http://forum.videohifi.com/discussion/4 ... arteum-/p1
namsarta e onmitiresiomale....e ghe gasso fuoi connemdare?
guelli zomo biù realizdi tel re...eggo gone zuoma guell'imbimado...ge lo tige il zuo omprado...
tran quoc ha scritto:http://forum.videohifi.com/discussion/413738/un-ascolto-da-mozarteum-/p1
namsarta e onmitiresiomale....e ghe gasso fuoi connemdare?
guelli zomo biù realizdi tel re...eggo gone zuoma guell'imbimado...ge lo tige il zuo omprado...
Ora parte la leccata. Si possono spendere caterve di denari, ma se non si sa dove andare non basta nemmeno un full MBL come questo. La differenza la fa la cultura e la sensibilta' del possessore. Non si tratta a mio avviso di una catena "semplice" all' ascolto. Dietro occorre altro, e lo deve avere il possessore. Possessore che ti fa trovare una selezione artistica, non necessariamente meramente tecnica, di valore assoluto. Per la qualita' compositiva, esecutiva, pathos.
Esperienza di ascolto breve ma densamente formativa.
Esempio, il Wagner a me totalmente sconosciuto, ecco, facciamola elegante, mi sono sentito chiaramente immerso in una luce notturna per me inedita.
mozarteum 12:24 (December 5 12:24PM )
Posts: 0Member
Grazie a dufay e giangastone per la visita. Quanto alla poltrona, stiamo parlando di 5-10 cm piu' a dx rispetto al centro virtuale, una cosa minima.
Perché? perché va bene cosi'....'nculo a gefrusti, bon, e a tutte le misure!
mozarteum 08:57 (December 6 08:57AM )
Posts: 45,847Member
In realta' il punto di ascolto e' al vertice di un triangolo di circa 3 metri, 10 cm di scappellamento a dx.
Quindi non e' particolarmente ravvicinato, ma e' il punto individuato dopo tante prove dove il suono e' piu' completo fermo restando che con gli omni si sente bene anche fuori dal triangolo magico.
La cosa difficile da ottenersi in ogni impianto e' la scala corretta dei suoni che a mio parere risulta dalla combinazione della posizione dei diffusori rispetto alla stanza, della posizione del punto d'ascolto. Il tutto in rapporto al volume.
Nelle mostre a mio avviso si sentono suononi a manetta (o sottovoce) con fronti sonori inverosimili per eccesso o per difetto proprio per il non corretto rapporto fra le tre componenti anzidette.
Nella musica acustica e' fondamentale, registrazione permettendo, la scala corretta. Nella ouverture dei Masnadieri c'e' un assolo prolungato di violoncello che nella registrazione decca suona perfettamente localizzato e "relativamente" piccolo rispetto al resto dell' orchestra. L'effetto e' bellissimo perche' dopo il fortissimo dell' introduzione parte questo cantabile che e' emozionante proprio perche' "in scala" (un canto struggente e intimistico).
Un violoncellone jukebox o cinemone rovinerebbe il tutto.
Stesso e' a dirsi per la voce di Wunderlich un diamante di proporzioni giuste in rapporto al pianoforte che lo accompagna.
Chi stabilisce se la scala e' corretta?
Io
cactus_atomo 14:30 (December 6 02:30PM )
Posts: 45,331Moderator, Redazione
Moz scherzando ha detto una grande veirità l'impiantp deve piacere a chi lo ha comprato ed assemblato, è lui che deve trovare in quell'impianto la verisimiglianza con l'evento, le emozioni che l'ascolto da vivo gli procura. Presumo che se qualcuno dovesse dire a Moz che il suo impianto non li piace, Moz non cercherebbe di convincerlo ma si limiterebbe a dire "comprati altro"
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