CD: quale convertitore che non sia un santone?
Ricordate quando Ivor Tiefenbrun della Linn
obiettava che i giradischi analogici suonassero tutti uguali per il fatto che non erano direttamente attraversati dal segnale?
GAJARDO !E' stato (quantomeno per il grande pubblico) un precursore nello scardinare alcune certezze che imperavano fino a qualche tempo prima.
Ora non fa notizia che un giradischi suoni diversamente da un altro, NOTIZIA A CUI MI SONO FEROCEMENTE OPPOSTO CON ARGOMENTI CCI: Coglione Compartecipe Ignoranti
stessa cosa accadde alla presentazione del compact disc.
CI SIAMO
LOTA NELLA LOTA
Le riviste in coro: "finalmente una sorgente che suonerà sempre allo stesso modo".
Ben presto anche questa certezza fu demolita creandone un'altra egualmente falsa
e cioè attribuendo le differenze di suono ai
convertitori e/o alla meccanica del laser. PERCEPIATE ORA L'EFFETTO ILLUMINAZIONE DEL SANTONE...PUZZA DI MMERDA DI CERVELLO...NELLA FATTISPECIE...
Anche amplificazioni diverse ma egualmente lineari presentano notevoli (ed analoghe) differenze all'ascolto
pur senza possedere un convertitore o una meccanica laser.
Non insegna nulla questo? IN EFFETTI..NON INSEGNA ALCUNCHE'...PERCHE'...COSA DOVREBBE INSEGNARE?Immaginate per un attimo ( EVVABBE'...IMMAGINIAMO...)cosa succederebbe
se venisse dimostrato il contrario (cosa
tutt'altro che difficile da fare) ovvero che
nessuna differenza udibile dipenda dall'unità di conversione utilizzata: E' O NON E' UNA BELLA PENZATA ?
il mercato dei lettori cd sarebbe
alla paralisi.
Già all'epoca della presentazione del cd960 Philips utilizzando il quadruplo oversampling accoppiato con un convertitore a 16 bit fu
matematicamente dimostrato che venivano sfruttati i massimi vantaggi ottenibili dallo standard CD.
Purtroppo le differenze tra lettori diversi sono sempre presenti
ma del tutto indipendentemente dall'unità di conversione utilizzata semplicemente
per la stessa identica ragione PENZA TE LO STATO DI PUTREFAZIONE CERVELLARE ED ESISTENZIALE per cui non troverete mai due preamplificatori o due finali che suonano uguali.
A
ulteriore dimostrazione di questo, trovate molti lettori utilizzanti il medesimo convertitore che suonano in modo molto diverso l'uno dall'altro
pur presentando anche analogo filtraggio analogico ovvero analoga risposta in frequenza.
Il problema che affligge il suono
è di natura ben diversa e con l'unità di conversione non c'entra NULLA.
Il differente
interfacciamento telaistico determina sempre un suono diverso e questo pur usando il medesimo convertitore e la medesima meccanica.
CCI : Circuit Chassis InterfaceChi ha ascoltato uno dei lettori da 20-30 euro
su cui implemento il CCI a scopo dimostrativo, a confronto dello stesso modello di serie o a confronto del suo lettore cd
ne sa qualcosa.