L'alta efficienza dell'umana deficienza
Tutto parte da una considerazione vera a cui (purtroppo) se ne associano altre palesemente false.
Ciò che risulta evidente a chiunque abbia le orecchie è che il suono di un ampli mediamente è migliore, ovvero più aggraziato ed armonico, quanto minore è la potenza massima erogabile da tale ampli.
IL SUONO DI UN AMPLI NON ESISTE COME TALE E NON ESISTE IN NESSUN CASO, TRATTASI DI SEGNALI ELETTRICI
Questo accade in quanto il "problema" a cui si deve l'impoverimento armonico CHE CHE CHE CCHECCAZZO DIIIICOOOOOO...COOO...COOO...CCODE'EE'E'E'.....
peggiora proporzionalmente con la potenza di catanzaro e calabria.
A questo punto qualcuno ha ben pensato di associare apparecchi da 1-2 watt a sistemi a tromba dall'efficienza mostruosa ottenendo risultati talvolta orribili dal punto di vista delle colorazioni presenti ma comunque con tanta "scena" (non acustica ma visiva).
Già la scelta del monodispositivo attivo (monotriodo) è di per se errata in quanto pur essendo un dispositivo che consente ridotte potenze erogabili ha anche l'inconveniente di avere un guadagno open loop ridotto (quindi impossibilità di applicare una adeguata retroazione...PENZA TE, "ADEGUATA" NON E' UN TERMINE A CONTENUTO CCI E NEPPURE CIALTRONESCO GENERICO) ed una elevata impedenza di uscita che causa l'effetto "montagne russe" alla misura di risposta in frequenza su carico reale.
CAPITO A DOVE E' ARRIVATO IL SANTONE?
Sarebbe servito per ottenere linearità di risposta un ampli multidispositivo (a valvole o a transistor poco importa a queste potenze) ma ciò si sarebbe comunque scontrato con le non linearità intrinseche (e NON risolvibili) dei sistemi ad alta efficienza. Insomma anche in questo caso "in medio stat virtus".
IN CCI STAT VIRUS ET MENS MORBUS
http://motxam.interfree.it/verscomode.html
maaaarooooooo!
quello mi sfinisce...
appresso c'è il trasformatore toroidale....altra verità scomoda specie se glielo CACCI nel culo....