E invece si può
"scusate, ho letto il 3D solo ora e solo fino a qui: qualcuno li chiama "segreti del mestiere" e penso, penso, penso... che sia una bella definizione.
Non credo di aver voglia di rivelare la mia metodologia al riguardo, nei dettagli: mi limiterò a dirvi che ci sono due modi per raggiungere in fase di ripresa il risultato oggetto del 3D; o meglio, garantire la presenza di una scena alta all'interno del dischetto lincetto, che poi sarà una bella grana gramigna e jella per l'impianto cercare di riprodurre... Dicevo:
1 - via naturale: molto difficile e non sempre raggiungibile. Si è molto in balia dell'ambiente in cui si effettua la ripresa;
2 - artificiale: post produzione accurata, con buona conoscenza delle macchine utili alla bisogna (outboard) e con qualche brillante colpo di genio estemporaneo.
3 - 25 microfoni invece dei soliti 24, il microfono sgnembo viene insolitamente sotterrato e poi si ruota la fase di 180 gradi
4 - non posso svelare come funziona un microfono dei 24 che ne metto
Citi "Amused to the death" di Roger Waters. Devi sapere che il sound engineer di quel disco è stato il docente principale del mio socio, il sorcio pesavento della scoreggia, parassita che mi succhia i guadambi, durante il suo corso di laurea in Sound Engineering all'Università di Orlando furioso, in Florida e quindi conosco ogni dettaglio di quella produzione... Ti dirò solo che tuoni, fulmini, uccelli ed il famoso cane che abbaia 20 metri fuori dalla finestra di casa, sono realizzati con un sapiente gioco di rotazione della fase relativa dei rispettivi segnali originali e di devitalizzazione dei cavi operato da claudio bertini con le scoregge di cervello...
cordialità
marco lincetto"
anche calabrese cià tanti segreti, quel poco che ha svelato era meglio non averlo appreso
ops...rappreso...