Biggy 07:59 (May 11 07:59AM )
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Purtroppo la crisi generale e del settore ha inventato l'utente dallo slogan "I want to believe", quello che pensa che con 1000€ si possano ottenere risultati da 100mila, che gli oggetti da 10mila dovrebbero costare 1000, che bastano un PC, il DRC, un qualunque DAC da 200€, ampli e diffusori pro per superare sistemi milionari.
Purtroppo sono c@zz@t€ signori.
Derivano anche dalla visione dell'hiend che é stata diffusa negli anni
dagli operatori, che hanno puntato a inventarsi un tipo di suono (senza bassi, con alti enfatizzati e medioalti in primo piano) per
accalappiare vecchi polli facoltosi con effetti speciali, e poi a mantenere sempre insoddisfatti gli stessi vecchi polli e spennarli progressivamente facendo leva sulla loro
costante insoddisfazione e quindi frustrazione, mentre i giovani squattrinati scappavano da queste follie.
Chi
come me ha avuto la capacità
di capire come andavano le cose, la tenacia di non scappare e di mandare a c@g@r€ sia chi gli proponeva m€rd@ sia chi ostracizzava le sue scelte, ha composto un sistema hiend che
fa quello che dovrebbe fare un sistema hiend, cioè suonare tutto, bene, anche forte, tenendoti incollato lí senza fatica per ore, che quando come ho fatto ieri metti su un live di Lou Reed, chiudi gli occhi e avverti le sensazioni di quando sei andato a sentirlo.
Io dubito fortemente che le soluzioni
"populistiche" lette finora possano dare le stesse sensazioni.
Non é illudendo così
la gente che si rivitalizza un settore, ma facendo sentire loro cosa può fare
un vero sistema hiend, e iniziando a proporre oggetti dal sicuro valore, riducendo il marasma di marchi e oggetti inutili, ripartendo dalla storia dell'hifi
e quei marchi che l'hanno creata, smettendola di proporre alla gente valvolari da 2,75W e monovia per suonare solo jazz acustico a due strumenti, diffusori
coi wooferini striminziti, elettroniche radiografanti.
Se proponi sistemi che valgono realmente la spesa composti da marchi
che hanno una storia DI TRUFFA CONTINUATA E INCAPACITA' ACCLARATA , un valore sul mercato oltre che sonoro, suoni completi e sane
filosofie musicali, soluzioni tecniche all'avanguardia, insomma che offrano garanzie, allora chi ascolta anche se ora non può comprare, intraprenderá un cammino per arrivare a quel livello che diventerà un sogno da raggiungere.
Se invece offri
oggetti cantinari (irrivendibili) che sentendoli storci subito il naso mentre il venditore cerca di convincerti che quello é il suono reale e che la colpa é delle registrazioni e dell'ambiente d'ascolto
(tutte SCUSE), i piú (intelligenti) scapperanno... e
non é il prezzo il problema, ma il fatto che quanto viene proposto a quei prezzi suona davvero da fare schifo: é questa una delle principali ragioni della crisi del settore.
E finiamola con le scuse delle registrazioni (farebbero tutte schifo...invece sono gli impianti
a radiografarle e/o a non farcela a reggere il carico di un pó di compressione) e dell'ambiente (
ampiamente spravvalutato ...
é l'impianto che suona per primo), ripartiamo dalla buona corrente elettrica (elemento
cruciale ma misconosciuto, probabilmente
occultato intenzionalmente) che fa suonare buoni impianti che suoneranno bene (tanto meglio quanto é migliore) ogni registrazione in ogni ambiente, che oltre ad essere
la verità é quello di cui la gente ha bisogno: non sentirsi dire invece che per ascoltare bene deve sentire solo jazz in sale dedicate da 30/40mq
con trattamento acustico professionale ANDOSTA' ?.Post edited by Biggy at 2015-05-11 08:08:09
Emanuele lanzellotti, da messina ( sicilianuzzo di recchia).
http://forum.videohifi.com/discussion/c ... nt_4970063bernardo veda,
..poi spuntano gli epigoni....gli esagoni...e chi ci rimette è il direttore
DIPINTO come un grande mascalzone incapace, millantatore e truffatore...un GALERANTE PORCACCIONE...
tra le righe e tra le pieghe