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Messaggio da leggereda ciofne » 27 gen 2009, 13:12

Moss fa sempre riferimento alla riproduzione del “suono musicale degli strumenti”
Ma siamo sicuri di avere chiaro il concetto?

Forse, definire cosa “non è” suono musicale degli strumenti, può aiutare a capire il significato e le differenze di struttura che distingue il suono musicale da un semplice nota musicale emessa da?

Un qualsiasi strumento che suona attraverso un diffusore attivo, rientra in questa categoria?
Tutti quei suoni elettronici, generati artificialmente, che “vorrebbero” riprodurre il suono di strumenti veri, oltre che incompleti sono anche “orfani” di informazioni spazio temporali,
e dunque non rientrano anch’essi nei suoni non musicali?
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda baby rattle » 27 gen 2009, 16:12

Re: sine qua non
di baby rattle

la questione del suono musicale si pone anche nei confronti della realtà di prima generazione, dal vivo.

Una domanda la pongo io, come distinguiamo la qualità di uno strumento musicale?

perchè uno ci piace più di un altro, dello stesso tipo ed anche tra tipi diversi, come lo sceglie il musicista?

solo l'osservazione e la elaborazione comparata tra riproduzione e suono dal vivo consente di definire le categorie di osservazione ed emettere i giudizi di valore che come tali sono elaborazioni intellettivo-emozionali derivanti da materia grezza in dote a ciauscuno, cultura ed esperienza.

Una, assoluta (per chi non si spaventa delle parole e dei concetti) l'abbiamo già stabilità: dal vivo NATURALE ci sono strumenti che suonano, dal vivo artificiale c'è il suono degli strumenti.

quanti fraintendimenti possibili!

Non sempre dal vivo osserviamo questo "accidente" del suono musicale, ecco forse uno dei motivi per cui molti che vanno ai concerti continuano a non sapere di cosa si parla.



io suono come tu mi vuoi
.

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vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda baby rattle » 27 gen 2009, 16:13

Re: sine qua non
di baby rattle

Quanto questione scritto mi ha fatto ricordare la questione dell'anecoico naturale e dell'anecoico artificiale, nel primo massima congruenza, nel secondo massima incongruenza.

Ricordiamoci, dovremo ritornarci sopra.



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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda ciofne » 27 gen 2009, 16:23

Forse non ho espresso compiutamente il concetto di che cosa e perchè non è suono musicale degli strumenti.
Se io ascolto la riproduzione di un suono "non musicale" ovvero un suono generato articialmente,
è chiaro che all'ascolto,
anche se riprodotto da un sistema privo di errori,
io che cosa dovrò aspettarmi?
e perchè? appunto, e ritorno alla domanda/al capo del discorso...

Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda baby rattle » 28 gen 2009, 8:51

ciofne ha scritto:Forse non ho espresso compiutamente il concetto di che cosa e perchè non è suono musicale degli strumenti.
Se io ascolto la riproduzione di un suono "non musicale" ovvero un suono generato articialmente,
è chiaro che all'ascolto,
anche se riprodotto da un sistema privo di errori,
io che cosa dovrò aspettarmi?
e perchè? appunto, e ritorno alla domanda/al capo del discorso...

Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.




Il suono emesso da uno strumento "naturale" equivale ad un filmato che mostra lo strumento nella sua tridimensionalità e nella sua appartenenza allo spazio in quella data posizione, il suono artificiale emesso da altoparlanti equivale ad una fotografia, lo strumento può stare da una parte, anche fuori dell'ambiete ed il suo suono all'interno.

Quella del filmato sarà poi l'elemento costitutivo ed imprescindibile per la ripresa dei suoni musicali.

Cosa fa un microfono davanti ad uno strumento che suona?

Riprende un filmato!

E come lo riprende?

Con una incredibile aberrazione in frequenza e con modalità straordinariamente arbitrarie rispetto all'orecchio.
.

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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda drpaolo » 28 gen 2009, 10:55

L'"aberrazione in frequenza" è relativa alla percezione del suono da parte del microfono rispetto all'orecchio, vero ?!

Paolo
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda baby rattle » 28 gen 2009, 11:46

drpaolo ha scritto:L'"aberrazione in frequenza" è relativa alla percezione del suono da parte del microfono rispetto all'orecchio, vero ?!

Paolo



Il microfono riceve in linea retta le frequenze più direttive in maggior percentuale relativa rispetto alle basse, poi continua il filmato e riceve tutto ma non può fare l'integrazione che fa l'orecchio-cervello il quale dal vivo è soggetto anche al mascheramento propriamente detto, pertanto la sequenza che entra nel microfono e quello che accade nel sistema ascoltatore non hanno nulla a che vedere.

Da cui detto scientificamente e non per polemica, chi afferma che era presente alla esecuzione è un cialtrone che non sa di cosa parla.

Idem per chi vuole riprodurre i suoni nello stesso ambiente dove sono stati prodotti.

Quello della corrispondenza tra microfono e orecchio sarà un grande problema teorico e sperimentale che si affronterà se si darà corso alla ripresa dei suoni secondo moss.

Ci sono già tante eleborazioni teoriche ma nulla si potrà dire senza sperimentazione che sfortunatamente richiede:

Un apposito locale
trattamento acustico
microfono conformato a ricevere secondo certe ipotesi
strumenti disposti non come per il concerto e con emissione controllata mediante trattamento acustico e filtraggio naturale-meccanico

E' un mondo da costruire, un milioncino e si parte!

Ma deve farlo un pinco pallo solitario che in caso di riuscita si prende un po' di calcioni?
.

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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda Luc1gnol0 » 28 gen 2009, 14:28

ciofne ha scritto:Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.

Io non ho personalmente esperienza diretta del clavicembalo.
Come posso distinguerlo da un suono di sintesi, basandomi per es. solo sulle registrazioni commerciali disponibili?
Non so che cosa "osservare" (per quanto, sapendolo, forse inficierei almeno in parte l'osservazione).

Oppure non ho capito che cosa si intenda per "nascere orfano" o "suono non musicale"?
--- --- ---
Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda Aigor » 28 gen 2009, 21:47

Luc1gnol0 ha scritto:
Lorenzo Russo ha scritto:Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.

Io non ho personalmente esperienza diretta del clavicembalo.
Come posso distinguerlo da un suono di sintesi, basandomi per es. solo sulle registrazioni commerciali disponibili?
Non so che cosa "osservare" (per quanto, sapendolo, forse inficierei almeno in parte l'osservazione).

Oppure non ho capito che cosa si intenda per "nascere orfano" o "suono non musicale"?

Provo a dire la mia:
Quando ascolto il suono musicale del clavicembalo ne sento il "corpo", il corpo dello strumento, ho la percezione della fisicità dello strumento, quando sento un suono mal riprodotto di clavicembale il mio cervello compie uno sforzo per convincersi che si tratta di un clavicembalo, quando sento un suono sintetizzato di clavicembalo il mio cervello compie un doppio sforzo per convincersi che quel suono proveniente da uno strumento elettronico è la simulazione di un suono di clavicembalo :? .
where wolves?
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Re: sine qua non

Messaggio da leggereda ciofne » 29 gen 2009, 10:57

Luc1gnol0 ha scritto:
Lorenzo Russo ha scritto:Se un suono nasce "orfano", è creato artificialmente,
all'ascolto di detto suono io avrò la mancanza di tutte quelle iformazioni presenti in un "suono vero" generato da uno strumento musicale.
E allora ecco che assume fondamentale importanza lo specificare che solo la riproduzione del suono musicale degli strumenti è capace di ricreare informazioni determinanti in sede di ascolto.

Io non ho personalmente esperienza diretta del clavicembalo.
Come posso distinguerlo da un suono di sintesi, basandomi per es. solo sulle registrazioni commerciali disponibili?
Non so che cosa "osservare" (per quanto, sapendolo, forse inficierei almeno in parte l'osservazione).

Oppure non ho capito che cosa si intenda per "nascere orfano" o "suono non musicale"?


Mi accorgo ora che la quotatura di Luc1gnol0 è sbagliata,
Sono io l'autore del post.

"Nascere orfano" è un suono che non ha informazioni spazio tempo e informazioni di voce unica.
Uno strumento musicale "vero" emette informazioni con "voce unica" e informazioni spazio/tempo precise.
Un suono generato da sintetizzatore elettronico, dov'è?
da dove nasce?
che percorso compie per arrivare al microfono?

Una volta capito tutte queste sostanziali differenze è chiaro che In riproduzione io devo sentire qualcosa di differente?

Però io avevo aperto questo thread per ragionarci a livello di principio,
per capire che cosa è un suono vero rispetto ad un suono artificiale.
Saltare alle conclusioni, di come faccio a sentirlo è un discorso molto + vasto e si entra, come dice giustamente Moss, in un percorso fatto di "scatole cinesi".
Naturalmente ne riparliamo, ma per una trattazione adeguata è necessario scindere i temi.


Valter
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