linciàno succhigliani

linciàno succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:05

eccolo...

è linciano succhi gli ani...un farnetologo della prima ora

ACROBAT
Average Member


Italy
1561 Posts Posted - 03/12/2006 : 03:14:25
--------------------------------------------------------------------------------
Eccomi, scusate il ritardo ma non è semplice buttar giù qualche riga che abbia un senso plausibile....soprattutto se dopo aver scritto per ore ed ore ti si cancella tutto al momento dell'invio e si deve cominciare da capo

Inoltre mi scuso in anticipo per l'inevitabile prolissità del testo...ma volevo cercare di trasmettere considerazioni il più contestualizzate possibile.
luciano siciliani
Allegati
siciliani 4.jpg
siciliani 4.jpg (55.61 KiB) Osservato 1722 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:13

Dunque...sono diversi giorni che mi sono completamente disinteressato dei confronti ad esser sincero. Devo ammettere che ad ascoltare l'impianto (invece della musica) mi rompo drasticamente le in poco tempo!!

Se si tratta di ascoltare Musica ed abbandonarsi liberamente ad essa il piacere è sempre indiscutibile...ma quando si tratta di star li a fare confronti...stacca questo...attacca l'altro...ristaccalo..riattacca l'altro..."tendi le orecchie"...resta concentrato per controllare cosa cambia in questo e quell'altro parametro...attenzione a non abbandonarti alla musica e/o perdere la concentrazione...ragazzi che "stress"...proprio non mi diverto a far prove devo ammetterlo!

Anche perchè ovviamente..quella stessa traccia...quel passaggio particolarmente indicativo...finisci con l'ascoltarli una pletora infinita di volte nel tentativo di cogliere con una certa attendibilità tutte le differenze che vai esaminando di prova in prova.
Va bhe...questo per comunicarvi che non ho proprio la stoffa del recensore.

Altra considerazione...
credo che certi aspetti emergano alla distanza...trovo il "long run" diluito nel tempo l'unica vera possibilità per comprendere, in modo attendibile, le reali modifiche introdotte nel sistema (non tutto si può evincere in pochi ascolti) da qualsiasi tipo di cambiamento.

Scoprire, per esempio, dopo un pò di tempo che ci si coglie ad ascoltare più musica...o che le nostre "povere" orecchie risultano più riposate dopo un lungo ascolto...sono tutti "sintomi" che possono rivelare aspetti che un singolo ascolto intenzionale non può portare (o comunque difficilmente porta) all'attenzione.

Per tale motivo, ancora una volta, mi trovo ad esprimere tutta la mia dubbiosità verso coloro che, in 20 minuti 20, riescono ad esprimere lapidari ed insindacabili giudizi (più che opinioni) su tal o tal'altro oggetto....bha...avranno sicuramente l'orecchio più fino del mio ma resto comunque non poco perplesso!

povero zàini con le fiere ! povero il testadicazzo povero che gli tocca solo quello!

Ma veniamo all'Isol-8...ISOLOTTO nel MARE TEMPESTOSO DELLA SCOREGGIA TESA vi chiederete forse come possa averlo ancora in prova...semplice...in prova non lo è più. Si è fermato a casa mia e da qui non si muoverà per lungo tempo credo.

Oggetto "miracoloso" quindi?? L'impianto è radicalmente cambiato con il suo inserimento?? Ho scoperto forse che ascoltavo al 50% delle possibilità reali dell'impianto??

No...niente di tutto questo...i miracoli e gli oggetti miracolosi (come certi cavi di nostra forzata conoscenza dai poteri "taumaturgici"!) che rivoluzionano un impianto con il loro inserimento lasciamoli altrove per piacere.

CI PENZA BEBBO MORONI

Vi posso dire che vi sono state, ovviamente, differenze dovute all'inserimento dell'Isol-8 (altrimenti non si sarebbe fermato a casa mia)...e che queste trovano un orientamento abbastanza preciso.
Questi cambiamenti percepiti, proprio per l'orientamento comune che li contraddistingue, non sempre, e comunque non da tutti, possono essere valutati/percepiti come positivi ai fini della riproduzione della propria musica preferita.
Comunque di questi aspetti scriverò in seguito...prima alcune doverose premesse ai fini del contesto;

Con l'Isol-8 PowerStation - in realtà sarebbe PowerStation2..evoluzione del precedente componente di qualche anno fa - (ricordo che parliamo di un rigeneratore della sinusoide elettrica con possibilità di selezione della frequenza della stessa) è possibile visualizzare costantemente la tensione in ingresso e la sua relativa frequenza ovviamente.

Se il voltmetro analogico, inserito nel mio filtro passivo, visualizzava orientativamente i 220V sulla scala riportata (che ha come unità minima di scala 10 volt)...con l'Isol-8 si riesce a visualizzare la tensione con precisione pari al Volt...e questa, a casa mia, non è praticamente mai scesa sotto i 224V...mantenendosi anzi, quasi sempre, tra i 226/227 Volt (toccando poi i 230V nominali durante la notte).

Pertanto gli effetti del rigeneratore di rete sono da contestualizzarsi a una rete domestica (la mia appunto) in cui la "quantità" di tensione normalmente fornita all'impianto è tutt'altro che deprecabile già in partenza. Sulla qualità della stessa, ovviamente, non saprei.

In ogni caso mi preme ricordare che utilizzo due linee dedicate (che a breve farò ricablare con cavo di maggior qualità e sezione) direttamente "prelevate" dal cassetto di derivazione princiale. Una dedicata esclusivamente al finale e l'altra al resto dell'impianto.



la linea dedicata....

forse alla mamma sua che lo ha messo al mondo
Allegati
luciano siciliani 3.jpg
luciano siciliani 3.jpg (43.34 KiB) Osservato 1721 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:20

Questa quindi la condizione di riferimento, di cui ovviamente tener conto, per le mie prove. In altre/differenti situazioni, meno favorevoli dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico, i cambiamenti introdotti dal rigeneratore potrebbero potenzialmente essere di un ordine superiore.

Passiamo oltre...con quali situazioni si è "confrontato" l'Isol-8 PowerStation e su che tipo di apparecchio ha cercato di esprimere le proprie potenzialità?
Il "confronto" è avvenuto, in tempi differenziati, sia con il mio filtro passivo di riferimento che con il collegamento diretto alla rete (senza alcun distributore di energia, alias "ciabatta", interposto).

Devo, per onestà, segnalare che al momento ho potuto effettuare i confronti esclusivamente sul lettore digitale (il nuovo pre non credo tarderà molto ad arrivare ma per il momento sono forzatamente senza) in mio possesso.

Il distributore ufficiale Italiano (dell'Isol-8 ovviamente) mi segnalava come i risultati sul pre siano, per sua esperienza, spesso ancora più marcati.
Non appena avrò riscontri a tal riguardo...non mancherò eventualmente di comunicare le mie ulteriori impressioni.

Personalmente non concordo molto con la "teoria" che tutte le elettroniche di rango, dotate quindi (solitamente) di buona alimentazione, non possano giovarsi dal "condizionamento" (se di qualità) dell'alimentazione.
Ritengo dipenda molto da tutta una serie di equilibri, compromessi e preferenze personali...di aspetti della riproduzione che eventualmente siamo disposti a sacrificare leggermente in funzione dell'esaltazione/valorizzazione di altri. Almeno questo ho verificato, sino ad ora, nella mia limitata esperienza personale.
A tal riguardo mi preme riportare come le prove siano avvenute su un lettore integrato che, in quanto a cura dell'alimentazione, non è propriamente deficitario. Sono pertanto presenti (nel lettore digitale intendo) i classici due trasformatori separati per sezione digitale ed analogica...una pletora ( E' LA PLETORA DE SORETA) di regolatori attivi di tensione (9 classici stabilizzatori attivi della Nec più altri, sempre attivi, di differente tipo)...e la "ridicola cifretta" di oltre 60.500 microFarad di capacità complessiva dei numerosi condensatori. Infine, conclude l'attenzione all'alimentazione, un piccolo filtro integrato (di quelli classici in contenitore metallico) sull' ingresso tensione dalla vaschetta IEC.

Con le "premesse" ho quasi finito...resta solo da segnalare che il filtro passivo di riferimento (come mio riferimento intendo) era una versione "custom" (cablatura opzionale e totale separazione dei differenti stadi di filtraggio a partire dai cavi - non uno solo quindi - di alimentazione con cui il filtro si connette alla rete) del filtro 4 stadi della Angstrom Research.
Nella fattispecie si tratta di un filtro passivo a celle R-C-L senza trafi d'isolamento e cablato interamente in aria punto-punto.
Ovviamente, nemmeno da scriverlo, stessi cavi di alimentazione utilizzati per tutti i confronti.

Bene direi che posso, finalmente, permettermi di passare alle impressioni personali che fin qui ho ricavato (ma credo mi ci vorrà ancora del tempo per conoscere a fondo i cambiamenti introdotti) dato che ritengo di aver fornito un'idea chiara del contesto personale di riferimento.

Dunque...iniziamo con una breve descrizione dell'oggetto.
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:23

l'Isol-8 PowerStation è una macchina abbastanza particolare e che si differenzia non poco da eventuali contenders; Due sole uscite "rigenerate" dotata ciascuna del suo amplificatore in classe A/B dedicato e il suo trasformatore d'uscita (dimensionato ciascuno su un valore di 300 watt nominali).
Unico componente "comune" alle due uscite un grosso toroide (non è riportato il suo valore ma il dimensionamento non pare certo deficitario) dual-mono di alimentazione per i due amplificatori separati.
Capacità di filtraggio di oltre 40000 microFarad per il singolo canale/amplificatore (divisi in 4 condensatori principali per canale, parrebbero di quelli in polipropilene, da 10000 microFarad ciascuno).

Personalmente ne concludo che il dimensionamento e il layout della "creaturina" è più che eccellente e fuori dalla normalità dei "contenders" naturali (non in quanto a potenza gestibile ovviamente...il riferimento è da intendersi al layout progettuale e al dimensionamento in relazione alla potenza gestibile dichiarata).

Per quel che concerne le possibilità di connessione di apparecchi a basso assorbimento è bene considerare che viene proposto come un due canali con capacità di erogazione di 100watt continui ciascuno.
Per le migliori performance è però suggerito un dimensionamento dell'assorbimento continuo (su singolo canale ovviamente) pari a circa la metà di quello potenzialmente erogabile dal rigeneratore (diciamo intorno ai 50 watt per canale quindi). Ovviamente l'ampio dimensionamento garantisce erogazioni impulsive, quando eventualmente richieste, di gran lunga superiori al limite di erogazione continua dei 100 Watt.

Separazione delle alimentazioni per le due uscite quindi dicevamo..e aggiungiamo totale indipendenza di regolazione sulle stesse. Su ogni uscita possiamo infatti selezionare, in modo indipendente, la frequenza della tensione d'uscita.

I valori disponibili sono il "nostro" 50Hz..i 60Hz...e altri due valori intermedi, che al momento vorrete scusarmi se non ricordo con precisione, prima del valore ultimo dei 100 Hz.
Al momento ho sperimentato solamente i 50Hz e i 100 Hz di frequenza d'uscita...rilevando una personale preferenza per quest'ultima soluzione.

La costruzione "meccanico-estetico-telaistica" risulta di qualità ma non la definirei eccellente in relazione a quella di altri componenti presenti nel mio impianto. Apprezzabile invece, dal mio punto di vista, la linea a "ponte" con corpo centrale più sottile e "bancate" di amplificazione esterne fornite di massici (e ampiamente sovradimensionati dal punto di vista delle reali necessità di dissipazione della macchina) dissipatori.

Ma veniamo quindi, finalmente, ai cambiamenti da me rilevati sul suono;
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:48

La prima cosa che "salta all'orecchio" (scusate l'abominevole licenza espressiva) è che l'inserimento dell' Isol-8 sembra portare alla percezione di un leggero, quanto facilmente avvertibile, abbassamento del volume complessivo d'ascolto.
L'impianto sembra suonare, come dire, leggermente più "piano" di quanto non faccia quando collegato al filtro passivo (o direttamente alla rete elettrica).

Ovviamente, sulle prime, si potrebbe essere indotti a pensare a una "compressione" non voluta, e di certo non ricercata, del suono e della delicata componente dinamica dello stesso...ma si scopre, seguendo con attenzione il fluire delle note, che questa in realtà non si verifica.

Facendo un'analisi "spannometrica" dei picchi dinamici, con o senza l'inserimento dell'Isol-8, in realtà non si trova/percepisce compressione nella macrodinamica...solo l'impianto può sembrare esprimere un suono "meno forte" di quanto prima percepissimo effettuando l'ascolto con, ovviamente, la medesima regolazione di volume.

Un male?

Personalmente non lo reputo tale. Si nota infatti rapidamente, dopo una prima perplessità iniziale, quanto si possa percettibilmente spingersi oltre col volume, rispetto all'ascolto senza Isol-8, prima che intervenga quella saturazione/fastidio al nostro orecchio che segna inequivocabilmente il limite tra ampio coinvolgimento musicale e marcato fastidio.

La prima spiegazione(ammesso che lo possa davvero essere ovviamente) del fenomeno che mi verrebbe in mente sarebbe quella di un sistema di riproduzione afflitto quindi da minor distorsione. Questo si traduce nella possibilità di sfruttare pressioni maggiori a parità di saturazione (dell'orecchio non dell'ambiente ovviamente)..o, semplicemente, di concedersi ascolti più riposanti (e prolungati) al normale volume cui siamo soliti ascoltare.

Passerei quindi a un altro aspetto sempre molto legato, secondo la mia ancora modesta esperienza, alla percezione della macrodinamica complessiva del sistema di riproduzione sonora. L'inserimento dell'Isol-8 potrebbe indurre a pensare a una limitazione/compressione della stessa (della macrodinamica intendo) se diversamente interpretato.

ECCO PERCHE' CI VUOLE L'INTERPRETE BEBBO

Tale aspetto è relativo ad alcune considerazioni sulla fondamentale riproposizione della gamma bassa quando si richiedono, al sistema di riproduzione, picchi dinamici di considerevole impatto e coinvolgimento.

Vi posso dire che, personalmente, ho verificato un modo differente di porre questi passaggi rispetto al collegamento diretto alla rete o mediato dal filtro passivo (che ricordo essere senza trasformatori d'isolamento...solo celle R-C-L).

Le "bordate" dinamiche in gamma bassa, con l'Isol-8, non vengono propriamente alleggerite non fraintendetemi...ma la sensazione rimane comunque quella di un leggero minor impatto viscerale in certi frangenti.

C'è invero da chiedersi se questa sensazione di leggero minor impatto non sia semplice mera conseguenza della restituzione di una ben avvertibile maggior articolazione e controllo della gamma bassa.

Nel senso...sorge in me il dubbio che la sensazione di "maggior impatto" altro non sia, spesso, l'esternazione di una minor articolazione che porta a lievi (ma avvertibili) code e/o slabbrature che fungono da rinforzi.

Articolazione quindi dicevamo....per quel che mi riguarda l'incremento della stessa è facilmente avvertibile. Certe sfumature e passaggi si fanno più definiti, puliti e naturalmente (nel senso proprio con maggior naturalezza e veridicità) evidenziabili.

Ora, riguardo queste prime considerazioni, posso affermare che ho sempre trovato l'ascolto di musica sinfonica, da camera, Jazz e leggera preferibile con l'Isol-8 inserito...che donava maggior precisione e raffinatezza al risultato.

Non nego che, con un certo tipo di Rock, si possa preferire, ai fini del coinvolgimento più votato alla pressione e all'impatto della musica, una riproduzione più "ignorante" (capite bene ovviamente cosa posso intendere con questo termine..)del messaggio musicale. Sacrificando coscientemente una superiore articolazione e una maggior sensazione di raffinatezza d'insieme in virtù della sensazione/percezione di un maggior impatto alle "viscere".

BOTTA DE PANZA CON SCOREGGIA LATENTE

Come dicevo all'inizio...i cambiamenti vanno considerati in relazione anche ai differenti contesti musicali a cui si vanno ad applicare.
Fatto questo...e fatte le proprie considerazioni anche sulla tipologia di musica che siamo più soliti ascoltare o che amiamo particolarmente valorizzare nell'ambito della riproduzione domestica...si fanno le proprie scelte.

E QUELLO CHE HA DETTO BEBBO...SCUSI?

Mi rendo conto che si potrebbe fraintendere quanto scritto e pertanto ribadisco che non si percepiscono veri alleggerimenti o perdite di energia nella gamma bassa...solo è facile cogliere leggere differenze nel modo in cui questa viene porta.

Per esempio, come detto, se cerchiamo in qualche modo di analizzare con attenzione i singoli picchi in gamma bassa in modo "conscio e razionale"...questi non sembrano difettare in alcun modo in quanto a estensione, energia e solidità rispetto al riferimento passivo (o col collegamento diretto). Solo la sensazione di impatto complessivo può risultare differente e va valutata secondo i propri parametri.

TUTTO QUESTO EMERGE DALLE MISURE

Ma non perdiamoci oltre su queste precisazioni in quanto questi erano solo due primi aspetti sui quali volevo porre l'attenzione. Veniamo quindi a un differente punto che forse rappresenta uno degli aspetti migliorativi più sensibili apprezzati nel mio impianto...la microdinamica.

Già perchè se la macrodinamica può dar adito a differenti interpretazioni e preferenze...l'attenzione microdinamica si rivela, secondo la mia esperienza ovviamente, semplicemente superiore.

Gli splendidi infiniti piccoli/medi passaggi di livello (che tanto rendono emozionante e "vivo" l'ascolto per quel che mi riguarda)...a partire dai più minuti e deliziosi, quelli magari più sfumati avvertibili in secondo piano...sono tutti porti con una lucidità, una vividezza e un'"attenzione" maggiore chiaramente avvertibile.

LI PUOI MISURARE MA SOPRATTUTTO LI DEVI RAPPORTARE ALLE SCOREGGINE

La sensazione è quella di poter "vedere", e in qualche modo seguire nello spazio, con maggior semplicità (sembra servire minor attenzione per coglierle...), le molteplici variazioni di colore/intensità sonora all'interno del quadro globale. I più piccoli "movimenti" sonori (sia nelle variazioni di intensità che spaziali) vengono restituiti con maggior luminosità.

IIN SEGUITO GEFRUSTI INVENTERA' IL CANNOCCHIALOMETRO A BUIO PESTO

Passiamo quindi ad un aspetto che, in parte, si lega molto a quest'ultimo punto per quel che mi riguarda...ovvero il "movimento" delle note nello spazio virtuale riprodotto in funzione della loro intensità e del tempo.

siciliani 5 t.jpg
siciliani 5 t.jpg (15.6 KiB) Osservato 1718 volte


Personalmente non so trovare le parole corrette per descrivere l'impressione di un fenomeno percettivo...ma spesso adoro "guardare" e "seguire" le note di uno strumento che si "muovono" nello spazio tridimensionale virtuale in funzione della loro intensità e del loro decadimento...fino a scomparire, in qualche modo "estinguersi", in un punto dimensionalmente preciso spesso anche distante dalla sorgente sonora virtuale di partenza.

E' sempre coinvolgente notare come, al suono di uno strumento che incrementi la sua intensità, corrispondano delle note che "fisicamente" e "visivamente" sembrano muoversi, con differente velocità intensità e direzione, nello spazio...quasi a voler schizzar fuori dal piano sonoro in cui lo strumento era "costretto" per irrompere e permeare l'intera scena secondo forme, volumi e direzioni ben rilevabili.

siciliani luciano 2 t.jpg
siciliani luciano 2 t.jpg (21.84 KiB) Osservato 1718 volte


Ecco le "volumetrie" di questi movimenti sonori e la percezione degli stessi che si intrecciano a formare un tessuto comune si rende a mio avviso più avvertibile grazie all'Isol-8. La sensazione/percezione è quella, per usare un termine sicuramente non corretto ma che può dare un'idea, di un aumento di risoluzione del particolare che aiuta a delineare forme, volumetrie e "colori" nell'aria.

ANCHE QUESTO, COME SAPREMO IN FUTURO, FU PERFETTAMENTO MISURATO COL ROMORE ROSA CORRELATO


Questo aspetto trova, a mio modesto avviso, implicazione diretta nella riproposizione della scena.

Devo riportare che, rispetto al mio riferimento passivo, non ho rilevato incrementi apprezzabili in altezza o larghezza (rilevabili invece rispetto al collegamento diretto alla rete) quanto percepibili differenze nella scansione dei piani scenici nel senso della profondità e un lieve incremento della stessa.
In realtà quello che parrebbe maggiormente modificarsi, in relazione a quanto sopra descritto, è proprio la possibilità di individuare con maggior naturalezza i differenti movimenti sonori che "scansionano", nel senso della profondità, i diversi piani della scena (in altri termini potremmo definirla una maggior separazione degli esecutori nel senso della profondità).
Evitando quindi, per quanto concesso dal software ovviamente, appiattimenti scenici. Potremo altresì definirlo un piccolo aiuto votato all'incremento della creazione dell'inganno della tridimensionalità.

COME DICECINO IL CREAINGANNIMETRO DEL GEFRUSTI E L'AFFLATO DEL BEBBO

A onor del vero non posso esimermi dal menzionare una sensazione che si è verificata in sporadici ascolti e che ha fornito, per il momento, indicazioni di merito contradditorie. Se è vero che la scena in qualche modo sembra farsi più profonda (e con più accurata scansione dei piani sonori e degli esecutori) è anche vero che è capitato di avvertire un certo arretramento/allontanamento dell' evento sonoro che non sempre risulta gradito.

Per citare un esempio ho riscontrato tale percezione durante l'ascolto di un disco con singola voce accompagnata da chitarra acustica in primo piano.

NA' VOCE, NA' CHITARRA E 'O POCO E LUNA

In questo caso specifico l'inserimento del filtro (attivo) introduceva quasi un lieve allontanamento percepito dell'esecutore...e questo, durante un ascolto per certi versi a carattere intimistico di sola voce e chitarra, non risultava gradito al mio orecchio ai fini del coinvolgimento emotivo.

Perplesso da questa situazione ho successivamente passato in rassegna numerosi altri dischi che musicalmente si rifacessero a quella struttura (quindi voce e chitarra in primo piano...o comunque voce in campo ravvicinato) non riscontrando ulteriormente questo "fenomeno" ma ottenendo solo effetti migliorativi.

Mi è capitata poi, paradossalmente, simile sensazione di "allontanamento" con un brano strutturalmente (sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista della registrazione molto "elettronica") completamente differente come può risultare essere un preciso brano di Garbarek ( sarebbe in sostanza il nostro garbarecchia) all'interno di Rites.

Come detto le indicazioni in tal senso sono state contradditorie (non riuscendo ad individuare un vero e proprio "comportamento" particolare nei confronti di una specifica tipologia di evento riprodotto) ma mi sembrava corretto riportare comunque all'attenzione la sensazione. Eventualmente mi riservo di tornarci in seguito.

Passerei quindi ad una breve analisi delle eventuali differenze introdotte dal punto di vista del bilanciamento timbrico.
Devo dire che sostanzialmente la timbrica non viene alterata dalle differenti modalità di collegamento alla rete ma si possono comunque evidenziare certi concetti ad essa attinenti.

In primo luogo abbiamo già esaminato le differenze percepibili nella riproposizione della gamma bassa...e questa comunque, in qualche modo, incide nella percezione del bilanciamento timbrico complessivo.

Quello di cui non abbiamo parlato è però una differente capacità di trasmettere le sottili sfumature espressive e di "colore" del messaggio musicale...con percepibile valorizzazione, in particolare, dei legni, delle corde metalliche della chitarra acustica, del triangolo...e di altri strumenti ancora.
In qualche modo questi strumenti vengono restituiti con una maggior ricchezza espressiva che trova immediato riscontro nella sensazione di maggior veridicità dell'evento.

Le voci gravi sembrano poi giovarsi, in particolar modo, di una maggiore "densità"...concetto invero così difficile da spiegare ma così semplice da cogliere.
La voce del grande Fabrizio, per citare un esempio a tutti noto, acquista in canzoni come "La Domenica delle Salme" e "Hotel Supramonte" ancora maggior spessore "volumetrico" ed espressivo...con la netta sensazione di poter cogliere con maggior semplicità e naturalezza le più delicate, numerose, sfumature espressive della sua complessa intonazione.
La sensazione è quella, per usare un'espressione metaforica invero usata ed abusata, della restituzione di una tavolozza dei colori più ampia e ricca a disposizione del nostro orecchio e pronta per esser colta.

Passerei ora ad una differente considerazione erroneamente solo accennata fino ad ora e che, secondo il mio punto di vista, si inserisce marcatamente nella valutazione. Mi riferisco all'importanza e l'incidenza del software ai fini delle valutazioni e del risultato percepito.

L'assunto di base che tutti sappiamo è che quel che non c'è (di inciso ovviamente) non si può certo tirar fuori.
Questa, così banale invero, considerazione porta, a mio personale avviso, a possibili situazioni di valutazioni contrastante in termini di risultato percepito.

Cercherò di spiegarmi meglio;

Con incisioni di qualità, ricche di tutti quei riverberi ambientali che tanto risultano fondamentali nella creazione del "magico inganno" di una maggiore veridicità dell'evento riprodotto, ho sempre (o quasi) riscontrato come migliorativo l'intervento di un filtraggio dell'alimentazione (attivo o passivo che sia).

In questo contesto di qualità un incremento percepito della definizione dei contorni e delle volumetrie sonore, unito a una maggiore "pulizia" infrastrumentale (se vogliamo definiamolo pure con l'espressione del "nero" o del "vuoto" infrastrumentale), apportava sempre maggior piacere percettivo ai fini dell'ascolto.
Questo però, mi ripeto, in quanto l'introduzione di una minor quantità di "rumore" esterno rendeva avvertibili, con maggior semplicità definizione e pulizia, tutti quei riverberi e rumori, presenti in sede d'incisione e in essa riportati, che aiutavano a ricreare l'inganno della veridicità dell'evento.

Nel caso in cui il software utilizzato risulti invece gravemente privo delle FONDAMENTALI informazioni ambientali si può verificare come, l'introduzione di un sistema di filtraggio (secondo la mia esperienza personale), possa portare potenzialmente a differenti conclusioni/interpretazioni in merito alla piacevolezza di risultato.

Paradossalmente si può arrivare infatti a verificare come una minor definizione dei contorni e dei volumi sonori (e quindi una minor separazione tra gli stessi), unita ad un minor silenzio infrastrumentale , possano essere percepiti come, in minima parte, parzialmente suppletivi alle mancanze sopra citate.

In altre parole, volendo estremizzare il concetto, è come se contorni più sfumati e un certo incremento percepito del rumore contribuissero, paradossalmente, a limitare la mancanza di una reale (nel senso di realmente presente nell'incisione) ariosità/presenza ambientale.
In termini di risultato percepito, una registrazione senza informazioni di carattere ambientale (echi, riverberi, piccoli rumori in ambiente...etc etc) può sembrare quindi quasi giovarsi, ai fini di una percezione più simile a un contesto di realtà, di una minor pulizia e definizione del quadro.
Forse sono mie degenerazioni mentali...non fateci caso.

Questa precedente considerazione (plausibile o semplicemente folle che sia) la inserisco, personalmente, a semplice conseguenza di una realtà d'ascolto che ho più volte verificato, nell'ambito del suono riprodotto, nei casi in cui questo risulti gravemente manchevole proprio nella restituzione ambientale....ovvero la marcata ed istantanea percezione di finzione.

Quando "osservo" uno strumento (riprodotto) suonare, perfetto, nel vuoto e nel nulla più assoluti (come sospeso in una dimensione asettica e irreale), come la mancata presenza di riverberi nell'aria immediatamente trasmette, non posso che percepirlo come irrimediabilmente finto.
Comunque ogni persona può trarre poi le proprie valutazioni/considerazioni in tal senso calandole nella propria realtà percettiva. Anzi, sarà meglio chiudere quest'inutile divagazione.

In via di conclusione permettetemi una considerazione sulle diversità percepite in funzione della diversa frequenze di rete selezionata. Queste sono risultate, al mio orecchio, relative esclusivamente alla percezione dinamica del suono. La mia preferenza , come segnalato all'inizio di questo intervento, è andata alla soluzione dei 100Hz proprio in relazione alla sensazione di una sensibile maggior dinamica percepita.

In ultimo una, credo importante, notazione nei confronti della "velocità" percepita.
In qualche modo, con l'Isol-8, gli attacchi, nei passaggi dinamici più impegnativi/violenti, sembrano comunque farsi di un'inezia più lenti rispetto riferimento passivo (che sembra invece, dal canto suo, non pagare percettibile dazio rispetto al collegamento diretto alla rete). A tal riguardo mi riservo comunque di indagare ulteriormente con futuri ulteriori confronti...ma, come scritto per altre considerazioni, mi sembrava corretto riportare anche tale sensazione.

Volendo quindi trarre alcune macro-considerazioni sintetiche sul "confronto" tra i due filtri da me provati direi che si possono individuare questi elementi fondamentali:

Macrodinamica:

La restituzione della macrodinamica da parte del filtraggio attivo è da valutarsi personalmente con attenzione in funzione di una diversa percezione della stessa rispetto a quella restituita del filtro passivo da me utilizzato (rivelatasi del tutto simile al collegamento diretto).
In qualche modo attinente al contesto Macrodinamica riporterei anche la notazione, citata poco sopra, relativa all'apparente diversa velocità degli attacchi più impegnativi.

Microdinamica:

La microdinamica restituita dal filtraggio attivo è stata da me percepita come semplicemente superiore a quella espressa dal filtraggio passivo.

Pulizia, focalizzazione, separazione ed "attenzione" ai particolari:

La restituzione di questi parametri, da parte dell'Isol-8, è avvenuta, secondo me, con qualità ancora maggiori rispetto al riferimento passivo (quest'ultimo comunque valutato come chiaramente superiore a confronto col collegamento diretto alla rete)

Restituzione della scena:

Molto simili, per quel che riguarda, le due soluzioni di filtraggio...con le notazioni "critiche", esposte sopra, relative all'Isol-8.

Bhe...direi che per il momento non mi viene in mente altro (ma dato che è la seconda volta che scrivo il tutto potrei essermi dimenticato qualcosa)...nel caso aggiungerò in seguito.
Ovviamente se ci sono domande o chiarimenti resto a disposizione,
Un caro saluto,

Luciano


Modificato da - ACROBAT il 03/12/2006 03:49:11



pfuiiiii...già me so' cagato er cazzo....

mario, hai visto almeno come è problematica la cosa?

questa fatica la faccio per te....
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 6:49

mario....alfrè...avete visto che occhioni intensi e tenebrosi?

sembra burolfo vappianino
Allegati
siciliani luciano.jpg
siciliani luciano.jpg (58.49 KiB) Osservato 1718 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 7:11

ma riprendiamo l'ESPROPRIO...


tran quoc ha scritto:
La prima cosa che "salta all'orecchio" (scusate l'abominevole licenza espressiva) è che l'inserimento dell' Isol-8 sembra portare alla percezione di un leggero, quanto facilmente avvertibile, abbassamento del volume complessivo d'ascolto.
L'impianto sembra suonare, come dire, leggermente più "piano" di quanto non faccia quando collegato al filtro passivo (o direttamente alla rete elettrica).

Ovviamente, sulle prime, si potrebbe essere indotti a pensare a una "compressione" non voluta, e di certo non ricercata, del suono e della delicata componente dinamica dello stesso...ma si scopre, seguendo con attenzione il fluire delle note, che questa in realtà non si verifica.

Facendo un'analisi "spannometrica" dei picchi dinamici, con o senza l'inserimento dell'Isol-8, in realtà non si trova/percepisce compressione nella macrodinamica...solo l'impianto può sembrare esprimere un suono "meno forte" di quanto prima percepissimo effettuando l'ascolto con, ovviamente, la medesima regolazione di volume.

Un male?

Personalmente non lo reputo tale. Si nota infatti rapidamente, dopo una prima perplessità iniziale, quanto si possa percettibilmente spingersi oltre col volume, rispetto all'ascolto senza Isol-8, prima che intervenga quella saturazione/fastidio al nostro orecchio che segna inequivocabilmente il limite tra ampio coinvolgimento musicale e marcato fastidio.

La prima spiegazione(ammesso che lo possa davvero essere ovviamente) del fenomeno che mi verrebbe in mente sarebbe quella di un sistema di riproduzione afflitto quindi da minor distorsione. Questo si traduce nella possibilità di sfruttare pressioni maggiori a parità di saturazione (dell'orecchio non dell'ambiente ovviamente)..o, semplicemente, di concedersi ascolti più riposanti (e prolungati) al normale volume cui siamo soliti ascoltare.

Passerei quindi a un altro aspetto sempre molto legato, secondo la mia ancora modesta esperienza, alla percezione della macrodinamica complessiva del sistema di riproduzione sonora. L'inserimento dell'Isol-8 potrebbe indurre a pensare a una limitazione/compressione della stessa (della macrodinamica intendo) se diversamente interpretato.

ECCO PERCHE' CI VUOLE L'INTERPRETE BEBBO

Tale aspetto è relativo ad alcune considerazioni sulla fondamentale riproposizione della gamma bassa quando si richiedono, al sistema di riproduzione, picchi dinamici di considerevole impatto e coinvolgimento.

Vi posso dire che, personalmente, ho verificato un modo differente di porre questi passaggi rispetto al collegamento diretto alla rete o mediato dal filtro passivo (che ricordo essere senza trasformatori d'isolamento...solo celle R-C-L).

Le "bordate" dinamiche in gamma bassa, con l'Isol-8, non vengono propriamente alleggerite non fraintendetemi...ma la sensazione rimane comunque quella di un leggero minor impatto viscerale in certi frangenti.

C'è invero da chiedersi se questa sensazione di leggero minor impatto non sia semplice mera conseguenza della restituzione di una ben avvertibile maggior articolazione e controllo della gamma bassa.

Nel senso...sorge in me il dubbio che la sensazione di "maggior impatto" altro non sia, spesso, l'esternazione di una minor articolazione che porta a lievi (ma avvertibili) code e/o slabbrature che fungono da rinforzi.

Articolazione quindi dicevamo....per quel che mi riguarda l'incremento della stessa è facilmente avvertibile. Certe sfumature e passaggi si fanno più definiti, puliti e naturalmente (nel senso proprio con maggior naturalezza e veridicità) evidenziabili.

Ora, riguardo queste prime considerazioni, posso affermare che ho sempre trovato l'ascolto di musica sinfonica, da camera, Jazz e leggera preferibile con l'Isol-8 inserito...che donava maggior precisione e raffinatezza al risultato.

Non nego che, con un certo tipo di Rock, si possa preferire, ai fini del coinvolgimento più votato alla pressione e all'impatto della musica, una riproduzione più "ignorante" (capite bene ovviamente cosa posso intendere con questo termine..)del messaggio musicale. Sacrificando coscientemente una superiore articolazione e una maggior sensazione di raffinatezza d'insieme in virtù della sensazione/percezione di un maggior impatto alle "viscere".

BOTTA DE PANZA CON SCOREGGIA LATENTE

Come dicevo all'inizio...i cambiamenti vanno considerati in relazione anche ai differenti contesti musicali a cui si vanno ad applicare.
Fatto questo...e fatte le proprie considerazioni anche sulla tipologia di musica che siamo più soliti ascoltare o che amiamo particolarmente valorizzare nell'ambito della riproduzione domestica...si fanno le proprie scelte.

E QUELLO CHE HA DETTO BEBBO...SCUSI?

Mi rendo conto che si potrebbe fraintendere quanto scritto e pertanto ribadisco che non si percepiscono veri alleggerimenti o perdite di energia nella gamma bassa...solo è facile cogliere leggere differenze nel modo in cui questa viene porta.

Per esempio, come detto, se cerchiamo in qualche modo di analizzare con attenzione i singoli picchi in gamma bassa in modo "conscio e razionale"...questi non sembrano difettare in alcun modo in quanto a estensione, energia e solidità rispetto al riferimento passivo (o col collegamento diretto). Solo la sensazione di impatto complessivo può risultare differente e va valutata secondo i propri parametri.

TUTTO QUESTO EMERGE DALLE MISURE

Ma non perdiamoci oltre su queste precisazioni in quanto questi erano solo due primi aspetti sui quali volevo porre l'attenzione. Veniamo quindi a un differente punto che forse rappresenta uno degli aspetti migliorativi più sensibili apprezzati nel mio impianto...la microdinamica.

Già perchè se la macrodinamica può dar adito a differenti interpretazioni e preferenze...l'attenzione microdinamica si rivela, secondo la mia esperienza ovviamente, semplicemente superiore.

Gli splendidi infiniti piccoli/medi passaggi di livello (che tanto rendono emozionante e "vivo" l'ascolto per quel che mi riguarda)...a partire dai più minuti e deliziosi, quelli magari più sfumati avvertibili in secondo piano...sono tutti porti con una lucidità, una vividezza e un'"attenzione" maggiore chiaramente avvertibile.

LI PUOI MISURARE MA SOPRATTUTTO LI DEVI RAPPORTARE ALLE SCOREGGINE

La sensazione è quella di poter "vedere", e in qualche modo seguire nello spazio, con maggior semplicità (sembra servire minor attenzione per coglierle...), le molteplici variazioni di colore/intensità sonora all'interno del quadro globale. I più piccoli "movimenti" sonori (sia nelle variazioni di intensità che spaziali) vengono restituiti con maggior luminosità.

IIN SEGUITO GEFRUSTI INVENTERA' IL CANNOCCHIALOMETRO A BUIO PESTO

Passiamo quindi ad un aspetto che, in parte, si lega molto a quest'ultimo punto per quel che mi riguarda...ovvero il "movimento" delle note nello spazio virtuale riprodotto in funzione della loro intensità e del tempo.

L’allegato siciliani 5 t.jpg non è disponibile


Personalmente non so trovare le parole corrette per descrivere l'impressione di un fenomeno percettivo...ma spesso adoro "guardare" e "seguire" le note di uno strumento che si "muovono" nello spazio tridimensionale virtuale in funzione della loro intensità e del loro decadimento...fino a scomparire, in qualche modo "estinguersi", in un punto dimensionalmente preciso spesso anche distante dalla sorgente sonora virtuale di partenza.

E' sempre coinvolgente notare come, al suono di uno strumento che incrementi la sua intensità, corrispondano delle note che "fisicamente" e "visivamente" sembrano muoversi, con differente velocità intensità e direzione, nello spazio...quasi a voler schizzar fuori dal piano sonoro in cui lo strumento era "costretto" per irrompere e permeare l'intera scena secondo forme, volumi e direzioni ben rilevabili.

L’allegato siciliani 5 t.jpg non è disponibile


Ecco le "volumetrie" di questi movimenti sonori e la percezione degli stessi che si intrecciano a formare un tessuto comune si rende a mio avviso più avvertibile grazie all'Isol-8. La sensazione/percezione è quella, per usare un termine sicuramente non corretto ma che può dare un'idea, di un aumento di risoluzione del particolare che aiuta a delineare forme, volumetrie e "colori" nell'aria.

ANCHE QUESTO, COME SAPREMO IN FUTURO, FU PERFETTAMENTO MISURATO COL ROMORE ROSA CORRELATO


Questo aspetto trova, a mio modesto avviso, implicazione diretta nella riproposizione della scena.

Devo riportare che, rispetto al mio riferimento passivo, non ho rilevato incrementi apprezzabili in altezza o larghezza (rilevabili invece rispetto al collegamento diretto alla rete) quanto percepibili differenze nella scansione dei piani scenici nel senso della profondità e un lieve incremento della stessa.
In realtà quello che parrebbe maggiormente modificarsi, in relazione a quanto sopra descritto, è proprio la possibilità di individuare con maggior naturalezza i differenti movimenti sonori che "scansionano", nel senso della profondità, i diversi piani della scena (in altri termini potremmo definirla una maggior separazione degli esecutori nel senso della profondità).
Evitando quindi, per quanto concesso dal software ovviamente, appiattimenti scenici. Potremo altresì definirlo un piccolo aiuto votato all'incremento della creazione dell'inganno della tridimensionalità.

COME DICECINO IL CREAINGANNIMETRO DEL GEFRUSTI E L'AFFLATO DEL BEBBO

A onor del vero non posso esimermi dal menzionare una sensazione che si è verificata in sporadici ascolti e che ha fornito, per il momento, indicazioni di merito contradditorie. Se è vero che la scena in qualche modo sembra farsi più profonda (e con più accurata scansione dei piani sonori e degli esecutori) è anche vero che è capitato di avvertire un certo arretramento/allontanamento dell' evento sonoro che non sempre risulta gradito.

Per citare un esempio ho riscontrato tale percezione durante l'ascolto di un disco con singola voce accompagnata da chitarra acustica in primo piano.

NA' VOCE, NA' CHITARRA E 'O POCO E LUNA

In questo caso specifico l'inserimento del filtro (attivo) introduceva quasi un lieve allontanamento percepito dell'esecutore...e questo, durante un ascolto per certi versi a carattere intimistico di sola voce e chitarra, non risultava gradito al mio orecchio ai fini del coinvolgimento emotivo.

Perplesso da questa situazione ho successivamente passato in rassegna numerosi altri dischi che musicalmente si rifacessero a quella struttura (quindi voce e chitarra in primo piano...o comunque voce in campo ravvicinato) non riscontrando ulteriormente questo "fenomeno" ma ottenendo solo effetti migliorativi.

Mi è capitata poi, paradossalmente, simile sensazione di "allontanamento" con un brano strutturalmente (sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista della registrazione molto "elettronica") completamente differente come può risultare essere un preciso brano di Garbarek ( sarebbe in sostanza il nostro garbarecchia) all'interno di Rites.

Come detto le indicazioni in tal senso sono state contradditorie (non riuscendo ad individuare un vero e proprio "comportamento" particolare nei confronti di una specifica tipologia di evento riprodotto) ma mi sembrava corretto riportare comunque all'attenzione la sensazione. Eventualmente mi riservo di tornarci in seguito.

Passerei quindi ad una breve analisi delle eventuali differenze introdotte dal punto di vista del bilanciamento timbrico.
Devo dire che sostanzialmente la timbrica non viene alterata dalle differenti modalità di collegamento alla rete ma si possono comunque evidenziare certi concetti ad essa attinenti.

In primo luogo abbiamo già esaminato le differenze percepibili nella riproposizione della gamma bassa...e questa comunque, in qualche modo, incide nella percezione del bilanciamento timbrico complessivo.

Quello di cui non abbiamo parlato è però una differente capacità di trasmettere le sottili sfumature espressive e di "colore" del messaggio musicale...con percepibile valorizzazione, in particolare, dei legni, delle corde metalliche della chitarra acustica, del triangolo...e di altri strumenti ancora. In qualche modo questi strumenti vengono restituiti con una maggior ricchezza espressiva che trova immediato riscontro nella sensazione di maggior veridicità dell'evento.

[color=#FF0000]Le voci gravi sembrano poi giovarsi[/color], in particolar modo, di una maggiore "densità"...concetto invero così difficile da spiegare ma così semplice da cogliere.
La voce del grande Fabrizio, per citare un esempio a tutti noto, acquista in canzoni come "La Domenica delle Salme" e "Hotel Supramonte" ancora maggior spessore "volumetrico" ed espressivo...con la netta sensazione di poter cogliere con maggior semplicità e naturalezza le più delicate, numerose, sfumature espressive della sua complessa intonazione.
La sensazione è quella, per usare un'espressione metaforica invero usata ed abusata, della restituzione di una tavolozza dei colori più ampia e ricca a disposizione del nostro orecchio e pronta per esser colta.

Passerei ora ad una differente considerazione erroneamente solo accennata fino ad ora e che, secondo il mio punto di vista, si inserisce marcatamente nella valutazione. Mi riferisco all'importanza e l'incidenza del software ai fini delle valutazioni e del risultato percepito. L'assunto di base che tutti sappiamo è che quel che non c'è (di inciso ovviamente) non si può certo tirar fuori.

SI MAPPERO' COSA C'E' INCISO?
BEN SAPPIAMO CHE APPRODEREMO AL DISCHETTO LINCETTO

Questa, così banale invero, considerazione porta, a mio personale avviso, a possibili situazioni di valutazioni contrastante in termini di risultato percepito.

E ALLORA PERCHE' GEFRUSTI AVREBE INVENTATO IL COSTRASTANZIMETRO A RIFLESSO INCONDIZIONATO?

Cercherò di spiegarmi meglio;

Con incisioni di qualità, ricche di tutti quei riverberi ambientali che tanto risultano fondamentali nella creazione del "magico inganno" di una maggiore veridicità dell'evento riprodotto, ho sempre (o quasi) riscontrato come migliorativo l'intervento di un filtraggio dell'alimentazione (attivo o passivo che sia).

In questo contesto di qualità un incremento percepito della definizione dei contorni e delle volumetrie sonore, unito a una maggiore "pulizia" infrastrumentale (se vogliamo definiamolo pure con l'espressione del "nero" o del "vuoto" infrastrumentale), apportava sempre maggior piacere percettivo ai fini dell'ascolto.

E' LA RIPROPOSIZIONE, MUTATIS MUTANDIS, CON O SENZA ELASTICIS, DELL'UOMO NERO, DELL'UOMO VUOTO

Questo però, mi ripeto, in quanto l'introduzione di una minor quantità di "rumore" esterno rendeva avvertibili, con maggior semplicità definizione e pulizia, tutti quei riverberi e rumori ROSA, presenti in sede d'incisione e in essa riportati, che aiutavano a ricreare l'inganno della veridicità dell'evento.

Nel caso in cui il software utilizzato risulti invece gravemente privo delle FONDAMENTALI informazioni ambientali O DI INFORMAZIONI A 24 MICROFONI MISCUGLIO si può verificare come, l'introduzione di un sistema di filtraggio (secondo la mia esperienza personale), possa portare potenzialmente a differenti conclusioni/interpretazioni in merito alla piacevolezza di risultato.

MINCHIA, E' COME SE NON SE NE POSSA USCIRE!

Paradossalmente si può arrivare infatti a verificare come una minor definizione dei contorni e dei volumi sonori (e quindi una minor separazione tra gli stessi), unita ad un minor silenzio infrastrumentale , possano essere percepiti come, in minima parte, parzialmente suppletivi alle mancanze sopra citate.

In altre parole, volendo estremizzare il concetto, è come se contorni più sfumati e un certo incremento percepito del rumore contribuissero, paradossalmente, a limitare la mancanza di una reale (nel senso di realmente presente nell'incisione) ariosità/presenza ambientale.

In termini di risultato percepito, una registrazione senza informazioni di carattere ambientale (echi, riverberi, piccoli rumori in ambiente...etc etc) può sembrare quindi quasi giovarsi, ai fini di una percezione più simile a un contesto di realtà, di una minor pulizia e definizione del quadro.

EMBRARE QUASI QUINDI DELLE RISONANZE MUTE PARALLELE MAJANDATE CHETTELODICOAFFA'

Forse sono mie degenerazioni mentali...non fateci caso.

MA NO...MASSU'...NON FACCI COSI...CONTINUI, PREGO

Questa precedente considerazione (plausibile o semplicemente folle che sia) la inserisco, personalmente, a semplice conseguenza di una realtà d'ascolto che ho più volte verificato, nell'ambito del suono riprodotto, nei casi in cui questo risulti gravemente manchevole proprio nella restituzione ambientale....ovvero la marcata ed istantanea percezione di finzione.

Quando "osservo" uno strumento (riprodotto) suonare, perfetto, nel vuoto e nel nulla più assoluti (come sospeso in una dimensione asettica e irreale), come la mancata presenza di riverberi nell'aria immediatamente trasmette, non posso che percepirlo come irrimediabilmente finto. Comunque ogni persona può trarre poi le proprie valutazioni/considerazioni in tal senso calandole nella propria realtà percettiva. Anzi, sarà meglio chiudere quest'inutile divagazione.

VEDI CHE SUCCEDE A SPINGERSI DA SOLI OLTRE IL BEBBO?

In via di conclusione permettetemi una considerazione sulle diversità percepite in funzione della diversa frequenze di rete selezionata. Queste sono risultate, al mio orecchio, relative esclusivamente alla percezione dinamica del suono. La mia preferenza , come segnalato all'inizio di questo intervento, è andata alla soluzione dei 100Hz proprio in relazione alla sensazione di una sensibile maggior dinamica percepita.

In ultimo una, credo importante, notazione nei confronti della "velocità" percepita.

SE LA VELOCITA' DEL VAFFANCULO COGLIONE FOSSE STATA SUPERIORE ORA IL MONDO SAREBBE DIVERSO

In qualche modo, con l'Isol-8, gli attacchi, nei passaggi dinamici più impegnativi/violenti, sembrano comunque farsi di un'inezia più lenti rispetto riferimento passivo (che sembra invece, dal canto suo, non pagare percettibile dazio rispetto al collegamento diretto alla rete). A tal riguardo mi riservo comunque di indagare ulteriormente con futuri ulteriori confronti...ma, come scritto per altre considerazioni, mi sembrava corretto riportare anche tale sensazione.

Volendo quindi trarre alcune macro-considerazioni sintetiche sul "confronto" tra i due filtri da me provati direi che si possono individuare questi elementi fondamentali:

Macrodinamica:

La restituzione della macrodinamica da parte del filtraggio attivo è da valutarsi personalmente con attenzione in funzione di una diversa percezione della stessa rispetto a quella restituita del filtro passivo da me utilizzato (rivelatasi del tutto simile al collegamento diretto).
In qualche modo attinente al contesto Macrodinamica riporterei anche la notazione, citata poco sopra, relativa all'apparente diversa velocità degli attacchi più impegnativi.

Microdinamica:


La microdinamica restituita dal filtraggio attivo è stata da me percepita come semplicemente superiore a quella espressa dal filtraggio passivo.

Pulizia, focalizzazione, separazione ed "attenzione" ai particolari:

La restituzione di questi parametri, da parte dell'Isol-8, è avvenuta, secondo me, con qualità ancora maggiori rispetto al riferimento passivo (quest'ultimo comunque valutato come chiaramente superiore a confronto col collegamento diretto alla rete)

Restituzione della scena:


Molto simili, per quel che riguarda, le due soluzioni di filtraggio...con le notazioni "critiche", esposte sopra, relative all'Isol-8.

Bhe...direi che per il momento non mi viene in mente altro (ma dato che è la seconda volta che scrivo il tutto potrei essermi dimenticato qualcosa)...nel caso aggiungerò in seguito.
Ovviamente se ci sono domande o chiarimenti resto a disposizione,
Un caro saluto,

Luciano siciliani succhiagliani

siciliani luciano 2 t.jpg
siciliani luciano 2 t.jpg (21.84 KiB) Osservato 1712 volte

Modificato da - ACROBAT il 03/12/2006 03:49:11



pfuiiiii...già me so' cagato er cazzo....

mario, hai visto almeno come è problematica la cosa?

questa fatica la faccio per te....



mario,

lo vedi...lo vedi....?

alfrè...tu che dichi?
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 7:14

mario,

tu che penzi che accadesse se ne contrasterebbi uno di questi?

guarda che faccia ti metto....è de milàn...tu dovresti invitarlo a sentire l'impinato...

lui verrà a trovarti in carrozzella a nuoto sul lambro, tu aspetta la piena e vedrai che lui scende...
Allegati
andrea campanini babbeo.jpg
andrea campanini babbeo.jpg (22.68 KiB) Osservato 1711 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 7:24

CHE PALLE!
Immaginate uno che vi attacca una pippa del genere a voce, prenderebbe tanti di quei calci alle palle (metaforici...........e metà dentrici) da pensarci ben bene la volta successiva!
Secondo me questo lo fa pure "dal vivo"., attira qualche malcapitato a sentire l'impianto e gli piazza i suoi sproloqui!
Perchè non vai a fare questo lungo sbroloquio (sbroloquio) ad un negoziante oppure a Bebo Moroni quando lo incontri?
Postarlo su un forum è come picchiare uno legato.
La straziante pervicacia di far conoscere le sue sensazioni, il suo pensiero.....parte modesto....striscia sottotono......poi attacca l'apoteosi!
Non penserete che l'abbia letto tutto.........neh!
Questo fa RIMPIANGERE le recensioni e tutto l'armamentario di cazzate ad esse collegate!
Ma come si permette.....ma chi glielo permette di ammorbare l'aria, di scassare la minchia a gente per lo più già al limite del collasso neuro- psicologico!




questo fu il commento d'epoca

LA STORIA li ha portati altrove, dopo essersi massacrati a micro e macro, a nero infrastrumentale, intrastrumentale son venute giù con la pioggia le gefrustazioni, è risorto il bebbismo luttuoso, sono sorti i minchia del disagio schietto

si è un po' offuscato il franzesismo jellatico...e questo non è un bene...

di positivo c'è che il di pietro è diventato editore, giornalista, inviato, fotografo, intervistatore, insegnante di lumini e fuochi fatui, affiancato al maestro e sopra al matarazzo

pur continuando a fare il clisteri in ospedale
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: linciano succhigliani

Messaggio da leggereda tran quoc » 27 ago 2016, 7:30

talvolta con quelle recensioni si calmavano, si lenivano

atrimenti SAMMAZZAVANO COME CANI ROGNOSI RABBIOSI DILANIANDOSI E MORDENDOSI FEROCEMENTE DENTRO AL CERVELLO

noooooooooooooooooooo....le casse elettrostatiche non sono direttive e muovono più aria con meno energia

come la scoreggia...che da lì trasse epopea


eeeeeeeeeeeeeh....erano i tempi del caccoso.....lo sono ancora...

c'era anche la sinergia...SPUNTAVA massimino colantoni leoni e ci metteva la sinergia...

ora per calmarli ci vuole il bastone del bebbo, la garenzia di belloservizio dello scapin e le nuove sale di esposizione dei brillocchi

sale e tabacchi...si capisce!


prezzi nuovi....quello si...comprensivi di tutto meno che del comprendere checcazzo comprano affà...

chettelodicoaffà?
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Prossimo

Torna a NATICA DA DIPORTO

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 271 ospiti

cron