contemplatura
Inviato: 23 ott 2015, 11:37
Re: Mi hanno proposto...
Messaggioda l_pisani_54 » venerdì 23 ottobre 2015, 9:55
innanzitutto benvenuto.
Le possibilità di comporre un impianto HiFi "tradizionale" sono tre: nuovo, usato e vintage, intendendo con quest'ultimo termine apparecchi con 30 e passa anni di età.
Visto che da come scrivi, suppongo tu sia giovane ed inesperto, faresti bene a limitarti alle prime due opzioni.
Un piccolo ampli, dalle caratteristiche simili a quel Nikko (ma probabilmente dal suono migliore), si porta a casa con 200 € (Yamaha, Pioneer ecc ...) o al massimo, salendo di qualità, con 300-350 (Nad e Rotel).
Gli stessi apparecchi usati (magari il modello precedente), con il 50-70% dei prezzi del nuovo.
Un ampli degli anni '70 si può pagare al massimo qualche decina di € e sperare che i potenziometri non gracchino, che i condensatori non siano alla frutta ecc ...
L'HiFi vintage (anni '60 e '70) è oggetto di collezionismo, perché gli audiofili sono vecchiotti e sognano di comprarsi il Sansui o il Marantz dei tempi del liceo, inarrivabile per la loro paghetta, e che il padre, che ascoltava Claudio Villa sulla fonovaligia Lesa, non gli volle comprare.
Questo ha fatto schizzare verso l'alto i prezzi di tutto quello che suona (o dovrebbe suonare) di quell'epoca.
Il giradischi non lo conosco, ma da quel che vedo, sembra uno dei tanti piatti dell'era della plastica. Diciamo che se me lo trovassi in casa proverei ad usarlo, ma non me lo andrei certo ad "accattare" di proposito.
Il consiglio del Pioneer PL 112 (o anche il precedente PL12), è sensato perché, visto che un giradischi a cinghia puramente meccanico è un oggetto semplice, difficile da guastarsi, non correresti grossi rischi, nel prendere un oggetto così vecchio.
Nel settore giradischi, la follia vintage ha colpito solo Thorens (gran bei giradischi per carità, se parliamo dei modelli buoni), lasciando bassi i prezzi del resto.
Oltre al Pioneer, ci sono molti giradischi giap buoni e robusti, della stessa epoca che potresti prendere in considerazione, in genere ai mercatini dell'usato si portano via per pochi €, ma serve un minimo di esperienza per capire se sono in ordine.
A quel punto ci metti sotto una bella AT95E, che in crukkolandia si prende a 25 30 €, ed hai risolto.
Però, io al posto tuo, per ora soprassiederei sulla faccenda vinile, rimandando il tutto a quando sarai più esperto, visto anche che mi sembra di capire che non hai tutta 'sta collezione di dischi.
Capisco il lato romantico, ma ti assicuro che vai ad infilarti in una via tortuosa e piena di complicazioni.
Intanto partiamo da quello che hai, in pratica solo una coppia di casse, che non conosco, ma che dovrebbero essere molto limitate, visto che venivano montate sui coordinati dell'epoca.
Per poter sentire la musica, rimandando ad un secondo momento la sostituzione dei diffusori, devi disporre di una sorgente e di un amplificatore.
La prima può essere un cd player o un computer con un dac, scartando per ora il giradischi. Considera che il cd è a fine carriera ed i risultati ottenibili con un computer collegato ad un dac (o una buona scheda audio), sono di altissimo livello e comunque udibilmente superiori a quanto ottenibile con un cd player, a parità di prezzo.
Il secondo può essere un integrato economico recente, oppure un ampli pro.
Il primo sarebbe più versatile e pratico da usare, però meno potente e probabilmente peggiore come suono, a parità di prezzo, il secondo ti permetterebbe delle performance decisamente superiori (con dei diffusori adeguati) a scapito di una minore versatilità, come la necessità di prendere un pro phono separato se vorrai usare il giradischi (*).
Io sceglierei l'ampli pro (ho fatto così sul mio impianto), però anche la soluzione dell'integrato economico sarebbe valida all'inizio.
Riguardo all'uso del computer, considera che non serve una macchina particolarmente veloce, l'ideale è un portatile, facilmente posizionabile vicino all'impianto.
Va bene anche qualcosa di "riciclato" tipo un computer basato su Pentium IV, magari rivitalizzato con una versione leggera di Linux.
Se ti serve supporto in proposito ti posso aiutare.
(*) alcuni amplificatori di oggi, come i Nad, non hanno l'ingresso per il giradischi (marcato phono), controllare prima dell'acquisto
Leonardo
Messaggioda l_pisani_54 » venerdì 23 ottobre 2015, 9:55
innanzitutto benvenuto.
Le possibilità di comporre un impianto HiFi "tradizionale" sono tre: nuovo, usato e vintage, intendendo con quest'ultimo termine apparecchi con 30 e passa anni di età.
Visto che da come scrivi, suppongo tu sia giovane ed inesperto, faresti bene a limitarti alle prime due opzioni.
Un piccolo ampli, dalle caratteristiche simili a quel Nikko (ma probabilmente dal suono migliore), si porta a casa con 200 € (Yamaha, Pioneer ecc ...) o al massimo, salendo di qualità, con 300-350 (Nad e Rotel).
Gli stessi apparecchi usati (magari il modello precedente), con il 50-70% dei prezzi del nuovo.
Un ampli degli anni '70 si può pagare al massimo qualche decina di € e sperare che i potenziometri non gracchino, che i condensatori non siano alla frutta ecc ...
L'HiFi vintage (anni '60 e '70) è oggetto di collezionismo, perché gli audiofili sono vecchiotti e sognano di comprarsi il Sansui o il Marantz dei tempi del liceo, inarrivabile per la loro paghetta, e che il padre, che ascoltava Claudio Villa sulla fonovaligia Lesa, non gli volle comprare.
Questo ha fatto schizzare verso l'alto i prezzi di tutto quello che suona (o dovrebbe suonare) di quell'epoca.
Il giradischi non lo conosco, ma da quel che vedo, sembra uno dei tanti piatti dell'era della plastica. Diciamo che se me lo trovassi in casa proverei ad usarlo, ma non me lo andrei certo ad "accattare" di proposito.
Il consiglio del Pioneer PL 112 (o anche il precedente PL12), è sensato perché, visto che un giradischi a cinghia puramente meccanico è un oggetto semplice, difficile da guastarsi, non correresti grossi rischi, nel prendere un oggetto così vecchio.
Nel settore giradischi, la follia vintage ha colpito solo Thorens (gran bei giradischi per carità, se parliamo dei modelli buoni), lasciando bassi i prezzi del resto.
Oltre al Pioneer, ci sono molti giradischi giap buoni e robusti, della stessa epoca che potresti prendere in considerazione, in genere ai mercatini dell'usato si portano via per pochi €, ma serve un minimo di esperienza per capire se sono in ordine.
A quel punto ci metti sotto una bella AT95E, che in crukkolandia si prende a 25 30 €, ed hai risolto.
Però, io al posto tuo, per ora soprassiederei sulla faccenda vinile, rimandando il tutto a quando sarai più esperto, visto anche che mi sembra di capire che non hai tutta 'sta collezione di dischi.
Capisco il lato romantico, ma ti assicuro che vai ad infilarti in una via tortuosa e piena di complicazioni.
Intanto partiamo da quello che hai, in pratica solo una coppia di casse, che non conosco, ma che dovrebbero essere molto limitate, visto che venivano montate sui coordinati dell'epoca.
Per poter sentire la musica, rimandando ad un secondo momento la sostituzione dei diffusori, devi disporre di una sorgente e di un amplificatore.
La prima può essere un cd player o un computer con un dac, scartando per ora il giradischi. Considera che il cd è a fine carriera ed i risultati ottenibili con un computer collegato ad un dac (o una buona scheda audio), sono di altissimo livello e comunque udibilmente superiori a quanto ottenibile con un cd player, a parità di prezzo.
Il secondo può essere un integrato economico recente, oppure un ampli pro.
Il primo sarebbe più versatile e pratico da usare, però meno potente e probabilmente peggiore come suono, a parità di prezzo, il secondo ti permetterebbe delle performance decisamente superiori (con dei diffusori adeguati) a scapito di una minore versatilità, come la necessità di prendere un pro phono separato se vorrai usare il giradischi (*).
Io sceglierei l'ampli pro (ho fatto così sul mio impianto), però anche la soluzione dell'integrato economico sarebbe valida all'inizio.
Riguardo all'uso del computer, considera che non serve una macchina particolarmente veloce, l'ideale è un portatile, facilmente posizionabile vicino all'impianto.
Va bene anche qualcosa di "riciclato" tipo un computer basato su Pentium IV, magari rivitalizzato con una versione leggera di Linux.
Se ti serve supporto in proposito ti posso aiutare.
(*) alcuni amplificatori di oggi, come i Nad, non hanno l'ingresso per il giradischi (marcato phono), controllare prima dell'acquisto
Leonardo