cappottino di legno

bollore, fuocore

cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:11

Re: Seminario Virtuale aperto di Psicoacustica



MarioBon ha scritto:

Per esempio, trovi una differenza tra osservazione e misura: l'osservazione è una misura. Può essere più o meno accurata o più o meno precisa ma l'osservazione è una misura. Tanto è vero che "l'osservatore" è, per definizione, lo strumento di misura. Se dicessi che il Metodo è "Misura, Osservazione , Esperimento" sarebbe esattamente lo stesso.


Sarebbe importante delineare a livello linguistico diverse categorie corrispondenti a processi mentali ben definiti. Difatti i significati delle parole,indispensabili per pensare e comunicare, che non designano qualcosa di fisico sono rispettivamente rappresentati solo da processi mentali (come la grammatica e le sue regole).
Ad esempio termini come: nulla,tutto,causa,effetto ecc. hanno una connotazione esclusivamente mentale secondo precise strutture chiamate "categorie".
Negli ultimi anni si è ipotizzato che alcune categorie siano in effetti "inesistenti"come ad esempio quella del "nulla".
Se per qualche attimo pensiamo intensamente al termine "NULLA"(magari chiudendo gli occhi) avremmo una sensazione di "vuoto mentale" sul quale non potremmo appoggiarci;eppure nel normale linguaggio usiamo questo termine con grande disinvoltura poiché adottato da sempre.
Aggiungerei che la scienza si avvale della "mente" in maniera strumentale per comprendere il mondo che ci circonda, la filosofia (considerabile a buon diritto "scienza della ragione") studia la mente e le sue attività come lo strumento per comprendere se stessa.


MarioBon ha scritto:

Detto per inciso, il cervello dispone e di una struttura "nativa" o "primitiva" (che non deve essere appresa) detta "monoide non commutativo" (caratterizzata da una operazione associativa non commutativa con elemento neutro). Grazie a questa struttura "nativa" possiamo comunicare con il linguaggio e scrivere.


Piaget in effetti si fece promotore di questa teoria affermando che i processi di assimilazione ed adattamento si possono sviluppare in quanto siamo dotati di una struttura "cognitiva" di base.


MarioBon ha scritto:

Puoi anche dire che in nessun testo è mai citato il monoide o l'isomorfismo (a parte il "postulato dell'isomorfismo" della Gestalt che è cosa un po' diversa). E' vero perché il monoide è una struttura che si studia nell'ambito della Teoria degli Insiemi. Non dimentichiamo che la Teoria degli Insiemi è stata prodotta dal cervello e ne riproduce i processi (le primitive sono state scoperte dai matematici non dagli psicologi o dai filosofi anche se gli Stoici ci sono andati vicino).



Pensando in questi termini si tende a semplificare il processo di correlazione tra pensiero e fisicità!
In effetti secondo logica non potremmo assegnare ai pensieri carattere di fisico dato che i rapporti tra loro non sono congruenti per natura in quanto è possibile attribuire allo stesso "pensiero" la connotazione di soggetto ed oggetto insieme (questa considerazione è abbastanza scomoda ma non sono io ad affermarla!).
Tutto questo,parlando di errore filosofico,è possibile solo grazie alla comprensione del "raddoppio della percezione" per poter ottenere un singolo percepito.

MarioBon ha scritto:

La dualità "mondo-persona". La "persona" fa parte del "mondo". In filosofia "duale" significa complementare o opposto (che non sono la stessa cosa):
- l'unione di due insiemi complementari dà il tutto;
- l'unione di degli opposti dà il nulla.
Quindi i termini che si usano correntemente sembrano fatti apposta per non comprendersi. Da qui altre difficoltà.



La dualità che intendevo mettere in risalto consiste nella contrapposizione che pone l'uomo (essere cognitivo) in contrasto col mondo(che non ha coscienza di sè).
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Saluti
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:15

Messaggio Re: Seminario Virtuale aperto di Psicoacustica

abbiamo un problema lessicale.
Per piacere definisci il termine "struttura"




aiah...!
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:21

Messaggio Re: Seminario Virtuale aperto di Psicoacustica

Per quanto concerne le cosiddette comparazioni in "cieco", che per molti tecnici rappresentano la via maestra della verifica pratica di ascolto da prendere a "modello valutativo", bisognerebbe chiarire come in effetti la nostra "attività operativa" pone in atto le percezioni di ascolto.

Dovremmo introdurre all'uopo concetti come "attività attenzionale" e sue modalità di attuazione; "memoria temporanea"; "confronto tra percepiti e modelli di riferimento presenti nella "memoria a lunga termine";necessità del "raddoppio della percezione" affinché ci sia un singolo percepito (composto da almeno due istanti percettivi); infine "correlazione" tra i vari percepiti e loro rapporto valutativo.

Parlando ad esempio della attività attenzionale si può affermare (basta sperimentare personalmente questa funzione per poterla comprendere) che la stessa opera in modo intermittente (funzione di campionamento) con tempi massimi di applicazione di ca 3 sec entro i quali deve poter riuscire ad ottenere almeno "due singoli percepiti" al fine di assicurare alla attività cognitiva un prodotto che possa permettere poi il necessario(non intendo sufficiente) rapporto "tra percepiti" contraddistinti ciascuno da un "posto nello spazio" ed un "momento nel tempo".

Naturalmente questa attività si serve necessariamente degli organi si senso su cui applica "un collegamento attivo temporale voluto e gestito da una finalità "; il collegamento attivo può essere altresì inconsapevole o automatico dato che le risposte biologiche hanno altri scopi utili che in questo contesto non ci interessano.

Credo che sia facilmente comprensibile che un solo "istante percettivo" non basti ad inquadrare quella piccola porzione del "fenomeno" (o frazione di realtà che dir si voglia) da poter acquisire/memorizzare come percezione.
Si comprende ,quindi, facilmente come senza attività di "memoria" non si possa percepire dato che le percezioni in atto sono mantenute sospese nella memoria temporanea che successivamente passano in quella a lungo termine nel momento in cui iniziano altre percezioni secondo una sequenza che contempli il fenomeno nella sua interezza(non di una porzione di esso).
Ai fini valutativi se la "fenomenologia" che intendiamo indagare ha una durata nel tempo superiore a 3sec massimi è necessario che l'intera sequenza venga frammentata/spezzettata.

E' inutile ribadire che la "definizione" (o accuratezza) delle varie percezioni non può essere attuata in tempi brevi (magari qualche sec) ma sono necessarie ripetute "scansioni percettive" di una stessa (identica e ripetibile) fenomenologia.
Potremmo anche provare a discutere cosa si possa intendere per una percezione "sufficiente" ad ottenere un rapporto valutativo che soddisfi gli interessi e le finalità che ci proponiamo.

La frequenza con cui la stessa "attività attenzionale" può campionare una "fenomenologia" (che rappresenta sempre una frazione della realtà percepibile) può variare secondo necessità , circostanze, tipologia e complessità della stessa fenomenologia.

_________________
Saluti




non escluderei che questo coglione sia l'ETERNO stereosound dei saldatorini... ma vagante in tutti i fora

SIAMO alla civiltà del non sapere chi è che blatera nè all'autore interessa che il suo elucubro ricada sotto lo stesso cappello

PROPONGO: premio ignobel all'anonimo

il cazzo di ignobilità che LANONIMO ha sciorinato e sciorinerà ormai per l'intero futuro deve essere raccolto, studiato e tramandato con premio e medaglietta bassanella..di bassa...bassa...nellità
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:30

MarioBon ha scritto:

abbiamo un problema lessicale.
Per piacere definisci il termine "struttura"


Ho utilizzato lo stesso termine "strutture" con diversa accezione in due situazioni.
Nella definizione di "categorie mentali" la struttura rappresenta un significato associato ad un termine che non indica fisicità.
Nell'altra accezione si riferisce alla" struttura cognitiva di base" che è definizione generica.


invece, per me, "struttura" significa "insieme di relazioni"
Le relazioni sono studiate dalla Logica
Le strutture sono studiate dall'Algebra (di solito si intende Algebra Matematica ma non tutte le strutture sono di tipo matematico).
Nella gerarchia della Teoria degli insiemi ci sono
gli elementi (enti con la loro logica)
gli insiemi (collezioni di enti)
le relazioni (legami tra elementi di insiemi)
le strutture (insiemi di relazioni)
i morfismi (relazioni tra strutture)
gli isomorfismi (morfismi particolari che coinvolgono, oltre alla struttura, anche l'insieme che la supporta).
Gli isomorfismi consentono di contare le pecore con i numeri naturali, scrivere, progettare grattacieli ponti e strade... in sostanza di pensare.

http://audioitalia.mondoforum.com/viewt ... 2&start=40


dai, non serve imbrattare qui, è tutto leggibile al forum del bon bon


"invece per me"
fa subito capire che trattasi di imbrattatura di cervello riversato in rete ad imbrattare il mondo...

se per me 4 significa 12 ci sarà o non ci sarà da conguagliare?

e se per AMBO il significato di suono NON ESISTE e neppure la parte fisica è DELINEABILE nelle loro capoccette, cosa imbrattano a fare ?

ET

cosa fischia nella capoccia del pecoraio di frosinone al leggere il termine isomorfismo...e tutto il resto?

...e dell'idraulico di santa elisabetta al leggere della teoria dei sistemi?

non voglio pensare al povero geometra majandi che ogni tanto majanda da quelle parti...
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:34

http://audioitalia.mondoforum.com/viewt ... f=22&t=292


grande...grande pagina di disagio universale...e tabacchi...

linkato qui su POLO.it channel
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:43

Il completamento automatico è quel processo che ci consente di completare una parola anche se ne abbiamo percepita solo una parte. Il risultato di un completamento automatico non è univoco e si possono prendere “fischi per fiaschi”. Il completamento automatico non è riportato in letteratura ma è ampiamente utilizzato nei word processor e nei telefonini (T9). Dato che molte soluzioni tecniche rispecchiamo i nostri processi mentali è probabile che il completamento automatico sia connaturato nei nostri sensi.



perchè non glielo dice a quel malato di psichiatria generica, tristotruante e spurga, del pesavento?

...e la seconda...la terza...la ennesima volta il cervelletto tenta un completamento automatico DIVERSO

per vedere l'effetto che fa

QUALI SCOREGGE IN FACCIA PIGLI NEL DOPPIO CIECO

ordunque?

c'è il COMPLETAMENTO AUTOMATICO nell'attività della pasticca del re sole e della SUPPOSTA per il culo?

metto la faccia del bollorino perchè non può mancare una faccia leggibile di uno scampato alla schicchera

aoh...LA SCIENZA DELLA SCHICCHERA...questi balordi coglioni degli psichiatri...e ci vogliono curare il cervello...LA MENTE....

se il PRODOTTO è socialmente deforme, lo aggiustano loro....magari con la sedazione...

eeeeeeeeeeeeeeeeeeee.....lincetto....uno si chiede...cosa ha fatto il pesavento per il lincetto, neppure un calmante sociale gli ha somministrato?

esso gli è socio in affari, non estraneo osservatore, e se invece di aiutarlo LO SFRUTTA?
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:50

è cosa ben diversa il singolo individuo che COMPLETA AUTOMATICAMENTE in modo differente uno dall'altro

e il MEDESIMO che completa automaticamente nelle diverse situazioni che gli vengono proposte a partire dal medesimo identicissimo ( spetta te) stimolo

queste due diverse fattispecie non afferiscono alla SCIENZA DE STOCAZZO DEL PESAVENTO PSICHIATRE e similari

la TEORIA DELLA NOIA...che non esiste ma dovrebbe esistere...RECITA che i singolo non competerà mai due volte allo stesso modo

automatico o meno che sia

basta proporsi un SEQUENZIAMENTO della visione all'ingresso di un medesimo locale per OSSERVARE che si guarderà in successione in modo completamente diverso

ATTENZIONE DIFFERENZIALE INDIRIZZATA

lo sfiorano questo concetto nell'ambito del SEMINARIO BON BON A NULLA

e questi vogliono parlare di suono....
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 6:55

e questi vogliono parlare di suono....



ernesto,
alfredo,
bebbomini tutti,
caccosomini e pasineidi,
còrciulanti al panubiòl editorializzato,
dotaturi di arbor acres,
machellanti...bassanellesi...checchinelli...calabresiastici...giacomichincacanti...lincettofori...
e financo micheletti,

questi vogliono parlare di suono senza sapere cosa è il suono e come l'essere umano COSTRUISCE la realtà sonora

altro che POL.it e manicomi con la schicchera vera :arrow: daniele ansalonica ventimila!
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 7:01

aaaaaaaaaaaaaaaaah.....

mi voglio contemplare DUE facce della stessa merdaglia

le facce di due fessi che hanno studiato la legge in modo che potrebbero spazzare via tutti i delinquenti e i ciarlatani

uno, dice, fa l'avvocato al bebbo...eccomunque mi disse che contro il bebbo non si sarebbe messo mai...A PRECISA RICHIESTA...
l'altro è un appassionato della bebbagione silurante
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Re: cappottino di legno

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 giu 2017, 7:08

manca di descrivere, anche ernesto scarseggia e latita, coloro che lasciavano il cellophan sui sedili dell'autovettura, per una migliore conservazione

a stento qui si riesce a descrivere quelli che lasciano le CROSTE DI MMERDA a protezione del cervello

neppure un po' di ragnatele spazzano via...

resta la domanda: cosa hanno da proteggere del nulla che hanno?

c'è la risposta ( siamo su POL.it non per nulla e non per caso) : IL DISAGIO del LUTTO
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