L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

un linguaggio comune per il suono musicale

Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda Luc1gnol0 » 3 feb 2009, 14:25

baby rattle ha scritto:Mi sembra che la conoscenza sciorinata serva solo a blindare la mosca dentro la bottiglia di vetro saldando il tappo con una valanga di cose poco attinenti ed i soliti dubbi non esposti a scioglimento, come dire, puoi cantare quanto vuoi tanto non mi convinci.

E' una vostra idea, e per quel che riguarda me non è vera.
Poi si sa, ognuno ha inclinazioni e preferenze, come tutti, come sempre.

baby rattle ha scritto:E' evidente che se si ritorna a bomba nel bel mezzo di discorsi complicati e si nega l'assunto di partenza c'è qualcosa che non va nella logica di conduzione delle proprie argomentazioni, un complesso di resistività eroica e sacrificale mi viene da dire!

Vabbe', a me viene da dire "arrivederci e grazie", ing. Russo, per oggi ho già dato.
E buona fortuna per ogni cosa, detto in totale sincerità.

baby rattle ha scritto:Su termodinamica, entropia, scorimento del tempo e biscotti della zia ci torneremo.

Consiglio, magari, di tornarci su con persone come Salvatore-sponsor e/o Paolo-drpaolo, sono senz'altro più capaci ed avvezzi del sottoscritto: aurevoir, monsieur.
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda mode1 » 3 feb 2009, 14:28

Che fatica.... :D
Per Lucignolo: Se anche tu hai affermato che il sistema è non invariante o tempo variante (per semplificare) gli assunti che vai cercando non vedo a cosa possano portare... se ce lo dice la fisiologia, la medicina, la culnaria ci aiuta?
Se un fenomeno la scienza non lo rileva... perchè andare a trovare la branchia che lo spiega?
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda Luc1gnol0 » 3 feb 2009, 15:23

mode1 ha scritto:Cerchiamo nei limiti del possibile di non creare retroazione, ma una briciola di consapevolezza in più per volta...

ale o mode1, non aver tema, ch'io non son barbaro, nè villano...

...posso limitarmi e mi limiterò a leggere (e nel caso proverò a chiedere spiegazioni in privato a chi non abbia a che ridire a confrontarsi anche con gli sciocchi: rispetto alla situazione attuale, probabilmente ne guadagnerò in tranquillità personale).

Buon prosieguo a tutti voi!
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda baby rattle » 3 feb 2009, 15:30

Termodinamica ed entropia, senza distinguere un sistema chiuso da un sistema aperto, senza distinguere una perfetta reversibilità spendendo lavoro termodinamico dall'esterno del sistema confinato e la irreversibilità del sistema intero,

ma davvero sono questi i termini con cui parlare?

C'è chi mette in discussione l'entropia ed i principi della termodinamica?

Si possono mettere in discussione?

Non lo escluderei, ma in ambito sovraumano!

Unidirezionalità dello scorrimento del tempo, inesistenza del tempo, memoria da big bang ( nessun conflitto di congruenza?)miscelando fisica classica, relatività; alla velocità della luce invecchi di meno, certo, alla velocità della luce, alla velocità della luce una particella che vive un miliardesimo di secondo vista dal mondo lento, per se stessa ha vissuto un tempo abnorme, certo, alla velocità della luce, miscelare scienza, filosofia, religione, ipotesi e certezze ma davvero non si conosce metodo di discussione che riporta tutto ad un ambito e a quello si attiene?

Il friccandò con la cipolla è molto buono, non si usa in ambito scientifico ne di semplice corretta discussione.

Maradona, veramente un poveretto a giocare a tennis e nel salto in alto, vero, proprio così!

Ma parlavamo di calcio del pallone.
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda mode1 » 3 feb 2009, 15:36

Ok lucignolo, nessun problema,
scappare perchè si vacilla non fa onore ne a te ne al tenore delle discussioni che volevi intavolare.
Qui tutto è difficile e complesso,e il linguaggio spesso non ci viene in aiuto.
Nessuno si è rifiutato di parlare con te, ne Russo ne chiunque altro, le cose costitutive sono stete dette, andare oltre quando non viene compreso i motivi di base è inutile e fuorviante per chi legge... attendo di poter parlare con drpaolo per definire la questione della tua presenza su questo forum.
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda Luc1gnol0 » 3 feb 2009, 16:29

mode1 ha scritto:Nessuno si è rifiutato di parlare con te

Solo per amor di precisione, non ho scritto da nessuna parte che qualcuno si sia rifiutato di parlare con me, quindi, se hai capito questo, hai male inteso.

Sono altri i comportamenti a me sgraditi: comportamenti aggressivi non provenienti da una sola persona, e sono di un'evidenza palmare (alcuni dovuti forse alla non generalizzata moderazione preventiva).

Di fronte a ciò, visto che l'educazione nel comunicare è esplicitamente richiesta per poter stare qui, non posso far altro che tacere: nihil novi sub sole.
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda baby rattle » 5 feb 2009, 13:28

Wikipedia, voce "Psicoacustica" ha scritto:
L'udito umano è simile ad un analizzatore di spettro, così che l'orecchio risolve il contenuto spettrale della pressione dell'onda di pressione senza tener conto della fase del segnale. Nella pratica, si possono percepire alcune informazioni della fase. La differenza di fase tra un orecchio e l'altro è una notevole eccezione che fornisce una parte significante nella localizzazione del suono. Gli effetti di filtraggio della testa offrono un altro importante spunto per la direzione.


Con riferimento (futuro) ai suoni musicali, cosa possiamo dire di quanto sopra? E' relativamente corretto come assunto? Va viceversa precisato, integrato o modificato? Rigettato?



Solo per chiudere questa appendice, l'affermazione della scienza ufficiale è completamente da rigettare.

Rappresentare il suono musicale e la percezione attraverso quello che fa la fisiologia (orecchio esterno interno, trasmissione etc.) senza andare ad esaminare cosa fa il cervello con le info che gli arrivano e soprattutto con quelle che costruisce sembra più incredibile che criticabile, neppure bambini di asilo.

Questa è la scienza ufficiale, scienza che ha operato solo su suoni privi di significato, sinusoidali o assimilati, e mai sui suoni musicali, ha scoperto regole di percezione per lo più fisiologiche (mascheramento, sensibilità rispetto alle frequenze, meccanismi di localizzazione dei suoni etc.) ma non ha mai introdotto nel sistema l'ascoltatore con la sua capacità costruttoria di realtà spazio temporale e con l'attività intellettivo emozionale che porta ai giudizi di valore, attività che avviene con tanti meccanismi e trucchi e giochetti e fantasmagoriche capacità/possibilità per cui averli trascurati rende la scienza paludata il fesso della situazione!
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Re: L'ascoltatore: fisiologia, neuroscienze, psicoacustica, etc.

Messaggio da leggereda sponsor » 27 feb 2009, 13:51

Luc1gnol0 ha scritto:...
Si narra che nel 1872 Ludwig Boltzmann, padre fondatore (non unico) della termodinamica (ed infatti il concetto di "freccia del tempo", time flies like an arrow, si fa risalire storicamente proprio all'emersione della termodinamica come ambito speculativo), tenne una conferenza per spiegare ai suoi colleghi come l'entropia dei sistemi isolati aumenti irreversibilmente nel tempo.

Nelle udire queste affermazioni Josef Loschmidt, fisico e chimico, si alzò pubblicamente a protestare (la cosa è curiosa perché Loschmidt era collega di università e buon amico dello stesso Boltzmann). Loschmidt sosteneva che tutte le leggi che governano il moto delle particelle sono simmetriche rispetto al tempo, quindi qualunque sistema, che in ipotesi fosse decaduto, lo si potesse far tornare in uno stato ordinato semplicemente invertendo le quantità di moto di ogni singola particella. Secondo l'agiografia ufficiale (in senso lato), si narra che Boltzmann, spazientito, replicasse: bravo, e provaci pure tu ad invertire le quantità di moto!

Lo scontro tra i due amici mostra in realtà quello scontro accademico (il famoso "dibattere") che illustra la natura paradossale del secondo principio della termodinamica (tutti i sistemi tendono verso la massima entropia): l'obiezione di Loschmidt è irrefutabile, tant'è che, se si mostrasse (se si potesse mostrare) il filmato del moto di un gruppo di particelle ad un qualsivoglia fisico, quest'ultimo non credo potrebbe desumere da alcunché se il filmato gli sia stato mostrato dall'inizio alla fine, ovvero viceversa, ed il vero significato, le conseguenze, del secondo principio della termodinamica non sono quelli codificati nei libri di testo delle scuole medie superiori italiani, ma oggetto di attive ricerche ed accesi dibattitti a tutt'oggi.
...
L'idea espressa da Loschmidt, l'inversione temporale, viene indagata, realizzata, oggi con diversi metodi: in particolare si mostra come un sistema di particelle decaduto da uno stato ordinato può esser fatto tornare in tale stato invertendo le quantità di moto delle particelle, o meglio, invertendo le direzioni di moto, o qualche altro grado di libertà, delle particelle costituenti. L'inversione temporale ha mostrato come l'avverbio "irreversibilmente" (la "freccia del tempo") formulato da Boltzmann non possa essere corretto, se l'ordine iniziale può essere recuperato perché appunto non definitivamente perduto ma solo nascosto, offuscato.


Leggo solo adesso questo thread, mi era completamnte sfuggito. Interessante trattazione, sarebbe da completare con altre fonti non strettamente scientifiche ma filosofiche.
Comunque su quanto ho evidenziato sopra, direi che esiste una (forse banale) obiezione di fondo: Boltzmann parlava di sistemi ISOLATI.
L'inversione cosiddetta "temporale" che oggi viene realizzata non è affatto tale: ed in particolare si possono invertire le quantità di moto di un insieme limitato di particelle facendole INTERAGIRE in un sistema molto più ampio, costituendo così un sistema isolato più ampio che come tale misura un aumento di entropia.
E comunque non era neanche necessario simile sforzo teorico-eroico, bastava uno sforzo erotico :lol: : esistono infatti in natura molti sistemi la cui entropia apparentemente "diminuisce" (una cosetta che si chiama concepimento). Peccato (anzi, meno male... :oops: ) che non si concepisca in sistemi isolati ma con interessanti interazioni.
E poi è dimostrabile che il fenomeno "vita" contribuisce complessivamente ad accelerare l'aumento dell'entropia nel corrispondente sistema isolato in cui si presenti...
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