Passate le prime ore, e facendo girare CD ben conosciuti, si palesano le giuste misure, ovvero una estensione ampia e lineare del suono,
senza enfatizzazione ne' in basso, e neppure nel medio alto. Basso solido e articolato,
ma non invadente, in questo lo Shunyata pare scendere di più, in realtà è meno articolato, a sensazione. Il medio si staglia con voci
coerenti e corrette, un pianoforte che
non esaspera i suoni, molto naturale, per me misura importante nel valutare
la naturalezza di emissione, e qui con lo Shunyata siamo molto affiancati. Ma è nelle alte frequenze che questo cavo e' interessante, perché propone un suono
vivido e stagliato, ma non aggressivo o lacerante, ed io ascolto solo con un lettore CD e SACD.
Il palcoscenico sonoro guadagna qualcosa in altezza, di poco ma udibile, e appena appena in ampiezza. Direi paragonabile al risultato dell' Orion.
La timbrica e' corretta , linearissima,
mai prevaricata una frequenza rispetto ad altre, ma ciò che colpisce è
l' amalgama dei suoni, la pasta musicale che emerge
è di un dettaglio importante, come qualità, ma anche di una grande presenza in termini di quantità. Cosa intendo dire, che già a volume 3 del pre, di sera, si ascolta molto di quanto c' è nel disco, il mio pre all' accensione fa riscaldamento a volume 6 di 99 . . . .!!!
E veniamo al punto cruciale,
il coinvolgimento nei suoni e nel programma musicale, qui lo Star sfodera un risultato importante, che a mio avviso, per quanto mai ascoltato nel mio sistema, lo fa apprezzare su qualsiasi genere musicale e per ogni suono riprodotto.
Veridicità superiore, fuoco millimetrico di voci, effetti, piccoli rumori e dettagli, che stagliano in modo preciso e scolpito. Tutti gli strumenti hanno
il giusto spazio e peso, si riescono a seguire contemporaneamente le linee musicali con grande articolazione e il tutto, realmente, con un effetto di pienezza e naturalezza
difficili da descrivere. Ho potuto rilevare, in dischi molto ascoltati e noti, piccoli dettagli in un sottofondo talmente minimo, difficili da percepire con discernimento, come pure alcune inflessioni della voce che fanno pensare al movimento della testa della cantante rispetto al microfono, o ancora la sensazione di poter percepire
la leggera ambienza del luogo in cui viene rilevato il suono attraverso il microfono.
Solo sensazioni ? Non so, mi riservo di approfondire riconfrontando lo Shunyata, potrei anche aver dedicato maggior attenzione agli ascolti con lo Star, ma i particolari che emergono sono troppo ben definiti per non averli mai percepiti prima
così a fuoco. http://forum.videohifi.com/discussion/c ... nt_5835488ce n'è di che mettere sotto cura questo dario fornasieri...cioè...
FORASTIERI....