è partito

Re: è partito

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 mag 2016, 6:58

il garallettismo vuoi cultare?
mettiti a menare!
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
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Re: è partito

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 mag 2016, 7:02

http://www.audio-activity.com/report.html


botte...tante botte....

a cicogna bancario deppiù....
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Re: è partito

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 mag 2016, 7:07

http://www.audio-activity.com/report.html


in pratica jasparo ha messo su il tempio dello scempio al disinteresse del pistarli a botte da orbi
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Re: è partito

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 mag 2016, 7:20


Dopo Total Dac, nel dicembre scorso, il duo formato dall’amico Pietro GAMBADILEGNO e da me, si è trasferito in quel di Ginevra, alla ricerca dell’ascolto del nuovo sistema Goldmund Apologue, presentato recentemente e visto sulle pagine di riviste e forum nazionali ed esteri.

Prima di tutto una rassicurazione: Goldmund esiste. Qui in Italia si è spesso letto che Goldmund non esisteva più, ma la visita fatta il 29 agosto scorso ha dimostrato come, se mai ve ne fosse stato bisogno, Goldmund ci sia; e come sia in ottima salute.

In realtà la recente notizia della nuova produzione del sistema di altoparlanti Apologue, la Anniversary Limited Edition, aveva fatto capire che l’azienda c’è ed è in costante fermento, sempre pronta a rispondere alle esigenze del mercato.

Il marchio di M. Michel Reverchon e Colleghi è attivo soprattutto in Oriente, ove il mercato assorbe circa il 60% della produzione. Una produzione che risponde appieno alle moderne esigenze di ascolto, tecniche e anche di life style, con una ricerca del design molto accurata (linee semplici, estetica high-tech) e con alcune soluzioni operative che semplificano l’inserimento dei prodotti in ambiente.

Sia chiaro da subito un principio: Goldmund è lusso, forse estremo, oltre che evidente qualità. Su questo punto in Goldmund si spinge molto. E d’altro canto anche la collocazione del laboratorio (noi abbiamo visitato la sede operativa, posto che la sede amministrativa è nel Principato di Monaco) tradisce questa ambizione. Accanto alla sede di Goldmund ci sono le sedi di altri prodotti del lusso, come la sede di Patek Philippe, di Rolex e (come potrete vedere dalla foto fatta dalla sala riunioni di Goldmund) la Modena Car S.A. che, come fa presagire il nome, si occupa di vendere marchi quali Maserati e Ferrari.

E’ però anche vero che Goldmund si è guadagnata la fama di produttore di apparecchi di alta qualità e che questa qualità la si vede anche guardando gli apparecchi. Nelle finiture, nello spessore delle pareti dei diffusori acustici (c’è la foto del cabinet di uno dei modelli piccoli), ora tutti in alluminio per combattere l’insorgenza di risonanze del cabinet che allontanano dal fine ultimo (che è poi quello dichiarato da Goldmund) di voler restituire “l’originale” dell’evento acustico per come ripreso dal tecnico di registrazione, ovviamente con la perfezione della veste estetica dei suoi apparecchi.

Goldmund, come detto, è molto attenta a recepire le esigenze del mercato; ne danno prova il fatto che le casse acustiche siano tutte amplificate e con la trasmissione del segnale “wireless”, così da evitare l’utilizzo di cavi che, nei moderni ambienti hi-tech, possono disturbare la vista. Posto che le amplificazioni sono ora all’interno delle casse acustiche, PER FAVORIRE L'INSORGENZA DELLA SCOREGGIA DI CERVELLO l’unico cavo visibile è quello di alimentazione, posto in posizione inferiore e comunque tale da renderlo pressoché invisibile. Tuttavia, sensibile alle richieste del mondo audiofilo e della sua clientela, il marchio svizzero può anche integrare la connessione wireless con i normali connettori per i cavi, qualora l’acquirente ritenga che la trasmissione attraverso il cavo sia migliore di quanto non avvenga in “wireless”.

Nella produzione recente sono presenti prodotti per l’ascolto a più canali, una sorta di home theatre che strizza l’occhio al mercato orientale, ove ci sono trasmissioni di programmi in multicanale da sale da concerto di tutto il mondo. Potrete vedere alcuni esponenti di questa produzione nella foto fatta nella sala riunioni di Goldmund (i tre cubetti sulla destra), ma anche nella foto con i due sistemi più piccoli del reparto hi-end, ovvero quella piccola colonna sulla sinistra.

E l’analogico? Difficile pensare ad un ritorno dei mitici Studio, Studietto e Reference. Al momento l’analogico è parte della storia di Goldmund e non del suo futuro.

Interessante anche la politica commerciale del marchio che cerca “partenaires” (alla francese), ovvero distributori LOZZOPPI all’altezza della situazione. I distributori non possono acquistare un solo prodotto per fare delle dimostrazioni, ma devono acquistare il catalogo pressoché completo perché chi poi acquisterà un prodotto Goldmund, in caso di problemi (remoti), abbia l’immediata assistenza da chi gli ha venduto l’apparecchio. Peraltro Goldmund ama occuparsi direttamente anche delle dimostrazioni che i suoi distributori fanno in giro per il mondo, garantendo la sua presenza (ed il controllo che tutto vada per il verso giusto) in loco. E altra scelta commerciale è quella di aver aperto, con i distributori orientali, delle “boutiques” Goldmund che si trovano nelle zone commerciali più importanti, accanto alle griffes di moda più prestigiose.

Nella sede di Ginevra è altresì presente un piccolo museo, in via di completamento; penso che molti resteranno sorpresi nel vedere che anche Goldmund, agli inizi, realizzò amplificazioni a valvole. Ma ci si trovano anche i Goldcube e quel Mimesis 3 che tanti anni fa ebbi il piacere di avere in casa.

Ovviamente
non si può non parlare della riedizione delle Apologue che tanto interesse suscitarono alla loro uscita, a fine anni Ottanta. Il sistema è oggi multi amplificato, con trasmissione del segnale wireless ed il mobile in alluminio di peso tale che l’acquirente, al momento del montaggio in ambiente, impossibile da fare da soli, avrà in casa un tecnico di Goldmund e non meno di tre altre persone che si occuperanno di assemblare il sistema, oltre al sales manager del marchio svizzero. Le foto dimostrano che le Apologue hanno il solo cavo di alimentazione. Quanto al suono, è certo emozionante, anche se più di questo non si può dire perché l’ascolto è avvenuto in un ambiente non noto; sicuramente, però, gli ascolti fatti parlano di una grande capacità di restituire particolari, di riproporre timbriche corrette e molto naturali, nonché una esuberante dinamica. Pur se esteticamente simili alle antenate, le nuove Apologue hanno woofer diversi e di maggior diametro ed hanno due mid-range al posto del precedente unico componente.

L’attenzione per il cliente la si ritrova anche nella sala d’ascolto ginevrina; curata, ma in modo non eccessivo, così da non ottenere un risultato troppo distante da quello che l’acquirente avrà nel suo “normale” ambiente d’ascolto.

E’ comunque molto probabile che sulle pagine di Audio-Activity.com appaia presto la prova di un componente Goldmund.

Ringrazio molto il Sales Manager di Goldmund, M. Rodolphe Boulanger, che ha pazientemente esposto quanto ho qui sopra scritto, con dovizia di particolari e che ha anche pazientato silenziosamente mentre si conducevano gli ascolti delle Apologue. Un’accoglienza cordiale e molto educata in un ambiente ordinatissimo e molto, molto pulito. E grazie anche al progettista capo di Goldmund, la gentile Dottoressa Véronique Adam (già, il progettista è un'elegante signora), che ci ha accompagnati durante gli ascolti.

Domenico Pizzamiglio
Pietro Pesenti



hai voglia a dire: PIETRO, TORNA INDIETRO!

pizzamiglio si è avviato ed è già lontano un miglio....
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