusori
Inviato: 29 gen 2009, 19:11
Una spiegazione del mio (e del nostro entusiasmo) di fronte alla spiegazione di sponsor , ad uso dei forumisti esterni .
Salvatore ha reso scienza (e cioè concettualmente formalizzabile) uno dei portati maggiori dell'elaborazione di Lorenzo Russo (Moss) riguardo alla riproduzione dei suoni musicali:
il fatto che sia teoricamente possibile rendere pienamente decodificabile dal nostro intelletto (non dico: ricreare, perchè verbo inadeguato al concetto di sistema tempovariante) il campo sonoro di prima generazione, generato nell'auditorium dal suono degli strumenti, in un ambiente in cui sarebbe prevalente il campo sonoro di seconda generazione (l'ambiente domestico).
Fino ad ora era stata provata (e formalizzata) l'impossibilità di ricreare il campo sonoro di prima generazione a partire dal campo sonoro di seconda generazione, ora si va oltre e si prova e formalizza quello che rende possibile la realizzazione di sistemi che possano far ascoltare il suono musicale in pieno godimento (ce ne sono ! esistono !)
Paolo
Salvatore ha reso scienza (e cioè concettualmente formalizzabile) uno dei portati maggiori dell'elaborazione di Lorenzo Russo (Moss) riguardo alla riproduzione dei suoni musicali:
il fatto che sia teoricamente possibile rendere pienamente decodificabile dal nostro intelletto (non dico: ricreare, perchè verbo inadeguato al concetto di sistema tempovariante) il campo sonoro di prima generazione, generato nell'auditorium dal suono degli strumenti, in un ambiente in cui sarebbe prevalente il campo sonoro di seconda generazione (l'ambiente domestico).
Fino ad ora era stata provata (e formalizzata) l'impossibilità di ricreare il campo sonoro di prima generazione a partire dal campo sonoro di seconda generazione, ora si va oltre e si prova e formalizza quello che rende possibile la realizzazione di sistemi che possano far ascoltare il suono musicale in pieno godimento (ce ne sono ! esistono !)
Paolo