Un appello, primo ed ultimo, a Paolo Nuti, altrimenti irragiungibile per mail e visto l'insipienza del valtere che si balocca con l'amichetto suo matarasso e si è affratellato con l'amichetto mio majandato dove l'ho mandato.
Ho conosciuto Paolo Nuti come l'unica testa d'uovo del panorama italiano dell'aifai, direttore ed editore della grande corazzata dell'informazione tecnica, a livello mondiale, che fu audioreview, ridotta successivamente ad immondizia dai coniugi lucchesi e dal direttore tecnico montanucci; il Paolo Nuti del box tecnico sull'Eldorado, fulminante nella sintesi e nella esaustiva precisione descrittiva del suo contenuto tecnico; il Paolo Nuti degli scambi tecnici, poche occasioni, da cui ho imparato moltissimo.
Il Nuti si è poi dedicato ad altro, si dice con notevolisimo successo economico, lasciando la rivista in mano di incapaci fino al suo fallimento; lo ritroviamo ora in veste di acquirente della rivista fallita e di presidente del consiglio di aministrazione del gruppo editoriale che la edita, il padrone insomma o giù di lì.
Nuti ha lasciato in sospeso per trentanni, ha dimenticato il significato e la portata, a dirla tutta e leggera, di quello che aveva scritto sul n. 1 di audio review: Percezione, invarianza ed i cinque parametri, articolo che pone le questioni e le basi per la nascita della Scienza per la riproduzione dei suoni musicali.
Rimane incomprensibile dal versante della scienza e dell'informazione l'abbandono di tale contenuto, espresso ivi in forma appena sbozzata e con qualche ambiguità, rimane incomprensibile anche dal versante dell'economia del mercato essendo quel contenuto l'unico che può fornire la soluzione cercata da tutto il mondo per riprodurre i suoni musicali.
Non riuscendo a raggiungerlo per via di mail, voglio pensare che le mail non gli pervengano, gli inviai il manifesto moss di fondazione della Scienza ed altri scritti di contenuto tecnico, non resta che questo pubblico appello a manifestare la volontà di informare gli acquirenti delle sue riviste e perchè no, il mondo intero.
Ritengo che sbagliai, al tempo delle uscite del benedetti, a non far causa ad audioreview, sbagliai per un malinteso senso di riconoscenza; la riconoscenza verso Paolo Nuti ed il suo splendido disinteressato accoglimento delle realizzazioni moss; il comportamento di Paolo Nuti resterà sempre un capitolo a parte in ogni caso ma non ripeterò l'errore di non difendere i miei interessi personali, di azienza e di difesa e perorazione della scienza e della informazione.
I modi della mia difesa li ha dettati la storia; non c'è alcun motivo allo stato delle cose e non credo ce ne sarà in futuro di rompere la convenzione del rispetto nei confronti di Paolo Nuti, gli si porranno come agli altri delle domande sperando nelle risposte; in assenza si metterà una croce sopra la prima ed ultima speranza in italia di veder affrontare argomenti seri con persone serie e capaci.
Le prime domande sorgono spontanee e non sono provocatorie ma di prima e stretta necessità e pertinenza: è il caso di tenere alla direzione e vice direzione della novella rivista Audiocostruzioni il tal matarasso che non conosce la non invarianza ed il tal majandi che ha fatto scomparire la risposta in frequenza?
E' il caso di mantenere alla direzione di audioreview il tal lucchesi e ad illustrare le cose di recchia i tali benedetti e cicogna?
Vuole informare o vuole continuare nella disinformazione generalizzata e coltivata ?