de lincettibus sputandum est

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Messaggio da leggereda moss » 27 giu 2012, 6:56

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Pugno di ferro in guanto di Velut: LA GRANDE RINCORSA
di Marco Lincetto
Pugno di ferro in guanto di Velut: LA GRANDE RINCORSA

Viviamo un momento strano.

Laddove il termine "strano" ha un’accezione negativa. La stranezza consiste principalmente nel fatto che, per mille motivi che qui non mi interessa analizzare, stiamo assistendo ad una inusitata proliferazione di guru della domenica, santoni operanti sia a livello privato (semplici appassionati, che si ammantano di un’aura di santità, caritatevole) che a livello pubblico (operatori, che "decidono" di essere in possesso della ricchezza del verbo assoluto, da donare in cambio di venerazione e denaro). Non che questo fenomeno sia assolutamente nuovo; ma certamente negli ultimi due, tre anni si è ingigantito, cominciando a destare seria preoccupazione negli uomini di buona volontà che operano onestamente nel nostro bellissimo settore: la musica riprodotta.

Ma qual’ è la molla su cui tali equivoci personaggi, testè brevemente tratteggiati, fanno leva? La Grande Rincorsa di cui al titolo di questo mio nuovo articolo. La Grande Rincorsa di ogni appassionato verso la ricerca e, possibilmente, il raggiungimento dell’Assoluto nella riproduzione del suono; nel raggiungimento della conoscenza dei parametri che al di là di ogni ragionevole dubbio consentano a lui stesso di poter dire: "Ho finalmente l’impianto in grado di ripropormi la Verità del suono". E questo è il grande equivoco di fondo, giacchè, come in tanti interventi da me proposti sulle riviste "di carta" e sul "nostro" amato Forum, tale assoluto, tali certezze sono, ahimè, irraggiungibili.

L’Assoluto, soprattutto nel campo della musica suonata, registrata e riprodotta, semplicemente non esiste. Esiste invece la malafede o nella migliore delle ipotesi l’ignoranza e la follia di alcuni (sempre di più) che pretendono di imporre il "loro" proprio assoluto (quindi, relativo) a chi è facilmente condizionabile da qualche parola ad effetto o da qualche giocattolo dalla foggia strana (ed inquietante).

A tali personaggi in cerca d’autore mi piace augurare un luminoso futuro in ospedale psichiatrico oppure dietro alle sbarre di una cella: soluzioni direttamente proporzionali al grado di follia e/o di malafede di tali esseri.

Passiamo ora a parlare degli argomenti a noi tutti cari. Leggendo con attenzione le preziose colonne del nostro Forum, mi rendo conto che vi sono alcuni temi che ritornano con frequenza nelle domande dei partecipanti. Prendendo in esame le problematiche legate al mondo della musica acustica eseguita (e ripresa) dal vivo, noto che almeno tre sono gli elementi preponderanti oggetto di dibattito: la Scena sonora, la Dinamica e la Timbrica. Come dire, con tutto il rispetto per le Sacre Entità che colgo ad esempio, padre, figlio e spirito santo (in minuscolo, per rispetto a quelli "veri"). E dunque, parliamone, dal nostro punto di vista, forse privilegiato, partendo proprio dalla

SCENA SONORA.

Troppo spesso mi capita di leggere affermazioni che vorrebbero indicare questo parametro di valutazione di un evento live e della sua speculare riproduzione domestica come eccessivamente sopravvalutato nei pensieri degli audiofili.

Ebbene, ovviamente non è cosìl'ovvietà è ancora peggio dell'assoluto....

Certamente però mi voglio porre nei panni dell’appassionato che se ne va ad un concerto di musica classica per la prima volta, magari in una chiesa, magari seduto in posizione laterale a 15 o 20 file dal palco. Certamente il poveretto si farà l’idea che tutti i discorsi sulla localizzazione degli strumenti, sull’altezza, sulla larghezza e sulla profondità, possano essere considerati delle emerite baggianate… Se, però, questo appassionato, dopo questa prima esperienza, insiste nella frequentazione di concerti dal vivo, presenziando ad eventi in sale dalle differenti caratteristiche acustiche e soprattutto alternando la propria posizione rispetto al palco, ora vicina, ora lontana, ora centrale, ora laterale, si renderà conto di quanto possa essere impossibile poter dare un giudizio in via assoluta alla "qualità" della scena sonora ascoltata, e, diversamente, "ascoltabile" a casa propria. Per inciso, tali considerazioni possono essere considerate di natura generale nei confronti anche degli altri parametri di valutazione di cui parlerò in un’altra occasione.

Torniamo quindi a ribadire la parola d’ordine che guida in modo roccioso la mia linea di pensiero, ovvero: RELATIVITA’.

Se noi ci poniamo in terza fila rialzata, in posizione centrale, di una sala da concerto ideale, dotata di tempo di riverbero pari a circa 1,8 secondi con decadenza media, e sul palco si sta esibendo una grande orchestra sinfonica, potremo con grande naturalezza percepire un meraviglioso fronte sonoro, larghissimo, altissimo e profondissimo, ed anche chiudendo gli occhi potremo "vedere" ogni sezione strumentale, ogni solista nella sua naturale ed esatta posizione. Via via che nella medesima sala ci si allontana dal palcoscenico, percepiremo una progressiva riduzione dell’ampiezza di ciascuna delle tre dimensioni, fino a percepire un ascolto quasi mono posizionandosi in fondo alla sala.

Ma allora, qual’ è la verità dell’ascolto? Qual è l’ascolto "giusto" e, conseguentemente, qual è il modo giusto di ascoltare un evento di questo tipo a casa propria? La risposta è semplice: ciascuno di quelli descritti è il modo giusto, ciascuno di quelli descritti è il modo sbagliato, senza tema di smentita.

Ciascuna di queste realtà corrisponde al vero, aggiungendo però il prezioso ed irrinunciabile concetto latino che recita: "HIC ET NUNC", qui e adesso. Tali variegate realtà possono quindi, correttamente, essere documentate in una ideale registrazione, in una ideale "fotografia sonora" dell’evento, considerando ovviamente la naturale approssimazione rispetto alla realtà, dovuta all’imperfezione dei mezzi tecnici oggi a nostra disposizione, su cui esprimerò la mia opinione fra breve.

Nel momento in cui l’ingegnere del suono si pone il problema di come documentare un determinato evento reale al cui cospetto si trova ad operare, deciderà evidentemente secondo la propria esperienza e soprattutto secondo il proprio gusto estetico. Nel mio caso personale sono dell’avviso che nel momento in cui si porta in casa di un appassionato un disco che contiene come oggetto di prioritaria ed assoluta importanza un programma musicale, sia indispensabile proporlo nel modo migliore possibile ovvero documentando su disco l’ipotetico ascolto della altrettanto ipotetica terza fila della sala ideale: e quindi un ascolto che possa offrire la più spettacolare delle immagini sonore, estesissima in ogni dimensione, dando quindi evidentemente la precedenza alla godibilità assoluta della Musica contenuta nella registrazione, a prescindere dall’eventuale negatività della sala in cui è stata ripresa, forzando, se è il caso, la ripresa stessa al fine di ottenere i risultati tecnici migliori, finalizzati alla massima valorizzazione del contenuto musicale.

Ma questo è ovviamente il mio punto di vista.

Altra corrente di pensiero ritiene invece giusto cercare di riportare fra le pareti domestiche "esattamente" quanto percepito in un determinato spazio sonoro, a prescindere dagli eventuali "difetti" acustici caratterizzanti tale spazio. Devo dire che per brevissimo periodo, all’inizio delle mie esperienze in questo settore, anch’io avevo un’idea di questo tipo. Poi però mutata, col progredire dell’esperienza. Tale punto di vista, estremo, presenta infatti il fianco ad una fondamentale critica, legata all’oggettiva limitatezza dei mezzi di ripresa e di riproduzione dell’evento concerto. Non è infatti mai male sottolineare con forza che quando ciascuno di noi è presente ad un concerto, percepisce una serie di stimoli che vanno a colpire non solo il semplice senso dell’udito, ma anche la vista, l’olfatto, il tatto. Un concerto dal vivo rappresenta un’esperienza percettiva totalizzante, in cui il nostro corpo con tutti i propri sensi attenti è immerso nell’evento stesso; e se uno dei parametri, financo il più importante in questo caso, ovvero l’udito, è negativamente condizionato dalla posizione d’ascolto infelice o dall’acustica imperfetta della sala, ci penseranno gli altri sensi, con la fondamentale mediazione del nostro cervello, a compensare le lacune. Tale tipo di sensazione è oggi lontanissima dal poter essere riportata fra le quattro mura domestiche. A meno di non poter disporre di un sofisticato sistema audio video, multicanale e con il video in 3D proiettato su schermi di tipo IMAX… Ma ancora mancherebbero gli odori…

tranne che da me dove scoreggio all'UOPO

Comunque tant’è: tornando a volare "bassi", sui parametri a noi più semplicemente familiari, spero di aver una volta di più chiarito il concetto più importante. Il suono, in via assoluta, non esiste; esiste solo in relazione ad un momento ed un luogo determinato e pure in quel momento ed in quel luogo due diverse persone potranno percepire un’idea di quell’evento necessariamente differente, pur di poco.

Tutto questo porta ad una risposta penso molto importante e per certi versi anche un po’ dolorosa oppure, a seconda dei punti di vista, emozionante. Come "deve" suonare il proprio impianto hi-fi può essere deciso solamente da noi stessi, dopo un lungo, faticoso, affascinante percorso di crescita personale, che prevede la instancabile frequentazione delle più differenti sale da concerto, l’ascolto dei più variegati gruppi strumentali e solisti. Solo a quel punto sapremo cosa cercare nell’oggetto da noi deputato alla riproduzione dei suoni; doverosamente consapevoli della limitatezza dei mezzi tecnici. Doverosamente consapevoli che quanto va benissimo a noi potrà non andare bene per un altro appassionato che ha svolto un percorso differente dal nostro o più frequentemente dispone di un apparato percettivo differente.

A questo proposito mi piace concludere questo mio intervento citando un esempio che mi appare decisamente illuminante. Un componente di fondamentale importanza per chi registra musica dal vivo è la cuffia. Nella maggioranza dei casi si sarà infatti costretti a prendere decisioni spesso non successivamente modificabili grazie all’ausilio di questo strano e per certi versi innaturale mezzo d’ascolto.

Vox populi pare che io realizzi registrazioni apprezzabili. Di eccellente livello sono anche le registrazioni effettuate dal mio collega ed amico Matteo Costa. Spesso una mia registrazione ha moltissimi punti di contatto con una realizzata da Matteo: siamo in qualche modo intercambiabili. Però nel modo di valutare i suoni usiamo sistemi radicalmente differenti: io uso una cuffia Beyerdynamic DT880, un componente senza il quale mi sento nudo e indifeso e senza il quale oggi non affronterei mai una registrazione dal vivo. Matteo usa invece una Sony di target medio basso, chiusa. Ebbene, se io indosso le sue Sony, soffro e non riesco a capre nulla, così come soffre lui quando indossa le mie Beyerdynamic.

Cosa significa tutto ciò? RELATIVITA’, RELATIVITA’, RELATIVITA’…





un euro per ogni volta che ha spacciato robba ASSOLUTA e paolino camperebbe di rendita....


il fatto che sia abituale monitorare con la cuffia non lo rende meno DEMENZIALE....in assoluto!

quello che si ascolta in cuffia è il massimo, il parossimo del suono avulso ed incongruente...

l'esempio che porta il balenco mostra come ciascuno ci trae le informazioni che vuole attraverso ABITUDINE!
moss
 
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 9:53

Marco Lincetto 8. September
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Ieri ho visto il BELLISSIMO film di Daniele Vicari sulle ben note, tragiche, vicende del G8 2001.
E si è riavvivata la RABBIA NERA.

Io cittadino onesto ESIGO sapere perchè i responsabili di vicende ormai ACCERTATE senza ombra di dubbio siano ancora a piede libero.
Questi NON SONO STATI NEMMENO SOSPESI DAL SERVIZIO!

Io li voglio vedere marcire in galera, a partire dal capo della polizia di allora.

Non si può più tergiversare sulla più grossa macchia che infanga la dignità dello Stato Italiano dai tempi del fascismo.
ALTRO CHE SPREAD, CAZZOOOOOOOOO!!!!!!

E uno dei principali responsabili è TUTTO IL PARLAMENTO, TUTTA LA CLASSE POLITICA, che non ha MAI voluto accreditare una commissione d'inchiesta parlamentare su questa vicenda.

Questa gente ci ha coperto d'infamia davanti al mondo, noi italiani, tutti.

E anche noi, qui, che cazzo... MA FACCIAMO QUALCOSA, UNA BUONA VOLTA, ANZICHE' STARE SOLO A PARLARE E BlA, E BLA, E BLA.

BEBO, dove sei? Tu stai dentro la "politica": fai qualcosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IO SONO PRONTO A SOTTOSCRIVERE QUALSIASI INIZIATIVA POPOLARE.
Post edited by Marco Lincetto at 2012-09-08 09:10:46
Marco Lincetto

http://forum.videohifi.com/discussion/2 ... ta-rabbia-


un reietto del genere umano che si indigna,

bestia nera con rabbia nera, patisce le ingiustizie

a me ha sempre dato l'idea di essere un pazzo convulso sfondato scollato ed avulso

ciavrò azzeccato?


Io cittadino onesto...dice il piccione...

eh no...pezzo di merda....non sei un cittadino onesto, sei un diffamatore, linciatore, banditore da solo ed in concorso

oltre che un balenco somaro che TRUFFA il prossimo suo rifilandogli la monnezza che cià nella testa!


e sbotta....checcazzo sbotti sor fregnò?
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:05

http://forum.videohifi.com/discussion/2 ... ta-rabbia-

QUESTO NON E' AMMISSIBILE IN UN PAESE CIVILE.

La professionalità delle forse d'intervento dovrebbe essere ben altra cosa.
Marco Lincetto


gli fa eco mangiaciappi maltese alberto

QUESTO NON E' AMMISSIBILE IN UN PAESE CIVILE.


eggià...in un paese civile...ANDOSTA' ?

ci son diffamatori, linciatori, banditori, stupratori di scienza e di informazione in questo paese civile e LIBERO

liberato affinchè la informazione circolasse per dare LIBERTA' di decidere!

siamo approdati all'abbottato ed al mortodifame compagno bebboia

libertà e informazione soffocata, conculcata da queste carogne...da questi SPRANGATORI PERMANENTI che bolzaneto gli fa una pippa!

questo BALORDO cià un fratello poliziotto....così dichiarò...perchè non ci RIPORTA il giudizio di suo fratello sui poliziotti di bolzaneto?

siamo sicuri che non avra da SBOTTARE almeno in famiglia, siamo sicuri che almeno in famiglia di padre adriano non c'è da indignarsi da bestia nera...

suvvia...registra il parere e lo mette su youtube....


il parere del lincetto sul boia dell'informazione di recchia lo conosciamo, è adorante e succube...sbotta ma lecca...

è la fine della civiltà?

no, è la fame!
moss
 
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:09

michele.marche 8. September
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E' stato un momento in cui la democrazia è andata a farsi fottere
Cordiali saluti
Michele

www.vanigliaecannella.it



'stu piezze 'e mmerda!
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:20

Marco Lincetto 8. September
Posts: 22,058Industry
Io sono disponibile ad alzare il culo dalla sedia: certo non da solo.
Bisogna essere realisti e le cose possono essere messe in moto da chi ha un minimo di organizzazione per farlo.
Mi pare che qui ci sia un certo Bebo Moroni che frequenta la politica attiva da parecchio tempo: quindi chiedo a Bebo se vede la possibilità di mettere in atto una grande manifestazione popolare di piazza per ricordare al mondo, e al governo, che noi vogliamo giustizia.
Nel caso, io ci sarò, a mie spese.
Marco Lincetto
"...avete vinto voi, ma almeno non si potrà dire che io sono stato vostro complice..."

http://forum.videohifi.com/discussion/2 ... ta-rabbia-



chiede giustizia al killer...chiede libertà al kapò...chiede politica al fascista stalinista...al boia che con un tozzo di pane si fa grillino fritto con besciamella...

era lì lì per finire berlusconiano a rimorchietto del socialistetto


il resto è tutta INCOMPRENSIONE che trova...non lo leggono e non lo capiscono...

o più semplicemente lo conoscono...



p.s.

MANCA nella fase attuale il NEMICO ESTERNO da indicare, il bebboia non ne fa cenno nell'editoriale

mai come ora il NEMICO esterno è attivo e cattivo

c'è rocchi con remusic....rivista

c'è jasparo con la jasparazione....rivista

c'è giogio mogio con rivista.....nemico puzzone...

c'è gattabria con tanto di redazione con wasky di pesciolini e tanti puzzoni messi là.....rivista

c'è sbisà chi lo sbisà con rivista mercatino youtubino

una rivista al giorno toglie il forum di torno

ed il balordo ancora non attacca col pianto antico e col nemico esterno moderno?

TORNA? la sua rivista senza il bollorino MEPAREMATTO! e vai col mozzi....il moroni nell'editoriale ha accennato solo alle riviste cartacee....ANDOSTANNO?....che fosse scollato ne ha dato tanti esempi, che sia arrivato al capolinea?

sperem!
moss
 
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:35

http://forum.videohifi.com/discussion/2 ... ta-rabbia-

sette pagine.....fa ORRORE il solo pensiero di poterci trovare il mozarteum...la donnicciola...il balenco primario robu...

alf900....alf 750 desmo....itch...robertoM erdaccione....saltalajella pasquale...effe-erre....

SCOMPARSO da poco il di gialleonardesco complottore intergalattico

SCOMPARSO da poco il minchievole alessandro bortolotti alemails assatanato dell'ora di religione (in effigie mostra pienamente la causa del disturbo) ...

la creme de la creme della balenchitudine di recchia rivomitata in OT...

s'azzuffano e s'ammazzano come cani rabbiosi...
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:36

mozarteum

in auricula mortis

et mortaccis suis suinis
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 11 set 2012, 10:43

dimme te come può uscirne sano di mente uno ridotto a questo stadio

impinato frattocchiato corridoiato alemails

sonace il dischetto lincetto e sei COMPLETO!
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 21 ott 2012, 19:22

altro botto




moss
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MessaggioInviato: 21 Dic 2006 10:20 am Oggetto: altro botto



http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=48866


Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico
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2450 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 00:39:17
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quote:
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quote:
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Per il momento ho solo voluto mettervi sull'avviso. Sto cercando alleati e spero che presto chi ha un po' di forza si unisca a me nella battaglia (finale, probabilmente) che dovrà per forza di cose cambiare certi equilibri di potere che stanno distruggendo ogni possibilità di crescita positiva del nostro settore.



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Se non ti spieghi meglio come pretendi che noi possimo capire?
Bye Giorgio

Modificato da - best-groove il 21/12/2006 00:36:57



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Se mi spiegassi meglio, senza opportuni appoggi e sostegni, rischierei letteralmente la carriera e la pelle.
Spero di poterlo fare quanto prima.

Cordialità

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
"... ho da far cose più serie, costruir su macerie e mantenermi vivo..." F.Guccini



Commento:

Scrive Lincetto: "Spero di poterlo fare quanto prima."
Che cosa, spiegare o rischiare la carriera e la pelle?

Non è che io sono già morto e non me ne sono accorto?


Nel thread è cominciata la sarabanda per "stanarlo", ricordate Microfast e le foto dell'impianto......una cosa simile però più drammatica.....ricordate cosa usci fuori......le tendine....il vaso di fiori.....
Riusciranno a stanarlo?
Noi intanto ci gustiamo lo spettacolo, per ora emerge quanto di seguito riportato:



Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico
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2450 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 02:03:31
--------------------------------------------------------------------------------
Una famosa rivista di settore sta dando credito ad un ciarlatano, sostenendo concetti errati, con la consapevolezza di farlo, per strategia di mercato.
Mi correggo: a più ciarlatani.

Cordialità

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Modificato da - MARCO LINCETTO il 21/12/2006 02:05:56

Modificato da - MARCO LINCETTO il 21/12/2006 02:06:42




Commento:

pfui....l'ho scampata bella.....sono più ciarlatani.....pensavo che avesse SCOPERTO che stanno dando credito a me!
Ue.....ragassuoli..... occhi incollati eh!
C'è una tale atmosfera natalizia in giro che l'epifania rischia di essere spostata al 2 di Agosto!

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la vita è letteratura, qualche volta diventa fumetto.
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oltre......like a rolling stone.....

moss











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MessaggioInviato: 21 Dic 2006 04:14 pm Oggetto: Re: altro botto

moss ha scritto:

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Per il momento ho solo voluto mettervi sull'avviso. Sto cercando alleati e spero che presto chi ha un po' di forza si unisca a me nella battaglia (finale, probabilmente) che dovrà per forza di cose cambiare certi equilibri di potere che stanno distruggendo ogni possibilità di crescita positiva del nostro settore.



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Se non ti spieghi meglio come pretendi che noi possimo capire?
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Modificato da - best-groove il 21/12/2006 00:36:57



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Se mi spiegassi meglio, senza opportuni appoggi e sostegni, rischierei letteralmente la carriera e la pelle.
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Commento:

Scrive Lincetto: "Spero di poterlo fare quanto prima."
Che cosa, spiegare o rischiare la carriera e la pelle?

Non è che io sono già morto e non me ne sono accorto?


Nel thread è cominciata la sarabanda per "stanarlo", ricordate Microfast e le foto dell'impianto......una cosa simile però più drammatica.....ricordate cosa usci fuori......le tendine....il vaso di fiori.....
Riusciranno a stanarlo?
Noi intanto ci gustiamo lo spettacolo, per ora emerge quanto di seguito riportato:


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Mi correggo: a più ciarlatani.

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Commento:

pfui....l'ho scampata bella.....sono più ciarlatani.....pensavo che avesse SCOPERTO che stanno dando credito a me!
Ue.....ragassuoli..... occhi incollati eh!
C'è una tale atmosfera natalizia in giro che l'epifania rischia di essere spostata al 2 di Agosto!








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2452 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 14:49:09
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Io sono sinceramente dispiaciuto di aver lanciato il sasso e ritirato la mano, cosa questa che, come ben sapete, non sta nelle mie corde.
E quindi MI SCUSO DI QUESTO CON TUTTI.

Però.

Cerco di spiegare laddove possibile alcuni concetti.
1 - quando parlo di "rischio di vita", evidentemente non mi riferisco all'ipotesi di poter essere "fisicamente" ammazzato da qualcuno, ma esserlo "praticamente", nel senso che se la mia carriera piomba nell'abisso, a 46 anni quasi, non credo di potermi riciclare facilmente in altri ambiti lavorativi. Ed il rischio che chi oggi si sta deontologicamente comportando male, possa riuscire ad affossare subdolamente la mia carriera è concreto. Esattamente come sta riuscendo a prendere in giro quasi tutti, senza che quasi nessuno se ne renda conto.

2 - ciò che vorrei tanto gridare ai 4 venti non rientra certo nella categoria "infrazione alla legge". Compete l'ambito ben più delicato e forse importante della deontologia professionale, dell'onestà intellettuale, della coerenza dei principi.

3 - ciò che ha, come si dice, fatto traboccare il vaso della mia pazienza è un singolo episodio, recentissimo e potenzialmente palese a tutti, se si sa dove guardare, anche se ben dissimulato da una sapiente e ben diretta strategia mediatica. E' tuttavia solo l'ultimo di una serie di episodi che messi in fila, sommati fra loro, da esattamente 20 mesi stanno abbastanza cambiando lo scenario dell'editoria di settore italiana. In peggio ovviamente.

4 - In peggio ovviamente, ho detto. Resta un'opinione la mia, però. Il concetto di peggio o meglio sappiamo essere relativo. E per questo io penso che il punto di partenza per capire dove sta il bene e il male, il meglio e il peggio sia la valutazione DELL'ONESTA' INTELLETTUALE E DELLA COERENZA DEL COMPORTAMENTO DEGLI OPERATORI E DEI GIORNALISTI, UNITA ALLA VALUTAZIONE DI UN EFFETTIVO RISCONTRO NEI FATTI, PIU' CHE NELLE PAROLE.
Io non so se sono meglio o peggio di tanti altri - quein sabe? - però intimamente so di essere una persona corretta, intellettualmente onesta e coerente con i propri principi, e spero che anche voi abbiate capito questo di me, in questi anni di conoscenza.

Io parlerò, senz'altro parlerò, indicando tutto ciò che di storto ho percepito, con nomi e cognomi. Però lo farò solo nel momento in cui non sarò solo a farlo. Senz'altro mi sarà preziosissimo un movimento di opinione popolare favorevole da parte di voi carissimi amici, ma in questo caso non potrò rinunciare all'appoggio anche di professionisti di "qua dalla barricata". Se troverò tale sostegno fra gli ottimi amici che ci ospitano in questo spazio, parlerò in questo spazio, altrimenti lo farò in altri ambiti del nostro settore.

Un'ultima parola, molto importante, per dare il GIUSTO PESO alle mie parole.
Probabilmente agli occhi di molti potrà sembrare che si stia facendo un polverone attorno ad argomenti frivoli e non REALMENTE importanti. Si stia cioè cercando di dare un peso specifico a cose che, in realtà, se raffrontate "ai veri problemi della vita", non possano vantare un grammo dell'importanza che io sto cercando di conferire loro.
Tuttavia, per una volta in più, spero che possiate capire che per me - nel relativo - questi argomenti si traducono nel pane quotidiano con cui si sostiene la mia famiglia. Per cui, per me, tali fatti assumono l'importanza che in effetti sto conferendo loro. e tale importanza potrebbero assumerla anche per tutti coloro per cui l'onestà come concetto astratto e la trasparenza hanno un valore assoluto.

Spero veramente e sinceramente che possiate capirmi e che sappiate aspettare il momento in cui vi racconterò cosa sta succedendo, con la ricchezza di dettagli che lecitamente vi aspettate di conoscere.

Cordialità vivissima a tutti.

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MessaggioInviato: 21 Dic 2006 11:59 pm Oggetto: Re: altro botto


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moss ha scritto:

moss ha scritto:

http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=48866


Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico


Italy
2450 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 00:39:17
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Per il momento ho solo voluto mettervi sull'avviso. Sto cercando alleati e spero che presto chi ha un po' di forza si unisca a me nella battaglia (finale, probabilmente) che dovrà per forza di cose cambiare certi equilibri di potere che stanno distruggendo ogni possibilità di crescita positiva del nostro settore.



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Se non ti spieghi meglio come pretendi che noi possimo capire?
Bye Giorgio

Modificato da - best-groove il 21/12/2006 00:36:57



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Se mi spiegassi meglio, senza opportuni appoggi e sostegni, rischierei letteralmente la carriera e la pelle.
Spero di poterlo fare quanto prima.

Cordialità

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
"... ho da far cose più serie, costruir su macerie e mantenermi vivo..." F.Guccini



Commento:

Scrive Lincetto: "Spero di poterlo fare quanto prima."
Che cosa, spiegare o rischiare la carriera e la pelle?

Non è che io sono già morto e non me ne sono accorto?


Nel thread è cominciata la sarabanda per "stanarlo", ricordate Microfast e le foto dell'impianto......una cosa simile però più drammatica.....ricordate cosa usci fuori......le tendine....il vaso di fiori.....
Riusciranno a stanarlo?
Noi intanto ci gustiamo lo spettacolo, per ora emerge quanto di seguito riportato:


Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico
Italy
2450 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 02:03:31
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Una famosa rivista di settore sta dando credito ad un ciarlatano, sostenendo concetti errati, con la consapevolezza di farlo, per strategia di mercato.
Mi correggo: a più ciarlatani.

Cordialità

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
"... ho da far cose più serie, costruir su macerie e mantenermi vivo..." F.Guccini

Modificato da - MARCO LINCETTO il 21/12/2006 02:05:56

Modificato da - MARCO LINCETTO il 21/12/2006 02:06:42




Commento:

pfui....l'ho scampata bella.....sono più ciarlatani.....pensavo che avesse SCOPERTO che stanno dando credito a me!
Ue.....ragassuoli..... occhi incollati eh!
C'è una tale atmosfera natalizia in giro che l'epifania rischia di essere spostata al 2 di Agosto!








Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico


Italy
2452 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 14:49:09
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Io sono sinceramente dispiaciuto di aver lanciato il sasso e ritirato la mano, cosa questa che, come ben sapete, non sta nelle mie corde.
E quindi MI SCUSO DI QUESTO CON TUTTI.

Però.

Cerco di spiegare laddove possibile alcuni concetti.
1 - quando parlo di "rischio di vita", evidentemente non mi riferisco all'ipotesi di poter essere "fisicamente" ammazzato da qualcuno, ma esserlo "praticamente", nel senso che se la mia carriera piomba nell'abisso, a 46 anni quasi, non credo di potermi riciclare facilmente in altri ambiti lavorativi. Ed il rischio che chi oggi si sta deontologicamente comportando male, possa riuscire ad affossare subdolamente la mia carriera è concreto. Esattamente come sta riuscendo a prendere in giro quasi tutti, senza che quasi nessuno se ne renda conto.

2 - ciò che vorrei tanto gridare ai 4 venti non rientra certo nella categoria "infrazione alla legge". Compete l'ambito ben più delicato e forse importante della deontologia professionale, dell'onestà intellettuale, della coerenza dei principi.

3 - ciò che ha, come si dice, fatto traboccare il vaso della mia pazienza è un singolo episodio, recentissimo e potenzialmente palese a tutti, se si sa dove guardare, anche se ben dissimulato da una sapiente e ben diretta strategia mediatica. E' tuttavia solo l'ultimo di una serie di episodi che messi in fila, sommati fra loro, da esattamente 20 mesi stanno abbastanza cambiando lo scenario dell'editoria di settore italiana. In peggio ovviamente.

4 - In peggio ovviamente, ho detto. Resta un'opinione la mia, però. Il concetto di peggio o meglio sappiamo essere relativo. E per questo io penso che il punto di partenza per capire dove sta il bene e il male, il meglio e il peggio sia la valutazione DELL'ONESTA' INTELLETTUALE E DELLA COERENZA DEL COMPORTAMENTO DEGLI OPERATORI E DEI GIORNALISTI, UNITA ALLA VALUTAZIONE DI UN EFFETTIVO RISCONTRO NEI FATTI, PIU' CHE NELLE PAROLE.
Io non so se sono meglio o peggio di tanti altri - quein sabe? - però intimamente so di essere una persona corretta, intellettualmente onesta e coerente con i propri principi, e spero che anche voi abbiate capito questo di me, in questi anni di conoscenza.

Io parlerò, senz'altro parlerò, indicando tutto ciò che di storto ho percepito, con nomi e cognomi. Però lo farò solo nel momento in cui non sarò solo a farlo. Senz'altro mi sarà preziosissimo un movimento di opinione popolare favorevole da parte di voi carissimi amici, ma in questo caso non potrò rinunciare all'appoggio anche di professionisti di "qua dalla barricata". Se troverò tale sostegno fra gli ottimi amici che ci ospitano in questo spazio, parlerò in questo spazio, altrimenti lo farò in altri ambiti del nostro settore.

Un'ultima parola, molto importante, per dare il GIUSTO PESO alle mie parole.
Probabilmente agli occhi di molti potrà sembrare che si stia facendo un polverone attorno ad argomenti frivoli e non REALMENTE importanti. Si stia cioè cercando di dare un peso specifico a cose che, in realtà, se raffrontate "ai veri problemi della vita", non possano vantare un grammo dell'importanza che io sto cercando di conferire loro.
Tuttavia, per una volta in più, spero che possiate capire che per me - nel relativo - questi argomenti si traducono nel pane quotidiano con cui si sostiene la mia famiglia. Per cui, per me, tali fatti assumono l'importanza che in effetti sto conferendo loro. e tale importanza potrebbero assumerla anche per tutti coloro per cui l'onestà come concetto astratto e la trasparenza hanno un valore assoluto.

Spero veramente e sinceramente che possiate capirmi e che sappiate aspettare il momento in cui vi racconterò cosa sta succedendo, con la ricchezza di dettagli che lecitamente vi aspettate di conoscere.

Cordialità vivissima a tutti.

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
"... ho da far cose più serie, costruir su macerie e mantenermi vivo..." F.Guccini









audioendocrine
Average Member


Italy
2766 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 18:44:44
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Un nome provo a farlo io: Signoricci?


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Visto che sta quasi diventando un gioco, una sorta di "caccia alle streghe" perche' non giocare ipotizzando che sull'ultimo numero di F.di S. c'e' appunto una intervista a GCR dove viene specificato che il SACD in qualche modo e' in via di decomposizione. L'intervistato (che asserisce anche che una sua buona registrazione pubblicata come CD ha prestazioni sonore molto vicine ad un buon SACD), conclude dicendo quindi di voler puntare oramai su vinile e CD abbandonando il SACD.

Se poi aggiungiamo che proprio su questo forum il Sig. Lincetto (ennesimo thread sulla morte del SACD) aveva specificato di voler produrre d'ora in avanti solo SACD ibridi...il cerchio quasi quasi si chiude....

...dico quasi quasi si chiude perche' occorre aggiungere che mi pare di ricordare (in maniera molto approssimativa) che durante la precedente Direzione di F.di S. la collaborazione tra Velut Luna e la rivista stessa fosse piu' stretta di quanto, mi pare non lo sia adesso (e mi pare che siano piu' o meno 20 mesi che la Direzione e' cambiata).

Dico tutto cio' senza alcun interesse personale o vena polemica o critica alcuna, ma per puro spirito di osservazione e analisi dato che, se qualcuno questo thread rappresenta una questione di vita o di morte "professionale" per me rappresenta solo un esercizio di logica, quindi esprimo ogni concetto nella piu' totale asetticita' e neutralita'!

Roberto

P.S.Wherever I'm wrong please accept my apologies...

Modificato da - audioendocrine il 21/12/2006 18:51:38





Marco Lincetto
ex bubuluna - Discografico
Italy
2457 Messaggi post. Posted - 21/12/2006 : 19:34:46
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Non so se posso permettermi, ma invito tutti alla moderazione.
Eviterei di formulare, per il momento, ulteriori ipotesi.
Fidatevi, che a tempo debito chiarirò tutto.

Il problema è tanto sottile, quanto grave, ripeto; proprio perchè non si può liquidare con un'azione legale, che non c'entra nulla. Quando si ha che fare con i codici morali di comportamento diventa tutto tremendamente difficile.

Quel che dovevo dire, per il momento l'ho detto (e non ho sparso fango, ancora, su nessuno). I vostri attesi ed inevitabli commenti sono stati fatti e replicati: penso quindi che il 3D abbia, per il momento, esaurito i suoi temi.

Ritroviamoci qui fra qualche - breve spero - tempo.

Grazie dell'attenzione.

Cordialità a tutti.

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
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Commento:

alla fine non solo lo hanno stanato ma lo hanno centrato in pieno con un missile!
Se il fumo fa male.........qui ci scappa il morto!


Nel frattempo lo hanno chiuso!
......... il thread!

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la vita è letteratura, qualche volta diventa fumetto.
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oltre......like a rolling stone.....
moss





QUANDO SI CAGA SOTTO non diffama, non lincia e non da il bando....

bela e miagola

ha diffamato, linciato e dato il bando ma era ben spalleggiato....come chiede mafiosamente di esserlo....anzi veniva invogliato e sollecitato....
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Re: de lincettibus sputandum est

Messaggio da leggereda moss » 21 ott 2012, 19:35

moss
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Registrato: 03/09/06 18:20
Messaggi: 2623


MessaggioInviato: 06 Dic 2006 09:04 pm Oggetto: c'è tutto



www.videohifi.com/forum/topic.asp?ARCHI ... C_ID=48042

Le cose non stanno esattamente così.
A questo punto mi tocca riaprire un filone di discussione che in passato è stato foriero di fuoco e fiamme, ovvero la REALE capacità di un disco di riproporre l'evento reale.
La mia posizione, riassumendola in breve, consiste nel sostenere che la registrazione-riproduzione ESATTA dell'evento reale (e quindi tipicamente la sensazione d'ascolto dello spettatore a due terzi sala fronte palco) è lontana dall'essere raggiunta. Ed in realtà non sarà MAI raggiunta, vista l'inesistenza di una realtà oggettiva ripetibile.
Partendo da questo presupposto, l'obiettivo di una corretta registrazione - secondo il mio parere e la mia esperienza - consiste nel riportare in casa un fac-simile dell'evento che il più possibile riproponga le proporzioni fra i vari componenti di un gruppo: prorporzioni dimensionali, dinamiche e timbriche fra i componenti del gruppo stesso e fra loro ed un ambiente ipotetico (che quindi potrà essere reale o fittizio, poco importa), laddove l'ambiente deve essere funzionale alla musica e non viceversa.
Intendo dire che nel momento in cui ancora qualche ingenuo tecnico dell'ultima ora penserà di catturare l'evento sul palco piazzando due microfoni in terza fila, AVRA' CLAMOROSAMENTE TOPPATO, garantendo all'ignaro ascoltatore un suono confuso, cupo, lontanissimo dal garantire una pur vaga idea di quello che accadde REALMENTE sul palco.
Purtroppo, come ripetuto fino alla nausea, le nostre orecchie, in sinergia con i nostri occhi, col nostro olfatto e con quel mostruoso decoder che è il nostro cervello, sono uno strumento centomila volte più preciso e raffinato del più sofisticato impianto di ripresa e/o riproduzione del suono. Dunque l'esperienza di un tecnico che sa quello che fa, che conosce a menadito la realtà della musica e di ogni singolo strumento, porterà il tecnico stesso ad adottare sistemi spesso molto differenti da quelli che l'ignaro ascoltatore può solo lontanamente immaginare, per raggiungere una simulazione della realtà plausibile.

Quindi, in ultima risposta alla tua deduzione finale: no, non solo un professore di conservatorio potrà apprezzare una mia registrazione ( ed il successo dei miei dischi presso il pubblico più vasto sta lì a testimoniarlo...), ma chiunque.
L'importante è sapere che si sta ascoltando una delle mille interpretazioni possibili della realtà, nella fattispecie la mia, evidentemente plausibile, o come dice spesso Marco Cicogna "...attendibile...", alla luce di tutta una vita dedicata allo studio ed all'approfondimento delle problematiche relative.

Cordialità

marco lincetto / produttore discografico / proprietario di etichetta discografica
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Commento:

ricordo, per i non assidui, che ha raccontato in un 3ad che una volta non gli hanno fatto posizionare 24 microfoni ma solo 18.........ha fatto una scenata incredibile, ha ritirato la firma dalla produzione ed ha preteso di essere pagato di più (per danni morali)!
Se non hai un full moss non sai neppure cosa ti sei riportato a casa, altro che interpretazione attendibile della realtà visti i madornali errori in riproduzione di qualsivoglia impianto al mondo!
Col digitale poi...men che meno!
Cicogna poi vuole che il suono appaia generato nel suo ambiente!!!!!!!!!!!!
Con questi non ci sarebbe neppure bisogno di registrare, ognuno se la canta e se la suona come gli pare!



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