DSL story
Messaggio: # 179Messaggio da leggere M.Ambrosini
dom 25 feb 2018, 10:04
Una persona, passata da me per un ascolto, mi ha fatto ricordare di quante "lacrime e sangue" vi siano state nel lungo travaglio del progetto DSL...
Quando nel lontano 1989 iniziai la costruzione dei primi prototipi di questo diffusore, avevo in casa le QUAD ESL63 e la mia "fissa" per la sorgente puntiforme (ovvero l'unico tipo di sorgente esente da distorsione di immagine) era fin da allora ben presente e stabile. Unica strada per simulare il monovia era quindi la soluzione due vie simmetrica in configurazione D'Appolito. Ricordo che all'epoca non esistevano (o almeno personalmente non ne trovavo sfogliando gli annuari) dei due vie in D'appolito in cassa chiusa che avessero sufficiente estensione in basso per essere considerabili a gamma intera. Credo quindi di essere stato un precursore di questa ardua soluzione poi ripresa anche da altri (più bravi a sventolare meriti di quanto non lo sia il sottoscritto). Scelsi il Dynaudio 17W75 Ext a fronte del suo Qts elevato e della frequenza di risonanza sufficientemente bassa. Come potete osservare dalle foto a fondo pagina qui anche le prime versoni, da piedistallo, erano molto profonde (come le attuali DSL Ext) ma al contrario della versione a pavimento che iniziai a costruire solo dopo aver incontrato Grundig qualche anno più tardi (e nello specifico l'SL1000), queste prime non avevano un labirinto interno. Non credo neppure di essere in grado di elencare le innumerevoli varianti (molte neppure le ricordo) che questo diffusore ha subito durante il suo lungo travaglio. Non sono mai stato un buon "sbandieratore" ma credo di essere abbastanza bravino nell'imparare dai miei errori (e guardandomi intorno non mi sembra una caratteristica molto comune). La maggior difficoltà da affrontare in un progetto di questo genere è la qualità della gamma media e a questo problema si deve la maggior parte del tempo impiegato nello sviluppo di questo diffusore. Da qualche anno le DSL sono dotate di un "baffo" in feltro, presente solo su un lato del tweeter. Non è una soluzione nuova in quanto già impiegata sia da me (vedi foto vecchi prototipi) che da altri progettisti. Dal momento che alcune persone mi hanno chiesto chiarimenti su questo baffo, quale miglior occasione di un nuovo forum per esternarne le motivazioni?
Il baffo in feltro ( che potete osservare in foto qui ) è un complemento al filtro crossover con l'obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile in gamma media. in pratica rende diverso il comportamento a livello di impedenza di radiazione sui due lati vicini "visti" dal tweeter, in parte assorbendo ed in parte riflettendo l'emissione del tw ad una distanza che è quasi la metà di quella presente dall'angolo del diffusore. In tal modo si minimizza l'irregolarità di risposta che si avrebbe dal cambio di impedenza di radiazione dovuta al pannello largo 25cm con altoparlante equidistante dai due bordi (che si avrebbe a 688Hz). Il risultato tangibile all'ascolto è di maggior libertà e coerenza. E' in fase di preparazione il prototipo di versione attiva delle DSL al fine di poter sonorizzare (a fronte di adeguata equalizzazione in gamma bassa) anche soluzioni di tipo C, le uniche che al momento non sono attuabili con le versioni passive di questo diffusore.
Non ho fondato un marchio...e col senno di poi non sono pentito di questo, visto l'andazzo "filoestetico" e "filoesoterico" che ha intrapreso ormai da decenni questo settore, ma credo che questo diffusore possa comunque adeguatamente raccontare il mio personale percorso nell'ambito della ricerca elettroacustica.
Massimo ambrosini
http://hifi.altervista.org/viewtopic.php?f=5&t=48