Alta risoluzione o alta fregatura?
Ciao Lucio.
Permettimi, ma stavolta ho bisogno di darti del tu per affrontare questo delicato argomento. Spesso nelle pagine del tuo sito ci si imbatte in lamentele e impedimenti di vario tipo da parte dell'ormai famosissimo fattore waf, ebbene questo Natale, la mia cara mogliettina mi ha completamente sbalordito e spiazzato facendomi trovare sotto l'albero un bellissimo lettore Sony NWZ-A15S Walkman.
Il piccoletto (pesa solo 65 grammi) è in grado di leggere e decodificare file in alta risoluzione fino a 24 bit / 192 Khz, insomma, incredibile ma vero, proprio la consorte mi ha spalancato le porte per l'ingresso nel mondo della musica in alta risoluzione!!!
Approfittando della promozione natalizia della Linn Records ho scaricato gratuitamente una stessa traccia audio in 3 formati diversi, Il brano è tratto dalla compilation 24-bits of Christmas 2014 traccia n. 1 “Almost Like Being In Love”
Di seguito le caratteristiche tecniche dei 3 file scaricati:
• MP3 a 320Kbps (massima qualità raggiungibile da un mp3 per chi ha poca dimestichezza) dimensione 4,9MB
• CD QUALITY FLAC 16bit 44.1kHz dimensione 29 MB
• Studio Master (192) FLAC 24bit 192kHz dimensione 135 MB (file in alta risoluzione)
La scelta del “brano test” non è stata casuale, mi sono documentato sul web, purtroppo non riesco a ricordare il sito, dove si spiega come la perdita di qualità dovuta alla compressione mp3, si fa sentire maggiormente nei brani jazz dove c'è un uso particolarmente veloce e ritmico dei piatti ed in generale nelle frequenze più elevate di un qualsiasi brano musicale.
Al lettore in questione ho collegato la mia fedele compagna, ovvero la cuffia Sennheiser HD 449, la ascolto ormai da 2 anni, è rodatissima e a mio avviso è molto equilibrata e dettagliata, con lei è facile cogliere particolari e sfumature anche sottili. Con grande attesa ed emozione ho iniziato i miei ascolti, aspettando di ascoltare finalmente la qualità di un brano in altissima risoluzione! Ebbene dopo numerosi ascolti ripetuti non sono riuscito a scorgere nessunissima differenza qualitativa tra i 3 formati!!!!
Sconcertato e avvilito ho proseguito il test coinvolgendo la cara mogliettina (quindi un altro orecchio) ma anche lei non è riuscita a distinguere alcuna differenza! Incredulo e frastornato ho prospettato lo stesso test a un caro collega audiofilo che si è presentato in ufficio con una cuffia AKG K518, perché pensavo fossero le mie cuffie a non essere all'altezza anche se hanno un valore di mercato di 99 euro! Ebbene anche lui non è riuscito a individuare alcuna differenza, anzi, di primo acchitto ha affermato che il brano Mp3 sembrava avere una maggiore articolazione in gamma bassa!
Ok, calma e sangue freddo, mi convinco che per apprezzare le differenze è solo necessario collegare il lettore ad un impianto HI-FI vero e proprio. In salone troneggia l'accoppiata ampli + diffusori Rotel RA980BX - B&W DM603, insieme i 2 fanno del dettaglio, dell'apertura in gamma medio alta, della dinamica e dell'estensione in gamma bassa la loro forza e la loro bellezza, ma con mio enorme stupore le differenze tra i 3 tipi di file non si percepiscono in alcun modo!!!!!!
Lucio!?!?!?!? Di che cosa stiamo parlando!?!?!?!?!?!?!?!?!? Cosa sta succedendo!?!?!?!?!?!?!? Il buon Giulio Andreotti affermava: “A pensar male si fa peccato� ma spesso ci si indovina!”
E io sono arrivato a pensare che le case discografiche, con questi fantomatici file in alta risoluzione, hanno solo cercato un modo per rilanciare l'ormai esaurito mercato discografico. In realtà l'orecchio umano, a parità di master, non è in grado di percepire alcuna differenza tra un file in alta risoluzione, un file in qualità CD ed un file Mp3!
E a questo punto dobbiamo tessere anche le lodi di chi ha concepito e brevettato l'algoritmo MP3 perché è riuscito a comprimere i file senza che l'orecchio umano se ne potesse accorgere!
Aggiungo e chiudo che, utilizzando la stessa catena di cui sopra, riesco a percepire invece notevoli differenze tra un'edizione musicale standard ed una in versione rimasterizzata, invito tutti ad effettuare una prova andando semplicemente su Spotify (versione gratis), settare nelle impostazioni “Qualità Alta” ed ascoltare brani in versione rimasterizzata, anche con la mia Sennhaiser è immediata la percezione dell'altissima qualità di questi brani a riprova che le cuffie sono di qualità HI-FI! Ricordo che in streaming ascoltiamo “banali” MP3 a 160 Kbps ma la qualità di ascolto delle tracce rimasterizzate è notevolissima e percepibilissima!
Il lettore Sony si è aggiudicato le 4 stelle della conosciutissima rivista What HI-FI quindi non posso pensare che sia il lettore la causa di tutto.
Lucio fammi luce perché vedo solo un colore: il nero!!!!!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it
LC
Caro Fabrizio,
non conosco il lettore in questione quindi non posso commentare se possa essere lui (o meno) il collo di bottiglia. Controllerei che non abbia dei setting per i quali anche i file ad alta risoluzione vengano in qualche modo castrati. Al di là di tutto, però, ciò che mi dici non mi suona affatto sorprendente. Già in un vecchissimo articolo del 1998 (!!!) mettevo in guardia circa la bontà della compressione MP3, che ad alti bitrate confonde ben più di un ascoltatore. Ascoltare in cuffia non basta, perché perdi le informazioni ambientali e, forse, il tuo impianto non è in grado di mettere in evidenza le differenze che ci sono ma che, soprattutto, bisogna saper riconoscere.
Sto parlando, naturalmente, di differenze tra MP3 e file non compresso. Per quanto riguarda l'alta risoluzione la questione si fa più delicata ed elusiva. C'è persino chi sostiene che in certi casi l'alta risoluzione sia dannosa anziché benefica, ne abbiamo già discusso in passato su questa stessa Rubrica. La verità sta probabilmente nel mezzo e dipende fortemente dalla qualità dei master di studio. Se questi sono già di qualità non eccelsa sarà difficile che un file ad alta risoluzione possa fare miracoli. Prova a mettere tutto sul PC, con un buon DAC USB e vediamo che succede. Una cosa è certa, le Case discografiche stanno provando in tutti i modi di venderci ancora una volta le stesse cose che già possediamo in N formati, ma questo l'abbiamo capito da tempo. In alcuni casi ne vale la pena, in altri no.
In tutto questo discorso, comunque, c'è qualcosa che mi sfugge: perché gli audiofilii siano così fissati con la qualità delle sorgenti digitali. L'ho detto tante, tantissime volte: le differenze spesso sono trascurabili e diventano inesistenti se a monte di tutto non c'è un impianto all'altezza. Meglio concentrare le proprie fissazioni su diffusori e acustica ambientale. È su questi due fattori che si gioca il 90% della partita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
http://forum.videohifi.com/discussion/3 ... lle-mie/p1
http://www.tnt-audio.com/edit/lettere.html#1
stimolato dall'ennesimo scazzo parlazzo del lippe DESTOCAZZO sono andato a trovare lucio
è quanto tempo che non andavo a trovare lucio cadettu, il professore sardegnolo, non mi sono perso nulla
lucio, ordunque, concentriamoci su diffusore e acustica ambientale: per fare quello che vogliamo fare, cosa dobbiamo fare ?
ciai avuto una quindicina d'anni, lucio, e ancora non ci hai detto neppure i fondamentali semplici...
ciai ancora tempo...aspettiamo e speriamo!
lucio, perchè chiamarle fissazioni? ciai problemi di disturbo mentale?
uno si occupa di quello che non funziona e cerca di farlo funzionare; non funziona da trentanni anche perchè ci sono i lucio che non informano
e poi la colpa diventa fissa altrui?
vabbè...pigliamo la parola fissazione sul leggero, RESTA che un tale IMBECILLE QUADRATO non sa informare, con ciò turbando il mercato e stuprando la scienza che un professore universitario dovrebbe aver imparato a rispettare parlando solo del cazzo che conosce