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Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 29 gen 2009, 11:13
da Luc1gnol0
ciofne ha scritto:Una volta capito tutte queste sostanziali differenze è chiaro che In riproduzione io devo sentire qualcosa di differente?

Stamattina la cosa mi è maggiormente chiara: un sintetizzatore verrà emesso da un altoparlante, e non da una struttura analoga a quella di un clavicembalo, e "dovrei" sentire delle differenze, pur se il "timbro" (termine forse non proprio) dell'uno imita l'altro.

Una domanda, Valter.

C'è differenza di "diritto di cittadinanza" nel mondo dei suoni musicali tra musica cd. "colta" e musica "leggera", tra musica amplificata e non? Quegli "orfani" portano una sorta di "stella di david" (per restare alle commemorazioni di questi giorni)?

Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 29 gen 2009, 13:15
da ciofne
Luc1gnol0 ha scritto:
ciofne ha scritto:Una volta capito tutte queste sostanziali differenze è chiaro che In riproduzione io devo sentire qualcosa di differente?

Stamattina la cosa mi è maggiormente chiara: un sintetizzatore verrà emesso da un altoparlante, e non da una struttura analoga a quella di un clavicembalo, e "dovrei" sentire delle differenze, pur se il "timbro" (termine forse non proprio) dell'uno imita l'altro.


Certo, appare chiaro che un sistema attivo emette tramite un diffusore amplificato,
un diffusore tradizionale è ben lontano dal comportarsi come uno strumento vero.

Inoltre se non sbaglio, certa musica generata elettronicamente viene registrata direttamente dal segnale elettrico, tramite line-out, quindi viene a mancare il "percosrso" di spostamento, parlando terra terra, che il suono dovrebbe compiere dallo strumento e propagarsi nell'ambiente dove potrà essere ascoltato, registrato, ecc ecc.


Luc1gnol0 ha scritto:Una domanda, Valter.

C'è differenza di "diritto di cittadinanza" nel mondo dei suoni musicali tra musica cd. "colta" e musica "leggera", tra musica amplificata e non? Quegli "orfani" portano una sorta di "stella di david" (per restare alle commemorazioni di questi giorni)?


La differenza è sostanziale da un punto di vista di come il suono viene generato se artificialmente o da strumento vero,
poi il tipo di musica che ti piace ascoltare sono preferenze tue.
Io ascolto musica che mi trasmette emozione, altrimenti stacco...

Valter

Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 29 gen 2009, 14:04
da Luc1gnol0
ciofne ha scritto:Io ascolto musica che mi trasmette emozione

Mi sono espresso male, riformulo: il mio dubbio è relativo al se le elaborazioni teoriche ed i risultati sperimentali della scienza dei suoni musicali trovino dei limiti o delle differenziazioni in relazione alla musica elettronica e/o preventivamente amplificata (un suono "orfano" può essere analizzato, trattato, in maniera analoga e completa, pur "mancando" di una serie di "informazioni"?).

Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 29 gen 2009, 14:54
da ciofne
Luc1gnol0 ha scritto:
ciofne ha scritto:Io ascolto musica che mi trasmette emozione

Mi sono espresso male, riformulo: il mio dubbio è relativo al se le elaborazioni teoriche ed i risultati sperimentali della scienza dei suoni musicali trovino dei limiti o delle differenziazioni in relazione alla musica elettronica e/o preventivamente amplificata (un suono "orfano" può essere analizzato, trattato, in maniera analoga e completa, pur "mancando" di una serie di "informazioni"?).


Quello che attiene alla emissione dei suoni non è una teoria ma un fatto assodato,
il sistema Moss ha messo in pratica e ci permette di sentire e distinguere il contenuto/messaggio musicale.
Man mano che il tuo sistema smaschera il suono anche tu sentirai che le informazioni riprodotte costituiscono una rappresentazione molto differente.
Ciò che nasce "orfano" ovvero che ha perso dati/informazioni in partenza, non può essere recuperato.
Questo vale per tutto, anche per la catena di riproduzione.
Se in riproduzione la tua sorgente non è capace di estrarre tutte le informazioni o anche se queste informazioni non sono presenti sul supporto,
tu le hai perse, niente può ricreare quello che il sistema non conosce.

Valter

Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 30 gen 2009, 15:19
da baby rattle
Luc1gnol0 ha scritto:
ciofne ha scritto:Io ascolto musica che mi trasmette emozione

Mi sono espresso male, riformulo: il mio dubbio è relativo al se le elaborazioni teoriche ed i risultati sperimentali della scienza dei suoni musicali trovino dei limiti o delle differenziazioni in relazione alla musica elettronica e/o preventivamente amplificata (un suono "orfano" può essere analizzato, trattato, in maniera analoga e completa, pur "mancando" di una serie di "informazioni"?).




La risposta è si può essere analizzato, trattato etc. perchè non bisogna dimenticare che il sistema è composto di due parti: invariante fino a che il suono non lascia i diffusori, non invariante da li in poi.

Se il suono non ha prodotto una originaria storia spazio temporale deve comunque rispettare la scienza fisica relativamente alla risposta in frequenza ed anzi la scienza moss comincia SOLO DOPO aver osservato e soddisfatto tutti i dettami della scienza fisica: rigidezza dinamica, reazione d'inerzia, modellizzazione dei componenti etc.

Non vorrei che si pensasse, ma non saprei da dove si possa prendere appiglio, che uno salti a piè pari la fisica per dire non c'entra ed agiamo come ci pare!

La scienza fisica è completamente denegata proprio dall'universo mondo di coloro che dicono di conoscerla ed applicarla e se della non conoscenza della scienza moss gliene si può fare addebito da dopo la pubblicazione dell'articolo su fedeltà del suono n. 86, della non conoscenza della scienza fisica gliene si può fare addebito in qualunque istante; denegata fin nel profondo, fin dalle radici, fin negli assioni, dall'universo mondo....con ampia facoltà di prova!

Basta considerare la totale ignoranza sull'ambiente di ascolto ed i relativi stupri con il DRC.

Re: sine qua non

Messaggio da leggereInviato: 30 gen 2009, 15:28
da baby rattle
Luc1gnol0 ha scritto:
ciofne ha scritto:Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.

Io non ho personalmente esperienza diretta del clavicembalo.
Come posso distinguerlo da un suono di sintesi, basandomi per es. solo sulle registrazioni commerciali disponibili?
Non so che cosa "osservare" (per quanto, sapendolo, forse inficierei almeno in parte l'osservazione).

Oppure non ho capito che cosa si intenda per "nascere orfano" o "suono non musicale"?




Se ti "zavorri" artificialmente per produrre dialettica sei accettabile, se sei zavorrato naturalmente devi scendere un poco col livello delle domande.

Senza polemica, davvero.

Quanto al merito uno strumento naturale esiste nello spazio, descrive lo spazio in cui ha suonato, uno strumento artificiale non lo individui, neppure dal vivo, come alcunchè che occupa uno spazio , che ha un volume immerso nello spazio, che ha una tridimensionalità.

E questo anche se non lo hai mai sentito prima.

Questa categoria di osservazione devi, come è evidente, conoscerla e verificarla, se non ti poni il problema ascolti solo il suono dello strumento e non lo strumento che suona, anche dal vivo.