La mistificazione del significato e dei valori

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La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda ciofne » 6 mar 2010, 14:47

Io sono convinto che non si è capito il problema della recensione,
il perchè della sua inutilità,
e del ruolo che invece assume nel depistare il significato dei valori.
Ne vogliamo parlare?

Faccio io la prima domanda.
Ma che cosa credete di ricavare, di utile, da una recensione?

Valter
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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda baby rattle » 6 mar 2010, 20:54

ciofne ha scritto:Io sono convinto che non si è capito il problema della recensione,
il perchè della sua inutilità,
e del ruolo che invece assume nel depistare il significato dei valori.
Ne vogliamo parlare?

Faccio io la prima domanda.
Ma che cosa credete di ricavare, di utile, da una recensione?

Valter







Si racconta di una partita a poker di re farouk....il rivale mise sul tavolo un grosso poker.....

farouk dichiarò: scala reale e prese il piatto.

Alla richiesta del tale di fargli vedere il punto farouk rispose: parola di re!

Ora questa storia veniva raccontata non per suscitare indignazione ma per mostrare che :

-se si è un re non c'è necessità di far seguire le prove a quanto di dichiara, anzi è offensivo il solo chiedere la prova
-un re non ha bisogno della vincita al poker, il re perlopiù distribuisce soldi a palate giocando al poker
- il re, che è il re, può risolvere la cosa con la sua parola una volta sola
Nella nostra martoriata passione e storia noi siamo di fronte a decine e centinaia di re dello stesso regno;
questi re hanno vinto la battaglia della fama e della fame dichiarando migliaia di scala reale
senza mai mostrarne una;
nessuno ha mai chiesto di fargli vedere il punto a questi che non sono neppure dei re
scoperto il bluff continuano a far giocare gli stessi giocatori che barano da trent'anni.
L'anomalia non sta evidentemente nei re ma nei sudditi.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
dormi tranquillo e asciutto, passato quello arriva altro lutto


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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda ciofne » 7 mar 2010, 11:14

baby rattle ha scritto:
ciofne ha scritto:Io sono convinto che non si è capito il problema della recensione,
il perchè della sua inutilità,
e del ruolo che invece assume nel depistare il significato dei valori.
Ne vogliamo parlare?

Faccio io la prima domanda.
Ma che cosa credete di ricavare, di utile, da una recensione?

Valter







Si racconta di una partita a poker di re farouk....il rivale mise sul tavolo un grosso poker.....

farouk dichiarò: scala reale e prese il piatto.

Alla richiesta del tale di fargli vedere il punto farouk rispose: parola di re!

Ora questa storia veniva raccontata non per suscitare indignazione ma per mostrare che :

-se si è un re non c'è necessità di far seguire le prove a quanto di dichiara, anzi è offensivo il solo chiedere la prova
-un re non ha bisogno della vincita al poker, il re perlopiù distribuisce soldi a palate giocando al poker
- il re, che è il re, può risolvere la cosa con la sua parola una volta sola
Nella nostra martoriata passione e storia noi siamo di fronte a decine e centinaia di re dello stesso regno;
questi re hanno vinto la battaglia della fama e della fame dichiarando migliaia di scala reale
senza mai mostrarne una;
nessuno ha mai chiesto di fargli vedere il punto a questi che non sono neppure dei re
scoperto il bluff continuano a far giocare gli stessi giocatori che barano da trent'anni.
L'anomalia non sta evidentemente nei re ma nei sudditi.


:D Molto efficace, come sempre.
Con una semplice risposta hai fatto un strike.
Vediamo ora adesso di rialzare un birillo per volta.

Ascoltare e giudicare.
Siamo coscienti che, 2 persone che ascoltano contemporaneamente lo stesso impianto e la stessa musica
hanno una percezione diversa e di conseguenza elaborano un significato personale?
Lo sappiamo già? si..


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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda misureaudio » 8 mar 2010, 17:47

"L'anomalìa sta nei sudditi".

Esattamente.

Già il pensare che si sappia con chiarezza, o, peggio, che sia patrimonio comune consolidato, quel che si vuole dalla ri-produzione musicale è illusorio, bastano poche repliche in un qualunque thread di un qualunque forum hi-fi per rendersene conto.

LA componente forte, poi, è che i trent'anni di affari dubbi che hanno preceduto dovevano per forza alimentare un concetto inconscio di limite da raggiungere legato alla successione dei "cambi" nell'impianto.

Basta introdurre una successione di punti che finiscono per oscillare in un intorno nemmeno troppo piccolo in ascissa (per la qualità percepita) e viceversa una successione divergente confrontabile con exp(x) in ordinata (per i prezzi) ed ecco definita nel piano la spirale browniana (per come è percepita dall'appassionato), (in realtà full-deterministic, per come la concepiscono gli operatori di settore), della discesa all'Inferno attuale.
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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda baby rattle » 8 mar 2010, 21:18

ciofne ha scritto:
baby rattle ha scritto:
ciofne ha scritto:Io sono convinto che non si è capito il problema della recensione,
il perchè della sua inutilità,
e del ruolo che invece assume nel depistare il significato dei valori.
Ne vogliamo parlare?

Faccio io la prima domanda.
Ma che cosa credete di ricavare, di utile, da una recensione?

Valter







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Ora questa storia veniva raccontata non per suscitare indignazione ma per mostrare che :

-se si è un re non c'è necessità di far seguire le prove a quanto di dichiara, anzi è offensivo il solo chiedere la prova
-un re non ha bisogno della vincita al poker, il re perlopiù distribuisce soldi a palate giocando al poker
- il re, che è il re, può risolvere la cosa con la sua parola una volta sola
Nella nostra martoriata passione e storia noi siamo di fronte a decine e centinaia di re dello stesso regno;
questi re hanno vinto la battaglia della fama e della fame dichiarando migliaia di scala reale
senza mai mostrarne una;
nessuno ha mai chiesto di fargli vedere il punto a questi che non sono neppure dei re
scoperto il bluff continuano a far giocare gli stessi giocatori che barano da trent'anni.
L'anomalia non sta evidentemente nei re ma nei sudditi.


:D Molto efficace, come sempre.
Con una semplice risposta hai fatto un strike.
Vediamo ora adesso di rialzare un birillo per volta.

Ascoltare e giudicare.
Siamo coscienti che, 2 persone che ascoltano contemporaneamente lo stesso impianto e la stessa musica
hanno una percezione diversa e di conseguenza elaborano un significato personale?
Lo sappiamo già? si..


Valter




L'ascolto ed il giudizio di valore, la formazione della realtà procedono come sempre, diversità e contrasti non sono cose nuove ne destano particolari problemi.
Di fronte ad un quadro si può iniziare e finire con un mi piace non mi piace o scriverci un libro di critica d'arte.

Con il suono e la musica è accaduto un incidente di percorso di straordinaria imprevedibile sottovalutata importanza: con l'avvento della registrazione l'evento temporale può accadere una seconda volta.

Per me questo è stato e resta il più grande sconvolgimento nella storia dell'umanità, la contraddizione dello scorrimento unidirezionale del tempo.

Alle problematiche di definire, percepire ed elaborare i significati veicolati dalla musica si aggiunge l'evento sconvolgente di evocare entità del passato non in forma statica e di rappresentazione ma in forma di entità vivente; sembra come se fosse stato acceso un fuoco che sembra sfuggire al controllo dello stregone.

Senza farla troppo lunga c'è il problema tecnico-semantico-filosofico si dare soluzione e senso alla riproduzione dei suoni musicali tenendo presente che il sistema uomo non si accontenta con il suono musicale di nient'altro che della cosa vera; in questa ottica c'è da tirarsi fuori collettivamente da errori inimmaginabili, alcunchè di mastodontico sfuggito all'universo mondo e successivamente costruire una estetica del suono riprodotto autonoma da quella dell'ascolto dal vivo e con essa, se vogliamo, antagonista.
.

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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda ciofne » 10 mar 2010, 14:57

Proseguire il discorso mantenendo ben distinte le varie causali di merito diviene sempre più complicato, appaiono chiari conflitti di interessi/contraddizioni insanabili inconciliabili l’uno con l’altro.

Il conflitto se lo crea il suddito all'orquando pretende una relazione attendibile da cui ricavare un giudizio di valore senza verificare se le condizioni in cui questo giudizio viene formulato hanno un alcunché di fondamento tecnico scientifico necessario affinché una informazione/un dato possa essere interpretato univocamente come richiesto dalle premesse..
Appare evidente che mancando le basi di conoscenza oggettive,
mancando le conoscenze del sistema,
esprimendosi solo sul soggettivo.

Attenzione! non ho detto che noi non dobbiamo formarci un giudizio, dico solo che è inutile la pratica di scambiarsi e pretendere di trarre alcunchè di significato utile se ognuno ha il suo metro di paragone personale.

il giudizio che si elargisce diventa/è solamente autoreferenziale, "perchè te lo dico io", "perchè lo so io"... e via di questo passo.

Se a questi personaggi rivolgete una qualche domanda di significato di funzionamento delle cose, vi saranno date 2~3 tipi di risposta:
1) io ascolto solamente, il tecnico lo fa qualcun altro..
2) non vi risponderanno, considerando la domanda pretestuosa/provocatoria…
3) vi diranno di non prenderla troppo sul serio, tanto è un gioco.
Peccato che il gioco costa dei soldini… e si fanno delle promesse che puntualmente non vengono mantenute, taglio qui il discorso dell’attività commerciale, la riprendiamo al momento giusto.

Comunque, stiamo ancora aspettando la spiegazione, sono almeno 2 anni che lo abbiamo chiesto, del cosa è una semplice punta e del perché si sentono differenze quando essa/e viene inserita come appoggio.
Visto che la gente impazzisce per quello che sente al cambiare del tipo di appoggio sotto apparecchi e diffusori, appare quanto mai attuale e idoneo fornire questa semplice informazione… :D

Tutte le volte nelle recensioni leggiamo, io no! ho smesso da un pezzo :D , di visioni celestiali e viaggi cosmici, apparizioni dell'aldilà e chi più ne ha più ne metta…
E poi.. questione di poco tempo lo stesso REcensore sarà pronto a magnificare un’altra scoperta e magari dalle prestazioni superiori di un oggetto che costa la metà o anche un terzo del riferimento, eppure sono anni che gli apparecchi e accessori continuano ad aumentare di prezzo, mah. :D
Di sciocchezze e di prese per i fondelli ne abbiamo lette tante…
C’era quello bravo che faceva le recensioni sui cavi, tutta roba che costava dei bei soldini… ora questo tizio dice che lui non esprime giudizi sui cavi e che ritiene quasi inutile... mah forse si tratta di un caso di omonimia. :D

In questi anni abbiamo assistito allo svilupparsi ed affinarsi di tecniche narrative sofisticate e assai persuasive ed al contempo scollegate da qualsiasi logica "terrena",
sembra che il "mistico"*** fa più presa della "realtà".

*** la recensione inventata, è inventata giacchè si esprimono giudizi di valore senza sapere di che cosa si parla, quindi anche se il "dilettante allo sbaraglio" assicura la sua buona fede, il risultato non cambia, la sua pratica contribuisce a rinfocolare e rimpinguare questo guazzabuglio di giudizi che non trovano nessuna spiegazione/giustificazione dalle quali trarre alcunché di informazione utile, l’unica cosa che si ottiene è il contribuire ad un caos nel quale non si distingue la “cosa giusta” da quella “inutile”.
Appare evidente che tentare di argomentare ed entrare nello specifico è considerato dai sudditi alla stregua di una qualsiasi opinione espressa nell’inconsapevolezza della conoscenza delle cose.

Alla prova dei fatti, dopo cotanta magnificazione, chissà perchè, l'ascolto è sempre di una desolazione indicibile, tante belle paroline che puff svaniscono nell'aria, se poi cerchi spiegazione del perchè vengono scritte tali cose, scopri che nessuno è daccordo....
Anche questa non l'ho capita, com'è che al momento della verità, i conti non tornano mai... :D

Insomma questa falsa democrazia, nella quale tutti sono autorizzati a giudicare, senza avere la più pallida idea del sistema, si trasforma in realtà in una trappola efficacissima in cui l’inconsapevole casca e vi resterà intrappolato…

Chiarito che non è possibile scambiarsi giudizio di merito senza risolvere tutte le contraddizioni insite nel sistema REcensione.

Birillo n.2.
Recensioni.
Qualcuno mi deve spiegare, come è possibile dare un giudizio di valore che abbia un significato pertinente, senza avere la più pallida idea di che cosa è registrato sul supporto. :D

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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda baby rattle » 10 mar 2010, 16:42

ciofne ha scritto:Proseguire il discorso mantenendo ben distinte le varie causali di merito diviene sempre più complicato, appaiono chiari conflitti di interessi/contraddizioni insanabili inconciliabili l’uno con l’altro.

Il conflitto se lo crea il suddito all'orquando pretende una relazione attendibile da cui ricavare un giudizio di valore senza verificare se le condizioni in cui questo giudizio viene formulato hanno un alcunché di fondamento tecnico scientifico necessario affinché una informazione/un dato possa essere interpretato univocamente come richiesto dalle premesse..
Appare evidente che mancando le basi di conoscenza oggettive,
mancando le conoscenze del sistema,
esprimendosi solo sul soggettivo.

Attenzione! non ho detto che noi non dobbiamo formarci un giudizio, dico solo che è inutile la pratica di scambiarsi e pretendere di trarre alcunchè di significato utile se ognuno ha il suo metro di paragone personale.

il giudizio che si elargisce diventa/è solamente autoreferenziale, "perchè te lo dico io", "perchè lo so io"... e via di questo passo.

Se a questi personaggi rivolgete una qualche domanda di significato di funzionamento delle cose, vi saranno date 2~3 tipi di risposta:
1) io ascolto solamente, il tecnico lo fa qualcun altro..
2) non vi risponderanno, considerando la domanda pretestuosa/provocatoria…
3) vi diranno di non prenderla troppo sul serio, tanto è un gioco.
Peccato che il gioco costa dei soldini… e si fanno delle promesse che puntualmente non vengono mantenute, taglio qui il discorso dell’attività commerciale, la riprendiamo al momento giusto.

Comunque, stiamo ancora aspettando la spiegazione, sono almeno 2 anni che lo abbiamo chiesto, del cosa è una semplice punta e del perché si sentono differenze quando essa/e viene inserita come appoggio.
Visto che la gente impazzisce per quello che sente al cambiare del tipo di appoggio sotto apparecchi e diffusori, appare quanto mai attuale e idoneo fornire questa semplice informazione… :D

Tutte le volte nelle recensioni leggiamo, io no! ho smesso da un pezzo :D , di visioni celestiali e viaggi cosmici, apparizioni dell'aldilà e chi più ne ha più ne metta…
E poi.. questione di poco tempo lo stesso REcensore sarà pronto a magnificare un’altra scoperta e magari dalle prestazioni superiori di un oggetto che costa la metà o anche un terzo del riferimento, eppure sono anni che gli apparecchi e accessori continuano ad aumentare di prezzo, mah. :D
Di sciocchezze e di prese per i fondelli ne abbiamo lette tante…
C’era quello bravo che faceva le recensioni sui cavi, tutta roba che costava dei bei soldini… ora questo tizio dice che lui non esprime giudizi sui cavi e che ritiene quasi inutile... mah forse si tratta di un caso di omonimia. :D

In questi anni abbiamo assistito allo svilupparsi ed affinarsi di tecniche narrative sofisticate e assai persuasive ed al contempo scollegate da qualsiasi logica "terrena",
sembra che il "mistico"*** fa più presa della "realtà".

*** la recensione inventata, è inventata giacchè si esprimono giudizi di valore senza sapere di che cosa si parla, quindi anche se il "dilettante allo sbaraglio" assicura la sua buona fede, il risultato non cambia, la sua pratica contribuisce a rinfocolare e rimpinguare questo guazzabuglio di giudizi che non trovano nessuna spiegazione/giustificazione dalle quali trarre alcunché di informazione utile, l’unica cosa che si ottiene è il contribuire ad un caos nel quale non si distingue la “cosa giusta” da quella “inutile”.
Appare evidente che tentare di argomentare ed entrare nello specifico è considerato dai sudditi alla stregua di una qualsiasi opinione espressa nell’inconsapevolezza della conoscenza delle cose.

Alla prova dei fatti, dopo cotanta magnificazione, chissà perchè, l'ascolto è sempre di una desolazione indicibile, tante belle paroline che puff svaniscono nell'aria, se poi cerchi spiegazione del perchè vengono scritte tali cose, scopri che nessuno è daccordo....
Anche questa non l'ho capita, com'è che al momento della verità, i conti non tornano mai... :D

Insomma questa falsa democrazia, nella quale tutti sono autorizzati a giudicare, senza avere la più pallida idea del sistema, si trasforma in realtà in una trappola efficacissima in cui l’inconsapevole casca e vi resterà intrappolato…

Chiarito che non è possibile scambiarsi giudizio di merito senza risolvere tutte le contraddizioni insite nel sistema REcensione.

Birillo n.2.
Recensioni.
Qualcuno mi deve spiegare, come è possibile dare un giudizio di valore che abbia un significato pertinente, senza avere la più pallida idea di che cosa è registrato sul supporto. :D

Valter




Quanti temi e di che profondità, bisognerà dipanarli un po' per volta!

Qui ognuno può dare il suo contributo, non per invitare a scrivere ma se non ci si processa un pochino difficilmente si acquisiscono gli strumenti critici per andare avanti; il primo agente di inganno siamo noi stessi, noi siamo i primi a raccontarci delle favole e nello stesso tempo a scoprirci disillusi e per far questo usiamo strumentalmente gli altri, recensori o non recensori; in questo c'è una latente paranoia e dissociazione.

Bisognerebbe riflettere a fondo ad esempio sulla antropomorfizzazione degli animali per capire come agisce l'uomo e sulla creazione della divinità che, attenzione esula dal credere o non credere a Dio, il Dio può diventare solo lo spunto per combinarne di cotte e di crude ed a prescindere dalla sua esistenza l'uomo ne combina delle grosse.

L'uomo è un creatore, un costruttore di realtà, in questo c'è la grandezza e la follia e molto spesso il peccato d'orgoglio di sostituirsi al Dio e di voler sottomettere il suo prossimo, in senso proprio o figurativo, totale o parziale, considerandolo inferiore!

Giudicare e conferire valore, per se e per gli altri, una delle grandi questioni dell'aifai e non solo.
.

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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda misureaudio » 11 mar 2010, 9:13

(Nell'aprire e condurre questo thread mi avete letto, e mi state leggendo, nel pensiero).

Un sonoro, sinfonico GRAZIE!
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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda sazo » 11 mar 2010, 12:09

Ci sarebbe da aggiungere,oltre alla montagna di argomenti esposti da Valter e tutti perfettamente condivisibili,chi come persona in carne e ossa capisce l'approccio ne constata con le proprie orecchie che è l'unico sitema percorribile,ma......ti tende un agguato e denigra da lì a poco tutto,come se volessero forzare il proprio cervello ,che ha capito,ad autoconvincersi che "non è possibile fare ciò".
Queste situazioni sono molto meschine sembrano superficialmente innocue invece producono quello che si vede tutti i giorni,e sono il prodotto di tutta la disinformazione di anni di riviste.
Le stesse persone poi ti chiamano e chiedono perchè e percome,il loro unico neurone ha capito 8-) , si rigirano nel letto, sono in pena,ma la bocca e le gambe vanno da un'altra parte,insieme al CCI;cosa meritano costoro??
Ciao Sante.
sazo
 
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Re: La mistificazione del significato e dei valori

Messaggio da leggereda ciofne » 11 mar 2010, 18:07

baby rattle ha scritto:Quanti temi e di che profondità, bisognerà dipanarli un po' per volta!


Ehm, effettivamente, mi è scappata la tastiera. :D
Ogni volta che rileggevo ci aggiungevo qualcosa, e... siamo ancora ai preamboli.

Valter
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