scroodge 11:22 (August 19 11:22AM )
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E poi vi è un altro problema. Non so voi, ma dopo l'ultimo acquisto importante avvenuto due anni fa io non sento più l'esigenza di fare aquisti. Sto bene così.
lui è il socio...
tra poco gli PIOMBA compositore e cantante....secondo me gli sommuoverà l'impinato...
Il blog di Marco Lincetto
L’Arte della Registrazione secondo Marco Lincetto
31 ago 2014 |
L’Arte della Registrazione secondo Marco Lincetto
Cos’è l’Arte della Registrazione? È la capacità di catturare e riportare su disco, in qualunque formato esso possa manifestarsi, l’essenza, l’anima, lo spirito dell’evento musicale che si è svolto in un determinato luogo ed in un determinato momento.
I mezzi tecnici non hanno mai consentito – non consentono oggi e non consentiranno probabilmente mai – di realizzare una “copia conforme e riproducibile” della realtà di un evento sonoro, anche e soprattutto perché ogni evento sonoro – laddove per evento sonoro possiamo intendere anche la “riproduzione” di un evento sonoro – sarà sempre differente, per il solo fatto di essere accaduto in momenti diversi.
Un medesimo brano musicale suonato da un medesimo musicista anche in rapida successione sarà sempre differente. Figuriamoci quanto potrà essere “riproduzione” della registrazione di quell’evento…
Dati questi presupposti bisogna quindi intendere la registrazione non tanto come un quadro iperrealista, ma come un quadro impressionista.
La musica è sempre differente, ma ogni evento è caratterizzato da alcuni tratti sostanziali, rappresentati dalla personalità dell’interprete, dalla personalità dell’acustica del luogo in cui l’interprete si esprime e anche, ovviamente, dalla tipologia di musica rappresentata.
Il grande sound engineer – ma io preferisco usare il termine tedesco tonmeister, che molto meglio descrive la funzione di colui che è deputato a documentare un evento sonoro musicale – saprà usare i mezzi più adatti di volta in volta per trasferire sul disco l’essenza emozionale di quel particolare momento e lo potrà fare al meglio sicuramente se padrone della tecnica, ma soprattutto – e questo in via imprescindibile – se dotato delle conoscenze di natura squisitamente umanistica delle musiche e dei musicisti che si appresta a registrare.
Soltanto conoscendo a fondo la natura degli strumenti, l’essenza della trama musicale e nel migliore dei casi anche i tratti salienti della personalità artistica dell’interprete, il grande tecnico potrà trasferire sul disco l’emozione di quel momento e far sì che il suo lavoro possa essere definito, a sua volta, Arte.
Quindi, a differenza di quello che a prima vista si può pensare, non è sufficiente lo sfoggio di accurate conoscenze tecniche e l’utilizzo di attrezzature sofisticate per garantire una grande registrazione sonora: è certamente necessario, ma è invece indispensabile anche una conoscenza e un amore per la musica, e un grande rispetto per la personalità degli interpreti. Caratteristiche, appunto, proprie dell’umanesimo.
La logica conclusione di questo mio pensiero è che non contano tanto le tecniche e le macchine, che sono semplici ingredienti a disposizione del cuoco: a seconda della pietanza che sta per preparare, il cuoco utilizzerà gli ingredienti di volta in volta necessari per raggiungere il miglior risultato possibile (se deve preparare un piatto di carne grigliata userà certi ingredienti, se deve preparare un dolce ne userà altri, molto differenti).
Infine posso affermare che l’ascoltatore saprà con naturalezza riconoscere una grande registrazione nel momento in cui, ascoltando un determinato disco, proverà un indefinibile, ma certo, brivido di emozione.
Marco Lincetto
A proposito di Marco Lincetto
Marco Lincetto è il fondatore di Velut Luna. Nasce a Padova nel 1961, figlio del grande compositore e pianista Adriano Lincetto, scomparso appena cinquantanovenne nel 1996. Suona il clarinetto, si diploma al liceo classico e per qualche anno studia giurisprudenza a Bologna. Prima di dedicare interamente la sua vita alla Musica, lavora per diversi anni come fotografo professionista. Specializzato in ritrattistica e foto di reportage, è stato allievo di Franco Fontana e nella seconda metà degli anni ’80 si forma alla bottega di Pino Settanni a Roma. Dal 1995 è alla guida di Velut Luna nei molteplici ruoli di imprenditore, produttore e ingegnere del suono (o, come lui ama definirsi, tonmeister). Oltre che per Velut Luna, è accreditato nei ruoli di Sound Engineer ed Executive Producer per etichette discografiche quali Decca, Cpo, Chandos, Brilliant Classic, ARTS, E1 Music/Koch International Classics, Universal e molte altre.