motxam
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MessaggioInviato: 25 Feb 2013 15:56 pm Oggetto: Misura audio Rispondi citando
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Come vi anticipavo qualche giorno fa , con la “fine lavori” sullo sviluppo CCI degli LT ho intenzione di dedicarmi pienamente al discorso “misura audio CCI” .
Ciò che ascoltiamo normalmente con il CCI denuncia l’influenza di un fenomeno fisico evidente, di un’evidenza talmente palese che fa incavolare non riuscire a misurarla!
Quindi iniziamo con approcciarci con logica ai fatti riscontrabili.
Per arrivare ad una misura audio che evidenzi tale fenomeno occorre prima stabilire chiaramente i seguenti tre punti fondamentali:
- la natura di tale fenomeno
- l’interrelazione con altri fenomeni al fine di poter creare un ambiente di misura il più possibile invariante (per poter replicare la stessa)
- la strumentazione necessaria
Mentre sul secondo punto ho acquisito una considerevole esperienza sul campo in trent’anni di lavoro, sul primo punto ho solo potuto fare congetture (suffragate comunque da rilievi strumentali relativi alle spurie AF) basate sull’evidenza di varianti all’ascolto in funzione talvolta di fattori piuttosto sconcertanti.
Dall’86 (e fino al 2000 circa) i miei amplificatori riportavano sul frontale la scritta “no HF intermodulation” in quanto pensavo che l’unico fattore in gioco fosse l’intermodulazione generata dalle spurie AF che nascono dai raddrizzatori (ponti di diodi) e vengono irradiate tramite il trasformatore all’interno dell’apparecchio stesso nonché tramite “l’antenna” rappresentata dalla rete 220V. Depositai anche due brevetti che si basavano su tali convinzioni,...il “modello” teorico sembrava funzionare quasi totalmente...(e su quel “quasi” torniamo poi”) in quanto si spiegavano in tal modo benissimo:
-l’influenza notevole dei cavi 220v e dei cavi di segnale (che non comportano alcuna differenza misurabile in bassa frequenza)
-l’importanza della struttura telaistica degli apparecchi (su cui già allora avevo svolto molto lavoro)
-l’influenza di alcuni fenomeni “ambientali" quali gli elettrodomestici posti in altre stanze ma sempre collegati a rete 220v, ma anche, ad esempio, l’influenza di una lastra di vetro appoggiata al muro in altra stanza in corrispondenza di una presa di rete 220V (era una dimostrazione che facevo spesso negli anni 90 per far capire che il suono degli apparecchi dipendeva da “ben altro” rispetto a ciò che si voleva far credere...)
La propagazione in alta frequenza è infatti un fenomeno al quale pochi sono affini ma che può stupire molto chi non ne mastica (avete mai provato a spostarvi nella stanza con una stazione FM sintonizzata “al pelo” di segnale?...o a cercare “campo” in una stanza con un telefonino come foste rabdomanti?...)
Ma torniamo a quel “quasi” che rompe le uova nel paniere...
Infatti a tale modello vengono a sfuggire (almeno a quelle che sono le mie conoscenze...) alcuni fattori altrettanto strani:
-l’udibilità (negativa) di qualunque oggetto di natura rigida libero di vibrare a contatto con altro oggetto sempre di natura rigida.
-l’udibilità (talvolta positiva e che segue ben precise regole) di oggetti liberi di vibrare a contatto con gli apparecchi stessi.
-e...a proposito di oggetti liberi di vibrare...ricordate la lastra di vetro appoggiata al muro in altra stanza di cui vi dicevo poco sopra? Beh...se la disaccoppiate sia dal pavimento che dal muro con un panno spesso morbido (ovvero ripiegato più volte) ecco che non apporta più alcuna influenza...e quindi da queste “eccezioni” sembrerebbe che abbiamo anche a che fare con un fenomeno prettamente vibrazionale ma....(e qui parte la domanda che non trova risposta da più di vent’anni...) su quale fenomeno va ad influire un oggetto posto in altra stanza rigidamente in contatto con due pareti (pavimento + una parete) ma che viene a perdere tale influenza se viene disaccoppiato in modo morbido mantenendo la stessa posizione? Se tale influenza riguarda come sembra un fenomeno vibrazionale come può apportare un’influenza acustica in una stanza che non sia attigua (ovviamente con le porte chiuse)?
Queste alcune considerazioni come base da cui partire, chi vuole prendere parte alla discussione con suggerimenti e/o correzioni è il benvenuto...da parte mia sono assolutamente disposto anche al lavoro d'equipe...l'importante qui non è chi ci arriverà per primo ma semplicemente...ARRIVARCI a comprendere e a misurare!
La discussione a tal riguardo si terrà sul forum "CCI rev. eng." visibile ai soli iscritti ovvero qui:
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Massimo ambrosini p CCI one
http://hifi.forumup.it/about1765-hifi.html e delirando va ne' lo suo malo tempore....
spiace essere tagliato fuori