Nei MIEI dischi, ovvero quelli targati Velut Luna, la libertà è TOTALE. Nel senso che i miei contratti con i musicisti prevedono CHIARAMENTE che loro non hanno nessuna voce in capitolo sulle scelte sonore. Addirittura, da un po' di tempo a questa parte i musicisti sentono il disco solo una volta stampato.
Ripeto per l'ennesima volta: CHI HA DECISO CHE I PARAMETRI D'ASCOLTO CORRETTI SONO SOLO QUELLI DEGLI AUDIOFILI?
Il suono di un disco è deciso dal suo produttore dopo un lungo confronto a priori con gli artisti.
Per quanto riguarda il talento registrato lontano ed a parte... mi spiace: ma la Musica resta l'obbiettivo principale per gente come me. E se per la migliore soluzione musicale possibile devo un po' abdicare alla qualità del suono, NON HO ALCUN DUBBIO NEL SACRIFICARE QUEST'ULTIMO A FAVORE DELLA MUSICA.
24 microfoni frullano a cazzo in ambienta magazzeno stazzo
624 mila miliardi di miliardi di permutazioni
pesavento francesco, psichiatra e socio dischetto, controlla in doppio cieco e con discrezione
( è ombroso...)
se occorre monitorizza lui stesso nella stanza 3 x 3 x 3