non facciamo solo sprizz e spruzz
http://www.nonsoloaudiofili.com/LinkCli ... 32&mid=662
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giacchè a sprazzi
In Italia l'attività del giornalista è fondata su una precisa deontologia, regolamentata da una legge (N° 69 del 3 febbraio 1963) in base alla quale è stato creato un organismo, l'Ordine nazionale dei giornalisti, in cui tutti coloro che esercitano tale l'attività hanno l'obbligo di iscriversi. Ecco perché chi non fa parte dell'Ordine ma si spaccia per giornalista, commette di fatto un reato non potendo, ai sensi della legge, definirsi tale
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E' reato quindi spacciarsi per quello che non si è ma, diversamente da altre professioni normate (tipo l'avvocato e il medico), chiunque può legittimamente impegnarsi in un'attività assimilabile a quella del giornalista. E' la stessa Costituzione italiana che tutela la libera manifestazione del pensiero, pur negando la possibilità di definirsi "giornalista" a chi non ha seguito un certo percorso e non è iscritto all'albo. Termino questo lungo inciso, l'avrei tranquillamente risparmiato al lettore se in rete non corressero alcune "schizofreniche" voci circa l'illiceità dello scrivere liberamente, le quali hanno investito anche la mia persona.
alpiedi di freddo
mozarteum
Inviato ieri alle 11:33 quindi il 27 agosto del 22
Aldofranci ha scritto un post di cui condivido tutto.
Aggiungo che la verosimiglianza puo’ essere un obiettivo ragionevole purche’ si lascino una decina di giorni di intervallo fra l’ascolto live di un pezzo acustico di grande orchestra e quello riprodotto.
Sentire un pezzo tosto e immediatamente il giorno dopo accendere lo stereo e’ una delle esperienze piu’ umilianti che un audiofilo possa provare.
Per quanto mi riguarda, parlo solo per me ovviamente, l’ascolto casalingo lo considero un po’ come sfogliare le pagine di una bellissima rivista d’arte dove sono raffigurati i quadri che amiamo di piu’.
I quadri -trasposto il oaragone in ambito musicale- sono le composizioni piu’ che gli interpreti e trovo sbagliata l’idolatria di questi ultimi.
Sfogliarla accresce il
desiderio di vederli dal vivo a meno che non sussitano oggettivi impedimenti (familiari, di salute, economici). Ma ricordo che l’audiofilia e’ molto costosa e un dac esoterico costa come duecento concerti della Filarmonica di Berlino in Block A alla Philarmonie o non saprei quanti concerti Rock e Jazz
Sentire un pezzo tosto e immediatamente il giorno dopo accendere lo stereo e’ una delle esperienze piu’ umilianti che un audiofilo possa provare.
tran quoc ha scritto:http://www.mosshi-fi.com/forum/viewtopic.php?p=219719#p219719
manca l'effige della faccia ma è la FOTO del MORTO che trovi al cimitero
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