lo splendore del disagio

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Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:47

Bellissime domande, alle quali è un vero piacere rispondere. :D

Partiamo dall'ultima, vale a dire dalla eventuale dipendenza della risposta del nostro apparato uditivo.



c'è splendore nel disagio
bisogna riconoscerlo e istituire la medaglia al disagio
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:48

Quanto alla curva ottimale per ogni diffusore, occorre distinguere tra due tipi di segnali musicali: quelli di breve durata e quelli di maggiore durata.


questo è eroico, sembra enrico totti che lancia la stampella di salvataggio
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:50

Per i primi -i transienti- la risposta migliore è quella perfettamente lineare, se la ripresa microfonica è stata a sua volta effettuata con microfoni lineari (che sono l'eccezione e NON la regola... purtroppo !).


ci sono tre tipi principali di disagio:
- tecnico
- economico
- sociale
questo li ha tutti e tre in massimo grado
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:51

Per i segnali di più lunga durata, come le note di una tastiera o di un organo, la risposta ideale è quella in cui la somma dell'energia che arriva direttamente dal diffusore e quella delle prime riflessioni dalle pareti dell'ambiente è il più lineare possibile. Sempre a condizione che la registrazione sia ineccepibile.



io ne riconosco la funzione chiuretica-ciurlietica-diuretica
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:53

Nella cruda realtà accade che nove decimi dei microfoni di ripresa abbiano enfasi in gamma medio-alta, intese a compensare la perdita di dettaglio causata dalla riverberazione nella sala di ripresa, quando si sta ad una carte distanza dagli strumenti. Per questo i diffusori migliori hanno curve di risposta che tendono a calare molto gradualmente in gamma alta.



guardate che mettere su questo apparato fregnacciomini, curare il funzionamento mentale a devianza di battimenti, alimentarlo a combustione allucinogena, non è cosa facile e semplice

richiede....
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 6:58

Nella cruda realtà accade che nove decimi dei microfoni di ripresa abbiano enfasi in gamma medio-alta, intese a compensare la perdita di dettaglio causata dalla riverberazione nella sala di ripresa, quando si sta ad una carte distanza dagli strumenti. Per questo i diffusori migliori hanno curve di risposta che tendono a calare molto gradualmente in gamma alta.


c'è una elaborazione immenza, seppure a virgola mobile, c'è applicazione decennale, forse più
costante, pesante, sacrificosa, c'è da leggere fotocopie, compulsate testi, confrontarsi con cadeddu
si tratta di dare delle risposte senza neppure sapere di cosa cazzo si tratta
è un ometto straordinario e sacrificale
e poi ci vuole capacità di invenzione tartarina, una fantasia che potrebbe portarlo, cioè...lo ha già portato, a volare in elicottero nel tunnel della metropolitana

un tunnel lungo, buio....
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 7:00

Non solo... ma un diffusore la cui risposta fuori asse contenga forti picchi e buche tende a suonar male in tutti gli ambienti riflettenti, come sono la pratica totalità degli ambienti domestici. E' inutile equalizzarne la risposta in asse...!

Questi sono solo dei primi spunti per un possibile approfondimento.

Saluti
F.C.



c'è un intero disagio!
è rappresentato solo in parte ma si intravvede l'immensità e la completezza
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 7:01

http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f5#p112644

LA CASA DEL DISAGIO

con tanti ricoverati...eeehm...ospitati....
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 7:08

Bluenote ha scritto:
Credo di aver letto da qualche parte, che la risposta in frequenza in gamma alta delle cuffie deve essere diversa da quella dei diffusori, a causa della distanza, praticamente nulla, tra orecchio e sorgente sonora.
Quale e' la curva migliore per un diffusore e soprattutto, perche' ?
E quanto e' dipendente dalla risposta del nostro apparato uditivo ?



alla CASA DEL DISAGIO se fai una domanda spunta un ometto e ti risponde
è come il cucù dell'orologio a cucù, arriva l'ora e lui ESCE e fa cucù
se invece l'orologio si guasta il cucù non esce e non fa cucù, prova a chiedergli come funziona un auto parlante: non fa cucù
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Re: lo splendore del disagio

Messaggio da leggereda tran quoc » 26 apr 2016, 7:14

Quale e' la curva migliore per un diffusore e soprattutto, perche' ?
E quanto e' dipendente dalla risposta del nostro apparato uditivo ?



gli si sta formando attorno una setta, forse addirittura otta, di esigenti disagiati del minchionare aggratis
è la confraternita del KUKU' KLANG KLAN

chiedono domande che son già risposte nella loro immensità diversiva
l'ometto del cucù deve saltar fuori e rispondere, deve alimentarli a scienza, cultura, politica di recchia, destini futuri e còrciulanza di straforo

in cambio ne riceve disagio economico, pidocchieria convulsa, attentati al sapere nascosto, richieste di kit maltesi

la notte non ci dorme e la mattina all'ora del caffè c'è sempre la cicoria
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