lo ditate genti!

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Messaggio da leggereda tran quoc » 10 gen 2018, 19:33

Giradischi analogici
Meditate gente....
me ditate !


il santone all'imbrunire, nel mentre le OMBRE gli procurano il buio della mente, invita a ditarlo...

due dita ( due diti) negli occhi e così non vede scritto le brutture che gli balenano dal linguaggio balenco del disaggio
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 10 gen 2018, 19:42

Giradischi analogici

Il feticismo trova la sua massima espressione nell'oggetto "giradischi esoterico", un oggetto su cui ormai molti artigiani/tornitori amano cimentarsi con creature sempre più imponenti e mastodontiche.

Tutto ciò col suono non c'entra nulla ma l'alta fedeltà esoterica non si vende per la bontà sonora quanto per la capacità estrema di colpire l'occhio che come sappiamo vuole sempre la sua parte, in questo caso una parte esclusiva.

Un equivoco di base nella progettazione dei giradischi è quello di ritenere il feedback acustico come principale responsabile del suono del giradischi stesso, cosa assolutamente falsa e che non trova alcun (neppur minimo) riscontro all'ascolto.

Qualunque sospensione è infatti in grado di assicurare sufficiente isolamento alle sollecitazioni provenienti dalla superficie di appoggio almeno alle frequenze medie e medioalte mentre rimane in essere per qualunque giradischi il feedback diretto sul braccio e cioè dovuto all'onda d'urto sonora che colpisce direttamente il sistema braccio/testina che è sempre presente e normalmente ben maggiore (a tutte le frequenze) di quello che rientra dalle sospensioni.

Un conto è il feedback quindi (a cui il giradischi deve essere adeguatamente insensibile) ben altro conto è il suono del giradischi che invece viene ad essere deturpato proprio da alcune esagerazioni esoteriche QUALI?.

La principale è l'assenza ormai generalizzata del tappetino in gomma che sarebbe, se adeguatamente sagomato (cosa molto importante), un elemento fondamentale per smorzare le microvibrazioni che il vinile ha quando si trova in contatto con un piatto in materiale plastico o metallico rigido (come oggi va di gran moda).

Produrre un tappetino in gomma industrialmente per bassi quantitativi non è alla portata di un tornitore ed ha un costo ben maggiore di quello che serve per tornire un pezzo di pvc.

TAPPETINO IN GOMMA PRODOTTO PER TORNITURA

Anche sui giradischi ha importanza fondamentale il telaio ma sempre nell'ottica della sua influenza "extra feedback".

L'alta fedeltà odierna non si basa su quanto è meglio per l'ascolto ma su quanto si riesce a far credere sia meglio accontentando gli occhi a fronte di costi assurdi e assurdamente immotivati.

Meditate gente
e soprattutto cercate di ascoltare senza pregiudizi, le vostre orecchie vi ringrazieranno.

http://motxam.interfree.it/verscomode.html

ed eccoci qua!

prima domanda: come si permette questo deficiente?

seconda domanda: come mai il medico soccorsi alfredo non lo indirizza presso qualche suo collega specialista in OBITORIO e VIVISEZIONE ?


nota:

le verità del santone sono SCOMODE; AVVERTO che saranno dolorose
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 10 gen 2018, 19:56

verità scomoda:

il santone ambrosini è considerato un subumano ( da qualcuno che conosco io)

purtroppo non è così...magara lo fosse!

nota tecnica:

il giradischi ps1020 RISPONDE a tutti i requisiti del santone, applicandogli il CCI esso TRAPASSA pure i giradischi del caccoso e del pasini
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 10 gen 2018, 20:15

Qualche parola per presentarmi e per descrivere come è nata la passione (forse a volte eccessiva) per la riproduzione della musica a spruzzo, strappi e strisce.

Per l'anagrafe sono del 64, comprai la mia prima rivista (Suono) nel 76 (all'età di 12 anni!) da cui iniziò a macinare il "tarlo".

TARLO TARLI IL SANTONE

Due anni dopo mio padre fu costretto dallo stress che gli causavo, ad acquistare il mio primo impiantino.

Si trattava di un coordinato Pioneer , giradischi + integrato+ casse del valore complessivo di circa 350.000 lire.

EQUALIZZA IN EURO E DA LI' NON SI E' SPOSTATO ( in rapporto al prezzo)

Tutto finito sperava mio padre, macché già l'anno successivo avevo iniziato "l'erosione" alla pazienza di mia madre per sostituire i diffusori con i gloriosi B&W DM6 di cui mi ero innamorato dopo un confronto in negozio con le Allison one e le AR 10 p greco.( vedano come ci capivo da subbito?)

Riuscii ad arrivare al mio scopo con una spesa all'epoca rilevante (soprattutto per un ragazzino di 15 anni ) di £ 1.000.000.

in seguito furono 1 milione di posti di lavoro, altro santone altri miracoli!

Mi ricordo che l'acquisto fu molto ponderato : nel 79 uscirono infatti la prima serie di 801 acclamatissime dalle riviste ed io "costrinsi" mia madre a sorbirsi il viaggio in treno Ravenna-Milano per accompagnarmi al SIM (non esisteva ancora il top audio) ad ascoltare le 801 a confronto con il DM6.

Il viaggio fu proficuo : le DM6 mi piacevano le 801 no! Dopo l'acquisto del DM6 (che solo molto in seguito ho sostituito con le ESL63) i cambi nell'impianto si sono succeduti proporzionalmente al crescere dell'età (e della indipendenza economica).

Nel contempo avevo costruito un finalino da 10watt con uno schema preso da una rivista e senza alcuna pretesa.

Con mia enorme sorpresa questo scatolotto suonava decisamente meglio del finale SAE 2400L che avevo all'epoca.

MI PIGLIO' BRUTTO DA SUBBITO!

Provando a costruirne un secondo esemplare il risultato non fu più lo stesso: qualche variabile aveva influito in maniera tale che lo stesso schema suonava in modo decisamente diverso.

Finito gli studi (di elettronica CAZZARA) decisi di addentrarmi nel progetto ambizioso di un finale : alto slew rate, basso fattore di retroazione, classe A, forte capacità di erogazione in corrente.

Nacque così la prima versione dei mono da 100 Watt ma rispetto al finalino da 10watt qui la sorpresa fu contraria : a fronte di misure strumentali ottime e pretese ben più ambiziose mi trovai di fronte ad un risultato all'ascolto pessimo!

ESITO DEGLI STUDI SCONQUASSATI

Dopo più di un anno di lavoro intenso la cosa non mi rese certo felice, ma mi fece capire una cosa fondamentale : la verità non stava in talune teorie vendute come sacre, c'era qualcosa di altro, forse di non ancora conosciuto ma che causava certamente un degrado enorme all'ascolto. Nacque allora la mia personale ricerca sui "perché". Correva l'anno 1984.

Una ricerca, per essere tale, deve basarsi su metodo scientifico NON SULLE SCOREGGE DI UN SANTONE BALENCO: si osserva il dato di fatto, si crea un ipotesi di lavoro, si verifica in pratica e se si riscontra come giusta nasce una teoria che risulta valida finché non viene invalidata da una successiva ipotesi-verifica.

E' COSI', anche il calabrese opera in quel modo e i risultati sono almeno di pari livello scientifico dentifricio; ad AMBO non serve lo scibile nuovo del majandi nè di studiare la prima elementare della recchia.

Non poco tempo mi è servito prima di capire dove si generasse e come interagisse con l'ascolto questo particolare problema e non nascondo di aver avuto momenti di depressione quando dinanzi ad una enorme mole di lavoro non riuscivo a "togliere un ragno da un buco" nel muro

non c'era il ragno
non c'era il buco
e non cera neppure il muro

, tuttavia alla fine sono riuscito ad elaborare una teoria sistematica di intervento.

non certo il pronto soccorso del soccorsi alfredo medico di gramigna


Riprenderemo questo argomento nel paragrafo a seguire che si occupa delle amplificazioni, vediamo però prima di affrontare alcune altre "verità" scomode o verità scontate che dir si voglia.

Molti infatti sono gli aspetti la cui validità viene data per scontata in questo settore.

Personalmente invece sono dell'opinione che occorra affrontare senza timori reverenziali gli aspetti stridenti insiti in molte di queste "verità".

STORIE VERE!


Non c'è nulla di peggio che basare un progetto su fondamenta errate in quanto si considerano valide e quindi intoccabili.

UN DISAGIO MENTALE ABNORME, COME SI VEDE, PER FORTUNA IO SONO ABITTUATO A QUELLI DEL MOTO PERPETUO E DLLE OMBRE CON LE SETTE SORELLE DELLA MORTE CHE LI INSEGUONO E GLI RUBBANO IL MOTORE AD ACQUA.

La principale qualità che dovrebbe avere un ricercatore, a mio modo di vedere, è quella di mettere sempre in dubbio le proprie scelte e gli obiettivi raggiunti per riverificare entrambi più volte in tempi successivi.




un mondo SPIETATO lo lascia tramortito in mezzo alla strada del destino senza soccorrerlo

in questo si vede anche l'inutilità del soccorsi medico alfredo
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 10 gen 2018, 20:19

sono già sfinito con così poco...

se la disumanità dell'inumano non inumato fosse suddivisa tra tutti gli esseri spietati, il mondo sarebbe più ripartito...

e forse si potrebbe ripartire....

rimetto la foto della prima LETTERA del santone ai recchiei...
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 11 gen 2018, 7:13

Una ricerca, per essere tale, deve basarsi su metodo scientifico NON SULLE SCOREGGE DI UN SANTONE BALENCO: si osserva il dato di fatto, si crea un ipotesi di lavoro, si verifica in pratica e se si riscontra come giusta nasce una teoria che risulta valida finché non viene invalidata da una successiva ipotesi-verifica.
santone mahaivisto san


ESATTAMENTE quello che accade con lo scibile nuovo del majandi: CONVALIDATO dal silenzio assenza del santone e co.

NON INVALIDATA neppure dal calabrese contestatore

mario asciuti ha borbonato anche in termini di algoritmi sagittali ma il subbuglio mentale è presto rientrato e si è trasferito all'entusiasmo sociale della terra di bari

il medico della MUTA , soccorsi alfredo, ha diagnosticato diarrea ( DIAGNOSTICAZZI CAGARELLORUM ) ed ha lasciato che l'infermiere di pietro gli somministrasse una purga
ha lasciato in rete la ricetta della felicità da morto coi coglioni tagliati: se majandi vende il majandume a 50 mila euro allora il santone a quanto deve vendere le sue casse?
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 11 gen 2018, 7:19

IL CAPITOLO ALTA FEDELTA' CON LA PORTA DEL BAGNO LASCIATO APERTA
(prescrizio cagarellarum sciacquonis romorosis e puzzantibus effluvis)
è un capitolo troppo acustico per essere trattato
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 11 gen 2018, 7:21

Sospensione pneumatica o bass-reflex?

eccoci al bonbonamento del micidiale safillaceo...
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 11 gen 2018, 7:31

Da qualche tempo sono sempre maggiori gli appassionati alla ricerca di diffusori quali Rogers LS3/5a 15ohm, Dahlquist Dq10, Grundig (in gran parte a causa di questo sito), il cui progetto parte da una comune radice: la sospensione pneumatica.

mancanza di respiro, vomito, diarrea, cianotizzazione geografica...
stando alla diagnosi del soccorsi alfredo medico


Tutti questi diffusori infatti hanno il woofer che lavora in cassa chiusa.
apparentemente chiusa, non si possono chiudere in gabbia le ONTE LUNCHE

Quanto influisce questa scelta sul risultato finale e come mai col tempo si è abbandonata questa soluzione?

Se ipotizziamo di voler ottenere un diffusore a gamma intera, cioè con un estensione in gamma bassa con i 40Hz a -3dB, a parità di estensione in frequenza una cassa chiusa necessita di un woofer di dimensioni doppie che lavora in un volume mediamente doppio rispetto ad un reflex.

Un tale woofer non si presta alla costruzione di un 2 vie ma costringe all'impiego di un midrange e quindi almeno alla costruzione di un 3 vie del signore che sono infinite ( vedi anche le trombette).

La possibilità di ottenere un diffusore a gamma intera in ridotte dimensioni ed utilizzando solo 2 altoparlanti è stata ( statino per gli esami di lingia itagliana) una molla sufficiente per soppiantare la sospensione pneumatica in favore del bass-reflex.

Qualunque cassa risonante funziona da invertitore di fase nell'area di risposta ( l'area di risposta è una dicitura gundula, entriamo nel bonbonismo spietato) in cui tale risonanza viene ad avere effetto, se però saliamo a frequenze sicuramente al di fuori da tale area non si ha più l'effetto molla del risuonatore di Helmotz ed il diffusore assume connotazioni che lo rendono simile ad una cassa chiusa (cosa rilevabile sia dalla risposta in frequenza che dall'escursione del cono a tali frequenze) con una differenza: le riflessioni sulle pareti interne di ONTE LUNCHE da 17 metri a 1 metro che in una sospensione pneumatica rimangono confinate all'interno della cassa (oltre che attenuate da cospicue quantità di assorbente acustico a due veli - STAMO SEMPRE PARLANDO DI ONTE LUNCHE ) in un reflex trovano la porta aperta per accedere all'esterno con rotazioni di fase che dipendono ovviamente dalla lunghezza d'onda del segnale riprodotto.

Ciò causa una inevitabile sporcizia in gamma media.

Se non vi piacciono i diffusori attualmente in produzione una buona parte di responsabilità è dovuto a questo fondamento di moda chiamato bass-reflex.

bisogna tappare i buchi dove serve e non per inseguire una tendenza modaiola di metterlo nel culo ai deficienti malati

( cfr. caccoso)
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Re: lo ditate genti!

Messaggio da leggereda tran quoc » 11 gen 2018, 7:33

tran quoc ha scritto:Da qualche tempo sono sempre maggiori gli appassionati alla ricerca di diffusori quali Rogers LS3/5a 15ohm, Dahlquist Dq10, Grundig (in gran parte a causa di questo sito), il cui progetto parte da una comune radice: la sospensione pneumatica.

mancanza di respiro, vomito, diarrea, cianotizzazione geografica...
stando alla diagnosi del soccorsi alfredo medico


Tutti questi diffusori infatti hanno il woofer che lavora in cassa chiusa.
apparentemente chiusa, non si possono chiudere in gabbia le ONTE LUNCHE

Quanto influisce questa scelta sul risultato finale e come mai col tempo si è abbandonata questa soluzione?

Se ipotizziamo di voler ottenere un diffusore a gamma intera, cioè con un estensione in gamma bassa con i 40Hz a -3dB, a parità di estensione in frequenza una cassa chiusa necessita di un woofer di dimensioni doppie che lavora in un volume mediamente doppio rispetto ad un reflex.

Un tale woofer non si presta alla costruzione di un 2 vie ma costringe all'impiego di un midrange e quindi almeno alla costruzione di un 3 vie del signore che sono infinite ( vedi anche le trombette).

La possibilità di ottenere un diffusore a gamma intera in ridotte dimensioni ed utilizzando solo 2 altoparlanti è stata ( statino per gli esami di lingia itagliana) una molla sufficiente per soppiantare la sospensione pneumatica in favore del bass-reflex.

Qualunque cassa risonante funziona da invertitore di fase nell'area di risposta ( l'area di risposta è una dicitura gundula, entriamo nel bonbonismo spietato) in cui tale risonanza viene ad avere effetto, se però saliamo a frequenze sicuramente al di fuori da tale area non si ha più l'effetto molla del risuonatore di Helmotz ed il diffusore assume connotazioni che lo rendono simile ad una cassa chiusa (cosa rilevabile sia dalla risposta in frequenza che dall'escursione del cono a tali frequenze) con una differenza: le riflessioni sulle pareti interne di ONTE LUNCHE da 17 metri a 1 metro che in una sospensione pneumatica rimangono confinate all'interno della cassa (oltre che attenuate da cospicue quantità di assorbente acustico a due veli - STAMO SEMPRE PARLANDO DI ONTE LUNCHE ) in un reflex trovano la porta aperta per accedere all'esterno con rotazioni di fase che dipendono ovviamente dalla lunghezza d'onda del segnale riprodotto.

Ciò causa una inevitabile sporcizia in gamma media.

Se non vi piacciono i diffusori attualmente in produzione una buona parte di responsabilità è dovuto a questo fondamento di moda chiamato bass-reflex.

bisogna tappare i buchi dove serve e non per inseguire una tendenza modaiola di metterlo nel culo ai deficienti malati

( cfr. caccoso)


il dubbio che santone ne sappia meno del calabrese stesso è terrificante e spegne lo spirito di racconto
esso, cosa ritenuto impossibile, rischia di dare ragione al calabrese
( di fatto non c'è pericolo ma la mente vacilla e le gambe tremano)
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