rivista on line

[baby rattle]

Vorrei dire che la rivista "deve" essere letta offline. La ragione per cui abbiamo scelto zinio.com come nostro partner è proprio perché dà questa possibilità, che altri non offrono. La versione online serve solo per avere una preview della rivista prima di decidere se scaricarla e magari abbonarsi: non costa poi molto: 19.90 euro l'anno più iva. Non abbiamo purtroppo potuto indicare un prezzo iva compresa perché le tasse sono determinate volta per volta a seconda del Paese di chi compra.

Mi rendo conto che all'inizio le procedure di iscrizione sembrano (o forse sono) un po' macchinose. Ma si tratta i fare uno sforzo una volta sola. Una volta abbonati (arridaie) la rivista arriva con un link nella mail. Tenete conto che potete installarle il software di lettura su più di un computer (fino a 5 se non sbaglio) ma vi prego di non scambiarvi sistematicamente la rivista una volta che uscirà il numero uno. The Absolute Audiophile vive dei suoi abbonamenti e di qualche pubblicità. D'altronde ogni abbonato può mandare una copia della rivista ad un suo amico (c'è un bottone sul reader Zinio per questo). Usatelo per farci conoscere.

Bruno ha ragione quando dice che si respira un'aria internazionale. È proprio quello che vorremmo: essere sempre più internazionali. Non perché siamo esterofili, ma perché nel 2010 non si può immaginare di restare chiusi nei recinti angusti delle abitudini e delle nazioni. I mercati nazionali stanno uccidendo le riviste (e non solo quelle italiane) così come stanno morendo soffocate da costi di stampa e distribuzione insostenibili. Non è un caso se il mercato degli e-reader sta nascendo oggi. E poi vorremmo che ai tempi della musica liquida qualcuno dicesse che si può "listen different".

Toni De Marchi


Per ricevere gratuitamente la vostra copia di The Absolute Audiophile (edizione italiana, Febbraio 2010, numero zero) cliccate questo link (o copiatelo nel vostro browser):

http://ita.zinio.com/delivery?of=500183195&bd=1


Per ricevere gratuitamente anche l¹edizione inglese il link è

http://www.zinio.com/delivery?of=500183193&bd=1

In questo numero Zero ci sono alcuni problemi e imperfezioni che cercheremo di correggere con il prossimo fascicolo, numero 1, in vendita il 1° Marzo.
Vi saremo comunque grati di ricevere i vostri commenti e suggerimenti.



Questa la novità del giorno.

A me nota da tempo; non farò commenti di merito in questa sede anche perchè non l' ho letta mentre le considerazioni di carattere generale non sono compatibili con lo stile ed i modi che qui ci siamo dati; ciò non toglie che l'iniziativa merita diffusione e discussione.

C'è da spingere, a mio modo di vedere, affinchè altri, che ritengo validi, prendano iniziative per mettere parzialmente in rete la rivista cartacea e soprattutto i contenuti di un passato a cui fare riferimento per un superamento critico delle posizioni di scienza e tecnica.

[audiomagika]

Mah... ho scaricato il numero zero della rivista... al di la che c'è sempre da considerare un aggiustamento di tiro in corso d'opera, se dovessi dire qualcosa adesso direi che non ci siamo!
Nei due editoriali si parla di "universalità".... che dal mio punto di vista si esplica attraverso i contenuti. Qui hanno chiamato a scrivere qualche personaggio estero che dai primi interventi non hanno detto granchè se non le solite cose banali e conosciute argomentazioni (per volergli bene).
La grafica è semplice e adeguata alla lettura web, forse però, anche da questo versante mi sarei aspettato un po' di più... gli inserzionisti ci sono e questo fa vedere una pianificazione che non deve essere stata breve.
Insomma sono arrivato in fondo alla rivista e mi sono detto... "E che hanno fatto????"
Anche questa operazione, almeno per il momento, mi sembra un'occasione mancata... e pensare che a uno dei due direttori i contenuti "veri" gli sono stati raccontati...

ale (con tristezza)

[misureaudio]

Sono regolarmente abbonato a Stereophile, che ricevo proprio con la distribuzione Zinio. La grafica di "The Absolute Audiophile" è vicina a quella di Stereophile, il nome, invece, sembra miscelare, con sapiente pre e post-echo, "The Absolute Sound", "Stereophile" e "Audiophile Sound". Nel proporre correlazioni tra misure e ascolto, pur apprezzando la circostanza che abbiano voluto sbilanciarsi per ora solo sul "grosso", costituito dalle casse, temo occorra qualche parsec in più di pensiero rispetto all'applicazione, (che nuova può apparire solo e giusto nel desolante contesto dell'audiofilìa nostrana), di uno scalogramma di Morlet come sostituto del MLSSA... Sono altresì curioso di capire in che consista la prova di intermodulazione multitono applicata alle casse. Vorrebbero dire che sia, come misura fisica, più rivelatrice di quanto faccia la TND, ben nota e già definita da Audio Review? Maaa... le combinazioni di molte sinusoidi in che cosa somiglierebbero a un pizzicato di violino o contrabbasso?

[ciofne]

Se prima non si separano gli interessi, non ne verrà mai qualcosa di utile, a patto poi che la rivista tecnica sia redatta da chi ci capisce qualche cosa e non dai soliti dopolavoristi, e di quelli che proponevano il deep stereo, tanto per capirsi..
Per chi come noi ha capito il conflitto di interessi che ha rovinato il settore, e ha fabbricato una schiera di guru e praticanti dell'occulto.
La rivista può realizzarsi solo se si scindono interessi commerciali e ragioni tecniche..
Io non vedo l'utilità di una rivista fatta con il solito minestrone.
Preferisco comprarmi un semplice annuario.

Valter

[baby rattle]

Sono regolarmente abbonato a Stereophile, che ricevo proprio con la distribuzione Zinio. La grafica di "The Absolute Audiophile" è vicina a quella di Stereophile, il nome, invece, sembra miscelare, con sapiente pre e post-echo, "The Absolute Sound", "Stereophile" e "Audiophile Sound". Nel proporre correlazioni tra misure e ascolto, pur apprezzando la circostanza che abbiano voluto sbilanciarsi per ora solo sul "grosso", costituito dalle casse, temo occorra qualche parsec in più di pensiero rispetto all'applicazione, (che nuova può apparire solo e giusto nel desolante contesto dell'audiofilìa nostrana), di uno scalogramma di Morlet come sostituto del MLSSA... Sono altresì curioso di capire in che consista la prova di intermodulazione multitono applicata alle casse. Vorrebbero dire che sia, come misura fisica, più rivelatrice di quanto faccia la TND, ben nota e già definita da Audio Review? Maaa... le combinazioni di molte sinusoidi in che cosa somiglierebbero a un pizzicato di violino o contrabbasso?

Se propongono la correlazione tra misure ed ascolto non potevano partire peggio.

Finora di fatto nessuno ha tentato questa strada, c'è stato un qualche pudore che ora evidentemente hanno necessità di abbattere presentando alcunchè di nuovo.

Io non ho letto nulla, altre considerazioni sarebbero fuori luogo.

[drpaolo]

Una bella occasione sprecata!

Rivista eccessivamente italocentrica (anzi, romanocentrica) secondo me, per poter dire qualcosa nel panorama internazionale.

Questo non per la presenza soverchiante di italiani in redazione (ne parlavamo ieri con Lorenzo), ma per la mentalità "Audioreview vecchio stile moroniano" che ne pervade i contenuti .

Perbacco, anche il cosiddetto "angolo delle misure" sembra gestito da qualcuno che ha appena preso in leasing l'analizzatore Klippel e lo deve far lavorare !

Pur nella vacuità totale che la caratterizza, TNT-Audio ha meglio compreso cosa voglia dire fare una rivista internazionale (stavo per dire nel bene e nel male, ma direi solo nel male, per impallinati not italian speaking ).

Eppure, e noi lo sappiamo bene, si potrebbe dire qualcosa di completamente diverso, anche sul piano tecnico: a questo punto -se non si sa o non si vuole fare altro- sarebbe meglio veramente tornare ai test Norme DIN (o Norme EN), che almeno potrebbero dire qualcosa di specifico e peculiare sull'apparecchio sotto misura.

Paolo

[misureaudio]

(Quasi quasi indirei una giornata di festa nazionale con ritorno per acclamazione di Marino Mariani.)
(Come ha riconosciuto anche Lorenzo, almeno una cosa buona Mariani l'ha fatta, osservando il comportamento degli amplificatori con i piccoli segnali.)
(E, su Audiovisione, c'erano pure i test di intermodulazione a due toni sulle casse, adattati caso per caso alla struttura della cassa.)
(Chissà con otto... Ci analizzi un botto...)
(Buona l'interferometria per i modi di breakup dei coni... Anche lì, aspettiamo di vedere come correla...)
(Vedremo se proveranno le Zu Essence, mettendo d'accordo misure e giudizi di ascolto...)
(Oltre che ricordarci tutti di KEF, trent'anni fa...)
(Dato l'incipit sulle casse, attendo con ansia le misure sugli amplificatori...)
(La correlazione... La Rivoluzione...)

[misureaudio]

Peraltro, tratto dai giudizi d'ascolto formulati sul finale Audiogram, qualcuno riesce a spiegarmi cosa significhi "Suono imperioso", tenendo in conto la forma repubblicana adottata in passato e tuttora non ripudiata?

Si testa l'ampli davanti al Panthèon?

[baby rattle]

Una bella occasione sprecata!

Rivista eccessivamente italocentrica (anzi, romanocentrica) secondo me, per poter dire qualcosa nel panorama internazionale.

Questo non per la presenza soverchiante di italiani in redazione (ne parlavamo ieri con Lorenzo), ma per la mentalità "Audioreview vecchio stile moroniano" che ne pervade i contenuti .

Perbacco, anche il cosiddetto "angolo delle misure" sembra gestito da qualcuno che ha appena preso in leasing l'analizzatore Klippel e lo deve far lavorare !

Pur nella vacuità totale che la caratterizza, TNT-Audio ha meglio compreso cosa voglia dire fare una rivista internazionale (stavo per dire nel bene e nel male, ma direi solo nel male, per impallinati not italian speaking ).

Eppure, e noi lo sappiamo bene, si potrebbe dire qualcosa di completamente diverso, anche sul piano tecnico: a questo punto -se non si sa o non si vuole fare altro- sarebbe meglio veramente tornare ai test Norme DIN (o Norme EN), che almeno potrebbero dire qualcosa di specifico e peculiare sull'apparecchio sotto misura.

Paolo

Il giudizio di Paolo è davvero omnicomprensivo, una occasione perduta.

Entrando un poco in questioni particolari, i break-up delle membrane sono cosa del tutto nota; novità eclatante sarebbe pubblicare il modello elastico equivalente unidirezionale a parametri concentrati dell'altoparlante, compreso diffusore, e i suoi rapporti col mondo esterno in termini meccanico-termici; divertente sarebbe pubblicare il modello elastico completo a parametri distribuiti in sistema non invariante poichè se non metti in conto cosa ci fai con il prodotto dell'altoparlante non puoi valutare cosa e come farglielo fare.
Modellizzare quello che accade tra suono emesso e suono ricevuto sarebbe uno spasso ed uno sconquasso e se infine si andasse a raccontare cosa ne fa l'individuo del suono ricevuto si potrebbe ANCHE dire che la scienza della riproduzione dei suoni musicali ha trovato il suo inizio nelle pubblicazioni di settore.

[baby rattle]

(Quasi quasi indirei una giornata di festa nazionale con ritorno per acclamazione di Marino Mariani.)
(Come ha riconosciuto anche Lorenzo, almeno una cosa buona Mariani l'ha fatta, osservando il comportamento degli amplificatori con i piccoli segnali.)
(E, su Audiovisione, c'erano pure i test di intermodulazione a due toni sulle casse, adattati caso per caso alla struttura della cassa.)
(Chissà con otto... Ci analizzi un botto...)
(Buona l'interferometria per i modi di breakup dei coni... Anche lì, aspettiamo di vedere come correla...)
(Vedremo se proveranno le Zu Essence, mettendo d'accordo misure e giudizi di ascolto...)
(Oltre che ricordarci tutti di KEF, trent'anni fa...)
(Dato l'incipit sulle casse, attendo con ansia le misure sugli amplificatori...)
(La correlazione... La Rivoluzione...)

Guardate questa storia della correlazione tra misura e sensazione è una cosa seria, è il confine tra arbitrio/follia e la scienza, un confine molto netto e facile da tracciare ma che nel mondo dell'aifai non riesce a trovare foglio di carta o foglio elettronico su cui tracciarlo, al di fuori del nostro forum.