http://www.ziogiorgio.it/2017/10/19/une ... enza-fine/
l'emozione della devastazione!
a casa e in auto arivogliono vivere quelle emozioni...
Mandare a fondo un 3d come questo solo perchè qualche integralista della roba di marca si stizzisce nel sentir parlare di correzione digitale (o analogica) mi sembra veramente l' ennesima rinucia a capire.
Capire cosa?
Che l'equalizzazione è la più potente significativa ed efficace invenzione mai attuata in ambito audio.
Qui, nel mentre che si tenta di negare questo fatto assodato e noto, si continua invece a bisticciare su aspetti marginali, sulla controreazione si, controreazione no, cavi, piedini, punte, elastici, arco e frecce ed effetti vari (cioè alterazioni (equalizzazioni) casuali) e per meglio condire le diatribe che ai miei occhi appaiono pretestuose ed infondate ci si aggiunge la contrapposizione delle filosofie, che inevitabilmente non possono condurre a niente di certo e di universalmente valido.
E pensare che fino ad adesso, non è stata spesa neppure una parola sulla corretta procedura di misurazione ed equalizzazione, quindi non è ancora stato detto niente dell'utilizzazione pratica della tecnologia.
Colmare, colterra, collaria, trent' anni di ignoranza in materia non sarà una passeggiata per nessuno, ma d'altra parte non ci se ne deve stupire per le seguenti ragioni.
La prima ragione è che tutta la letteratura sull' argomento naturalmente pubblicata in inglese in ambito AES, SMPTE, ASA, IEEE eccetera, non è mai apparsa manco per sbaglio negli ultimi 15 anni su una qualsiasi rivista italiana di hi-fi, che è rimasta completamente cieca a qualsiasi tecnica di misurazione comunemente utilizzata in ambito professionale, come la spettrometria a ritardo di tempo, tanto per citarne una significativa.
La seconda è che è stato propugnato un concetto di "messa a punto" degli impianti domestici basato sull'inserimento di un accessorio casuale, seguita da valutazione del risultato, la cui risultanza, qualunque essa sia, non può essere estesa, a mio parere, a tutti i sistemi e tutti i contesti. Quando si parla di equalizzazione coscienziosa si parla di CORREZIONI ELETTRONICHE EFFETTUATE SU MISURA (quindi a seguito di rilevazioni) NEI SINGOLI CONTESTI SPECIFICI, il che mi sembra giusto un' attimino più mirato e pertinente di procedure che prevedano di provare un dispositivo dall' effetto sconosciuto per vedere se in un contesto altrettanto sconosciuto fornirà un qualche risultato migliorativo, e magari interpretare attraverso una recensione se e quanto potrebbe essere efficace nel proprio contesto.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma mi sembra che questi modi di procedere non possano essere minimamente paragonati uno all' altro per efficacia e correttezza di impostazione.
Si tratta di due cose completamente diverse.
Io posso anche comprendere che la seconda (quella in auge nel mondo audiofilo), sia un bel passatempo e possa condurre a qualche risultato in qualche caso, ma è la prima che fa suonare il sistema come veramente dovrebbe, correggendo ciò che colora, enfatizza, modifica inopportunamente il suono del sistema a causa dell'interazione con l'ambiente (ma non solo), di qualsiasi sistema, in qualsiasi ambiente, anche il peggior capannone dove altrimenti il risultato sarebbe inascoltabile. Stando così le cose, il rifiuto ideologico che la comunità audiofila contrappone a queste tecniche di assodata efficacia, è puro oscurantismo, e a ben poco può valer lo sciorinare di grandi firme, che non è che l' ennesimo spottone pubblicitario.
Marcello Croce
Croce,
somaro e poveretto lo dici a tua sorella.
Razza di arrogante illetterato quasi analfabeta che non sei altro.
FF
Modificato da - dueeffe il 26/04/2009 22:05:45
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