Fabrizio Calabrese May 2009
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quote:...penso che solo un folle sprovveduto realizzerebbe un diffusore utilizzando esclusivamente le simulazioni e le misurazioni...
Anch'io... e lo sottolineo, a scanso di equivoci...
La gradita presenza di Bebo mi invoglia a "dire la verità" su un aspetto che avrei potuto e voluto sottintendere ancora per un bel pò.
Ebbene, partiamo da una semplice constatazione: i diffusori sono fatti di altoparlanti, talvolta uno (i monovia), talvolta più di uno (quasi tutti).
Nessun altoparlante ha lo stesso "suono" se lo si monta su casse o pannelli diversi: anche un bordo arrotondato o meno può modificarne "il suono", come sanno bene coloro che hanno esperienza di sistemi monovia.
Uno stesso woofer, caricato a sospensione, reflex, bandpass o a tromba, può avere "suoni" diversissimi tra loro, addirittura può essere impossibile riconoscerlo...Uno-due-tre altoparlanti, montati su uno stesso diffusore, possono "suonare" in modo selvaggiamente differente, a seconda del filtro di crossover, delle attenuazioni relative, ma anche dello stesso posizionamento del diffusore...Ma allora chi progetta diffusori cosa fa... gioca alla lotteria...???
Per qualche verso sì: egli proverà ad indovinare la "stanza tipica" e ad inserire il suo diffusore nella collocazione "più probabile"... Poi misurerà qualcosa(*) e progetterà un primo filtro di crossover.
Seguirà una prima prova d'ascolto... che non sarà mai quella buona...!!!
Allora si modificherà il crossover e si riascolterà, e così via...Già... Ma perché... se esistono le misure ???
Ecco: qui Dueeffe ha ragione...
L'orecchio umano pondera le riflessioni in funzione del loro tempo di arrivo.
Quelle che arrivano prima di 3-5 millisecondi vengono sommate perfettamente, come pure quelle che pervengono con ritardi superiori a 30-40 millisecondi... Il microfono di misura, in questi casi, è affidabile.
Ma tutte le riflessioni che arrivano con ritardi intermedi, cioè la maggioranza, nei normali ambienti... vengono attenuate di una decina di deciBel, per via dell'effetto Haas.
E questo non lo fa alcuno strumento di misura...!!!
Perlomeno se impiegato bovinamente, come è la regola.
L'orecchio del progettista e le sue capacità logiche (nella scelta del posizionamento, p.es.) determineranno un risultato finale che sarà ripetibile soltanto in un ambiente di proporzioni ed assorbimento simili, e soltanto se i diffusori verranno posizionati nello stesso modo.
Alcuni progettisti particolarmente geniali, come Klipsch ed Allison, hanno progettato diffusori adatti ad una precisa collocazione. Altri, come i progettisti dei sistemi a dipolo isodinamici o elettrostatici, ma anche dei minidiffusori, hanno potuto contare sul fatto che forma ed ingombro dei loro diffusori ne facilitano il posizionamento in "un certo modo".Il resto è una colossale lotteria... credetemi !!!
Per gli ampli il discorso sarebbe ancor più intrigante.Per ora cordialissimi saluti
Fabrizio Calabrese: Ci sono coloro che si dispensano persino da queste misure...
http://forum.videohifi.com/discussion/c ... nt_2224275
ragionava?
macchè...è una delle diversificazioni nel manifestarsi del disagio!